Scalata Mps, Mediobanca cerca rifugio in montagna e prepara le barricate
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Mediobanca non ha alcuna intenzione di finire nella pancia del Monte dei Paschi di Siena. Anzi, le prime battute provenienti dall’interno di Piazzetta Cuccia sono decisamente bellicose. Intanto viene ribadito che l’Ops annunciata da Mps «non è stata concordata»: lo hanno scritto senza fronzoli l’amministratore delegato Alberto Nagel e il direttore generale Francesco Saverio Vinci, in una lettera indirizzata ai dipendenti. «Il cda – vi si legge – si riunirà nei prossimi giorni per esaminarla ed esprimere le proprie valutazioni al riguardo, con l’obiettivo di tutelare gli interessi di tutti». Le persone di Mediobanca sono «il principale asset e il fondamentale presidio dell’autonomia e dell’indipendenza del nostro gruppo», proseguono i due manager precisando che la bandiera non sarà ammainata. «Le sfide che abbiamo davanti saranno l’occasione per dimostrare insieme, ancora una volta, tutto il nostro valore», aggiungono. La mail per rinvigorire lo spirito di gruppo, secondo quanto si apprende, sarebbe stata inviata dal top manager che ieri, insieme al presidente Renato Pagliaro, è stato visto sulle piste innevate di Courmayeur: probabilmente un modo per rilassarsi in previsione delle settimane stressanti che li attendono. Nella lettera vengono ricordati «la leadership nell’investment banking e nel credito al consumo» e il modello di private & investment banking che «ci permette di crescere a tassi superiori al mercato». Nessun riferimento alle Assicurazioni Generali (principale partecipata che giovedì presenterà il suo nuovo piano industriale al mercato), nessun riferimento alle performance di Borsa non troppo entusiasmanti che l’istituto ha presentato negli anni passati, ma una sorta di chiamata alle armi nei confronti della forza-lavoro a tenere alto il morale e a non farsi coinvolgere dal dibattito mediatico. LEGGI TUTTO