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    Tentò di strangolare la sua ex, 32enne di Castel di Sangro patteggia due anni

    La vittima avrebbe subito minacce e violenze per quattro anni, dal 2013 al 2017. In un’occasione il suo ex tentò di strangolarla, e la giovane fu costretta a ricorrere alle cure mediche. Violenza sulle donne – Nanopress.itI giudici della Corte d’Appello de L’Aquila lo hanno condannato a due anni.Trentaduenne di Castel di Sangro condannato a due anni: aveva tentato di strangolare la sua exAveva tentato di strangolare la sua ex, costringendola a ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso. Per lebotte e gli atti persecutori nei confronti della donna che lo aveva lasciato, un 32enne di Castel di Sangro (L’Aquila) ha patteggiato la pena di due anni di reclusione davanti ai giudici della Corte d’Appello dell’Aquila. La vittima avrebbe subito minacce e violenze per quattro anni, dal 2013 al 2017.  In un’occasione il suo ex avrebbe tentato di strangolarla, costringendola poi al ricovero in ospedale.La donna era continuamente assediata dalle minacce e dalle molestie dell’indagato, tanto che per uscire e andare a lavoro, era stata spesso costretta a chiedere ad amici e conoscenti di farsi accompagnare. LEGGI TUTTO

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    Camionista schiacciato da un carrello nel porto di Bari, è grave

    L’incidente, che ha coinvolto un operaio italiano di 55 anni, è avvenuto nella serata di ieri – venerdì 22 settembre – nell’area commerciale del porto di Bari.Capitaneria di Porto a Bari – Nanopress.itSembra che il carrello del tir lo abbia travolto. Soccorso immediatamente, è stato trasferito in codice rosso al Policlinico di Bari.Incidente al porto di Bari: grave un camionistaIncidente sul lavoro nell’area commerciale del porto di Bari, dove un camionista italiano di 55 anni è rimasto gravemente ferito. Stando a quanto riferisce l’Ansa, l’operaio sarebbe stato travolto dal carrello del suo tir. Soccorso immediatamente, ha avuto un arresto cardiaco. Dopo essere stato stabilizzato sul posto, è stato trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari, dove è ricoverato in prognosi riservata.Nessun altro mezzo risulta coinvolto nell’incidente. Indagini in corso da parte della Polizia marittima, a cui è giunta la denuncia sporta dall’autorità portuale di Bari.Notizia in aggiornamento.  LEGGI TUTTO

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    Matteo Messina Denaro è in coma irreversibile: sospesa l’alimentazione

    Al capezzale del boss di Cosa Nostra, ricoverato all’ospedale de L’Aquila, la figlia Lorenza Alagna e la nipote Lorenza Guttadauro. Matteo Messina Denaro – Nanopress.itNelle ultime ore le condizioni di Matteo Messina Denaro sono precipitate e i medici del nosocomio abruzzese hanno sospeso l’alimentazione. L’ex latitante è affetto da un tumore al colon al quarto stadio.Matteo Messina Denaro in coma irreversibileSi sono ulteriormente aggravate le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra catturato il 16 gennaio scorso e attualmente ricoverato all’ospedale de L’Aquila per un tumore al colon. L’ex superlatitante è in coma irreversibile e da ieri il personale sanitario avrebbe sospeso l’alimentazione, come riferisce il Corriere della Sera.Lo scorso mese di agosto, il boss era stato sottoposto a un intervento chirurgico che però non è bastato a debellare il male che lo affligge, giunto ormai al quarto stadio. Appena 10 giorni fa i medici dell’ospedale de L’Aquila hanno sospeso le cure, proseguendo soltanto con la terapia del dolore. Quando era ancora cosciente, il boss avrebbe chiesto di non subire accanimento terapeutico.  Al capezzale del boss di Cosa Nostra ci sono la figlia Lorenza Alagna, recentemente riconosciuta, e la nipote Lorenza Guttadauro. L’ex superlatitante, condannato per le stragi di mafia del 1992-1993, ha sempre negato ogni legame con Cosa Nostra e con l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito Mario Santo Di Matteo, il collaboratore giustizia che svelò i segreti della strage di Capaci. Il  bambino fu rapito nel ’93 e sciolto nell’acido dopo essere stato tenuto in ostaggio per oltre due anni.“Fatemi dire una cosa, forse è quella a cui tengo di più: io non sono un santo, ma con l’omicidio del bambino non c’entro”aveva detto recentemente il boss in un interrogatorio. LEGGI TUTTO

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    Dramma a Pantelleria, dà fuoco alla moglie: la donna è in gravissime condizioni

    La donna – 48 anni – è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Civico di Palermo. Ha riportato ustioni sul 70% del corpo. Ospedale – Nanopress.itIl marito è rimasto colpito dal ritorno di fiamma e rischia di restare cieco. In corso le indagini dei carabinieri di Trapani.Dramma a Pantelleria, dà fuoco alla moglieDramma la scorsa notte a Pantelleria, dove un uomo ha dato fuoco alla moglie, una donna di 48 anni, Anna Elisa Fontana, che è ora ricoverata all’ospedale Civico di Palermo, con ustioni sul 70% del corpo. Il marito, Onofrio Bronzolino, 52 anni, è rimasto ustionato al volto con il ritorno di fiamma e rischia di restare cieco. Sulla vicenda sono ora in corso le indagini da parte dei carabinieri di Trapani, che stanno ricostruendo quanto accaduto prima dell’aggressione.Appena pochi giorni fa il Consiglio d’Europa si era detto preoccupato per l’escalation di violenza sulle donne in Italia, sottolineando le  troppe archiviazioni e le poche custodie cautelari per i responsabili degli atti di violenza.Notizia in aggiornamento.  LEGGI TUTTO

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    Incendi nella notte a Cefalù, 700 persone evacuate: due morti

    Da oltre 12 ore i vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile sono al lavoro per cercare di domare le fiamme. Evacuato l’edificio 18 del campus universitario di Palermo. Incendi a Cefalù – Nanopress.itLe vittime sono due, una donna e un uomo. La donna, Maria David, è deceduta nel tentativo di liberare alcuni cavalli di sua proprietà da un maneggio a Sala Verde a Mazzaforno, Cefalù. Un uomo – probabilmente colto da malore – è morto a Trappeto, durante l’evacuazione di alcune abitazioni.Incendi nella notte a CefalùLa Sicilia ancora nella morsa degli incendi. Nella notte le fiamme hanno raggiunto la città di Palermo, che già due mesi fa aveva dovuto fare i conti con una serie di roghi. Come riferisce Rainews, nel tardo pomeriggio di ieri è stato evacuato l’edificio 18 del campus universitario, lambito pericolosamente dalle fiamme. A Cefalù evacuato un albergo, i cui ospiti sono stati trasferiti nel palazzetto dello sport.Stay away from #cefalu!! pic.twitter.com/vVh5FrDb6m— Milena Bertagnin (@MilenaBertagnin) September 22, 2023Al momento due sono le vittime, un uomo e una donna. La donna è Maria David, 42 anni, che nel pomeriggio di venerdì si è recata con il padre e il fratello a liberare alcuni cavalli di sua proprietà, rimasti intrappolati in un maneggio a Sala Verde a Mazzaforno, Cefalù. Il corpo della 42enne è stato trovato in un canalone nei pressi dell’autostrada.Un uomo, probabilmente colto da malore, è morto invece a Trappeto, durante l’evacuazione di un palazzo. . LEGGI TUTTO

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    Esplode un ordigno bellico in casa: morto un bambino di 10 anni, grave il nonno | La tragedia a Vivaro

    L’ordigno bellico sarebbe stato rinvenuto e portato nell’abitazione dal nonno, che è tuttora ricoverato in gravissime condizioni. Pronto soccorso – Nanopress.itIl piccolo Gabriele è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Il sindaco di Vivaro ha annunciato il lutto cittadino per il giorno dei funerali del bambino.Tragedia a Vivaro: bimbo di 10 anni muore per l’esplosione di un ordigno bellicoNon ce l’ha fatta il piccolo Gabriele, il bimbo di 10 anni ricoverato nel pomeriggio di venerdì – 22 settembre – in gravissime condizioni all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Il bambino è stato investito dall’esplosione di un ordigno bellico, presumibilmente portato in casa dal nonno, anche lui ricoverato in gravissime condizioni. La tragedia si è registrata a Vivaro, provincia di Pordenone. A esplodere sarebbe stato un residuato bellico, che il nonno avrebbe trovato in un campo.Per il giorno dei funerali del piccolo Gabriele, il primo cittadino – Mauro Candido – proclamerà il lutto cittadino, come lui stesso ha annunciato in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, in cui ha  rivolto le condoglianze alla famiglia del bambino. LEGGI TUTTO

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    La Germania blocca l’accoglienza di rifugiati dall’Italia, Roma: “Stupore, Berlino chiarisca subito”

    La Germania ha annunciato di aver intenzione di bloccare l’arrivo di rifugiati proveniente dall’Italia. La motivazione fornita è che Roma non sta rispettando la Carta di Dublino.Migranti – Nanopress.itA tal proposito, Palazzo Chigi ha emanato una nota in cui si esprime stupore per la decisione intrapresa e soprattutto in cui si chiede maggiore chiarezza da parte del governo tedesco.Intanto, la situazione migranti in Italia continua a peggiorare.La decisione della Germania di bloccare l’accesso ai migranti provenienti dall’ItaliaLa decisione intrapresa dalla Germania di bloccare l’accesso ai migranti provenienti dall’Italia, è arrivata poco dopo che il ministro degli Esteri tedesco ha comunicato la decisione di finanziare alcune Ong per il salvataggio in mare. “Il ministero degli Affari Esteri federale sta attuando un programma di sostegno finanziario istituito dal Bundestag”.Ha comunicato il portavoce, aggiungendo che l’obiettivo di tale azione è quello non solo di sostenere il soccorso in mare, ma anche quello di dar vita a progetti a terra per il supporto del soccorso in mare. In particolare, viene specificato che il progetto di soccorso a terra ha l’obiettivo di coinvolgere principalmente il territorio italiano, con un finanziamento pari ad un range di 400mila-800mila euro.  Migranti soccorsi in mare – Nanopress.itIn ogni caso, la notizia che ha scaturito grande stupore da parte del governo italiano è stata proprio quella del blocco all’accesso dei rifugiati. La motivazione fornita è stata quella del mancato rispetto della Carta di Dublino da parte dell’Italia.“L’Italia non rispetta il meccanismo di riammissione previsto dalla convenzione di Dublino. E finché l’Italia non lo farà, non accoglieremo più rifugiati”.Ha dichiarato il ministro dell’interno tedesco, Nancy Faeser.La risposta di Roma alla decisione di Berlino e le parole dell’Ong United4RescueQuesta notizia proveniente da Berlino arriva proprio in uno dei momenti più difficili nell’ambito della gestione delle migrazioni all’interno del nostro Paese.Per questo, il governo italiano ha mostrato un forte stupore. In particolare, Palazzo Chigi ha chiesto immediatamente maggiori chiarimenti al governo tedesco, affermando di volersi mettere, nel più breve tempo possibile, in contatto con le autorità tedesche. “Si confida che la notizia sia priva di ogni fondamento perché il finanziamento da parte della Germania di attività di Ong sul territorio italiano sarebbe una grave anomalia”.Si legge all’interno della nota di Palazzo Chigi. Allo stesso tempo, anche l’Ong United4Rescue ha espresso il suo punto di vista rispetto alla decisione della Germania, affermando che il nuovo progetto di finanziamenti proposto dal governo di Berlino non coinvolgerebbe la loro associazione, in quanto il loro accesso ai fondi sarebbe stato escluso già nel mese di luglio.Tutta questa situazione rappresenta la totale mancanza di coerenza nella gestione dell’emergenza migratoria da parte dell’Unione europea e dei vari Stati membri.Per risolvere la questione sarebbe necessario rivedere l’intera gamma di norme e procedure messe a punto dal sistema di governance europea. Ricercando, dunque, delle strade alternative che siano in grado di avvantaggiare gli stati e contemporaneamente tutelare le persone che si spostano in cerca di aiuto. LEGGI TUTTO

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    Bimbo morto in piscina a Orosei, il pm chiede la condanna per i proprietari dell’hotel

    Il bambino – Riccardo Mulas, 7 anni – rimase intrappolato nel bocchettone di scolo della piscina di un albergo a Orosei, provincia di Nuoro. La piscina in cui è morto il piccolo Riccardo – Nanopress.itPer i due proprietari della struttura ricettiva l’accusa è di omicidio colposo.Bimbo morto in piscina a Orosei, chiesta condanna per i proprietari dell’hotelIl pubblico ministero di Nuoro ha chiesto una condanna a un anno di reclusione per la proprietaria e l’amministratore dell’albergo nella cui piscina morì il piccolo Riccardo Mulas, il bambino di 7 anni che rimase intrappolato nel bocchettone di scolo della piscina. La tragedia si verificò il 2 settembre del 2018.Per i due imputati l’accusa è di omicidio colposo. Il magistrato ha imputato ai due “la responsabilità della manutenzione della piscina, per il quale avevano l’obbligo giuridico di evitare che diventasse un rischio per le persone, inserendo la grata sul bocchettone di scolo.” I legali di parte civile si sono associati alla richiesta del pubblico ministero, ma hanno anche chiesto una provvisionale immediatamente esecutiva di 100mila euro per i genitori della vittima.L’amministratore della società comproprietaria dell’albergo è già stato condannato con rito abbreviato a 5 mesi per omicidio colposo. Il ritorno in aula è previsto per il 3 novembre prossimo. LEGGI TUTTO