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    Tra gli analisti prevale la prudenza. E c’è il giallo dello studio censurato

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    Le possibili nozze tra Mps e Mediobanca finiscono sotto la lente d’ingrandimento degli analisti che non mancano di intravedere spiragli per la creazione di valore nel medio-lungo periodo. In un report dedicato all’operazione predisposta da Rocca Salimbeni, Barclays ritiene che l’uso degli sconti fiscali (Dta) «potrebbe accelerare e la capacità di distribuzione del capitale può essere migliorata creando un’entità più grande». La casa d’affari britannica, che conferma il giudizio positivo (overweight con prezzo obiettivo a 8 euro) su Mps anche se non esclude una elevata volatilità nel breve periodo, sottolinea anche come i collegamenti più diretti di questo potenziale accordo potrebbero riguardare in primis Generali. In quanto l’istituto senese presumibilmente considera di collaborare con Trieste dopo la risoluzione della joint venture con i francesi di Axa (che scade nel 2027). «Più indirettamente – aggiunge Barclays – esiste un collegamento su Banca Generali, che Mediobanca potrebbe acquisire». Piccolo giallo invece in casa Intermonte, i cui analisti solo venerdì scorso stimavano «che includendo le sinergie indicate e l’effetto delle Dta, post-deal l’impatto a livello di utile per azione sarebbe in crescita high single digit (ossia tra il 5 e il 9%)» e a cui ieri sarebbe stato chiesto di non esporsi più sull’Ops lanciata da Mps. Sarà una coincidenza, ma va segnalato che proprio venerdì si è conclusa l’Opa con la quale Banca Generali (controllata dalle Generali) si è assicurata il controllo di Intermonte. Solo sospetti maliziosi? LEGGI TUTTO

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    Unicredit-Bpm, è guerra pure sul prezzo dell’Ops

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    Resta alta la temperatura intorno all’Offerta pubblica di scambio di Unicredit sul Banco Bpm. La ragione del contendere è il calcolo del «premio» o dello «sconto» sulla proposta depositata lo scorso 25 novembre dall’istituto guidato da Andrea Orcel. Come in una specie di guerra psicologica, entrambi gli istituti hanno diffuso dei calcoli per evidenziare quanto fosse conveniente o sconveniente, a seconda dei punti di vista, l’offerta.Ne è nata una confusione tale da mandare in tilt anche la Consob, che a questo punto – visto che i conti non tornavano a nessuno – ha chiesto a entrambe le banche di rendere edotti gli investitori sulle metodologie di calcolo utilizzate.Nella serata di ieri, a mercati chiusi, Unicredit ha articolato in un lungo comunicato la questione spiegando in sostanza che le date utilizzate da Bpm in un precedente comunicato non erano quelle «giuste» (cosa che peraltro sostiene, all’opposto, anche Bpm). Ebbene, Unicredit afferma che il premio implicito dell’Ops calcolato sulla media ponderata dei prezzi di Borsa di un mese prima dell’annuncio dell’offerta sarebbe del 6,3%, mentre quello calcolato da un mese prima all’offerta di Bpm su Anima (che a dire di Piazza Gae Aulenti avrebbe dato un valore «straordinario» al titolo di Piazza Meda) sarebbe del 13,8 per cento. La banca di Orcel «ritiene appropriato che il confronto tra i prezzi di mercato debba essere effettuato su basi omogenee, utilizzando riferimenti temporali univoci, in coerenza con le corrette metodologie valutative e le prassi di mercato». La risposta da Bpm non si è fatta attendere ribadendo che il riferimento al prezzo di Bpm al 6 novembre «è inappropriato» perché non incorpora «i risultati del terzo trimestre della banca, l’operazione su Anima e l’investimento in Mps». Inoltre, la banca guidata da Giuseppe Castagna denuncia che nel comunicato di Unicredit del 13 dicembre dove si indicava un premio del 14,8% «rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Bpm rilevato al 6 novembre 2024» (ultimo giorno prima dell’Opa su Anima) conteneva un calcolo errato. Secondo Piazza Meda, infatti, il premio sarebbe da contenere al 3,9 per cento. Bpm aveva diramato un’altra nota venerdì sera, evidenziando le sue metodologie di calcolo e dichiarando, in base ai prezzi comunicati al 16 dicembre, uno sconto implicito del 14,2 per cento. LEGGI TUTTO

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    Una forte correzione degli indici può spingere la Fed a nuovi tagli

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    Il crollo dei principali titoli tecnologici ieri sul Nasdaq non influenza solo il mercato azionario, ma anche la politica monetaria statunitense. Oggi si apre la due giorni del Fomc, il comitato Fed che decide sui tassi, e il mercato fino a ieri mattina si attendeva che i Fed Funds restassero all’attuale livello 4,25-4,5 per cento. Fino a pochi giorni fa Goldman Sachs motivava questo attendismo come una scelta oculata da parte del presidente Jerome Powell (in foto): da una parte si sarebbero tenuti a bada i falchi che spingono per una politica restrittiva, dall’altro lato il tasso di disoccupazione (4,1% a dicembre) e inflazione (2,9%) non giustificano ulteriori riduzioni del saggio di sconto. Ultimo ma non meno importante, la stasi consente a Powell di sintonizzarsi con Donald Trump visto che tra i due non è mai scoppiato l’idillio (si fa per dire). LEGGI TUTTO

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    Pichetto Fratin: “Così chiudo il carbone e apro il nucleare”

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    “Per cambiare il Green Deal” e quindi le regole che prevedono la scomparsa dei motori endotermici entro il 2035 “speriamo in questa nuova Commissione”. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, che stasera all’hotel Mioni Pezzato di Abano Terme ha incontrato i lettori del Giornale, è ottimista. Anche se la presidente è sempre Ursula von der Leyen. “In Europa non c’è solo la Commissione, che è una struttura esecutiva e burocratica. Ci sono altri due soggetti: il Parlamento europeo, istituzione politica, e il Consiglio europeo, dove ci sono i singoli stati membri. Si decide in tre. Quindi il peso delle grandi nazioni e del centrodestra, se sarà fatto valere, avrà un peso”. Ma in quale direzione si dovrebbe andare per il settore auto? “Posto che non c’è dubbio che si debba andare verso la decarbonizzazione, la stupidità è questa scelta che vieta il motore endotermico senza considerare le tecnologie non inquinanti o i biocarburanti. L’auto in Italia occupa 1,1 milioni di persone, la quota più importante della nostra manifattura”.Già, la manifattura. Quella italiana è in crisi anche per colpa della dei costi dell’energia. Che in Italia sono il doppio di Francia e Spagna e più alti della Germania, cioè i nostri maggiori concorrenti. Ma è stato proprio il ministro Pichetto a tracciare la road map del futuro della nostra industria. La prossima settimana va al Consiglio dei ministri la sua legge delega sul nuovo nucleare. Con la quale il Parlamento, si stima entro l’anno, darà al governo la delega per introdurre il nucleare di nuova generazione. È un testo unico che stabilisce i confini entro i quali attivare la nuova tecnologia. Ma come la mettiamo con i due referendum che hanno già detto no al nucleare nel 1987 e 2011? “Abbiamo sentito più costituzionalisti e la nostra posizione è che il vecchio e il nuovo nucleare sono due cose completamente diverse. Quindi andiamo avanti perché la tecnologia è completamente nuova.” LEGGI TUTTO

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    Furto identità digitale: ecco come difendersi ed evitare brutte sorprese

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    I punti chiave

    Cosa accade quando informazioni personali, come credenziali di accesso, dati bancari o persino fotografie private, finiscono nelle mani sbagliate? Il furto d’identità digitale è una delle minacce più gravi dell’era digitale, capace di colpire non solo singoli individui, ma anche aziende e istituzioni. In un contesto in cui gran parte delle attività quotidiane si svolge online, il rischio di subire un attacco di questo tipo è in costante aumento.Furto di identità: i numeri e i danniSecondo le ultime statistiche globali, ogni anno milioni di utenti subiscono violazioni dei dati personali, con danni economici stimati in decine di miliardi di euro. Il furto d’identità digitale non si limita al semplice accesso non autorizzato a un account, ma può tradursi in gravi conseguenze, come frodi finanziarie, diffamazioni online, o persino utilizzo illecito dei dati per attività criminali.Gli attacchiGli attacchi più comuni includono il phishing, che sfrutta messaggi apparentemente affidabili per indurre la vittima a rivelare informazioni sensibili, e i malware, software dannosi progettati per intercettare dati personali. Una delle tecniche più sofisticate è il Sim Swap, che consente ai criminali di appropriarsi del numero telefonico della vittima per aggirare sistemi di sicurezza come l’autenticazione a due fattori. Anche i social network rappresentano un terreno fertile per i ladri di identità, grazie alla grande quantità di informazioni personali facilmente accessibili. LEGGI TUTTO

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    Consob apre la consultazione sugli “impegni”

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    La Consob ha avviato una consultazione con il mercato finanziario per introdurre modifiche al Regolamento sul procedimento sanzionatorio, al fine di implementare la disciplina degli “impegni” prevista dal Testo unico della Finanza (Tuf) con le novità introdotte dalla legge Capitali.Il nuovo strumento degli “impegni”La legge Capitali (L. 21/2024) è stata promulgata con l’obiettivo di sostenere la competitività dei capitali e delegare al governo la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali, come delineato nel Testo unico della Finanza. L’articolo 196-ter del Tuf, introdotto dalla legge Capitali, disciplina la possibilità per i soggetti coinvolti in procedimenti sanzionatori di proporre impegni alla Consob. Se accettati, essi diventano obbligatori e comportano la chiusura anticipata del procedimento sanzionatorio senza l’applicazione di multe e altri provvedimenti. Questo strumento mira ad allineare l’Italia alle prassi già in uso in altri Paesi europei e presso altre autorità nazionali, favorendo una definizione alternativa dei procedimenti sanzionatori.Le modifiche proposteLa Consob, attraverso le modifiche proposte al proprio Regolamento sul procedimento sanzionatorio, intende fornire una guida operativa per l’utilizzo del nuovo strumento degli impegni, definendo:Termini e modalità di presentazione: Le procedure che i soggetti destinatari di una lettera di contestazione degli addebiti devono seguire per presentare una proposta di impegni.Esame di ammissibilità e ricevibilità: I criteri con cui la Consob valuterà se la proposta di impegni è ammissibile e ricevibile.Fase decisoria: Il processo attraverso il quale la Consob valuta la proposta, potendo approvarla, rendendo gli impegni obbligatori e chiudendo il procedimento sanzionatorio, o rigettarla, con conseguente riavvio del procedimento.Disciplina in caso di mancato rispetto degli impegni: Le conseguenze per i soggetti che non rispettano gli impegni assunti.Riapertura del procedimento sanzionatorio: Le circostanze in cui il procedimento può essere riaperto, ad esempio in caso di modifiche sostanziali della situazione di fatto, violazione degli impegni o se la decisione si è basata su informazioni incomplete o fuorvianti.Oltre a queste disposizioni, la Consob propone ulteriori modifiche al Regolamento per fornire chiarimenti, migliorare il coordinamento del testo e aumentare l’efficienza, l’efficacia e la tempestività dell’azione amministrativa. Particolare attenzione è rivolta alla tutela dei dati personali dei soggetti sanzionati in relazione alla pubblicazione dei provvedimenti sanzionatori. LEGGI TUTTO

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    PA: via libera al nuovo contratto ministeri, aumenti da 165 euro al mese

    È stato firmato all’Aran, dopo il via libera della Corte dei Conti, il rinnovo del contratto delle Funzioni centrali (ministeri e agenzie governative), un accordo che interessa circa 195.000 lavoratori del comparto pubblico, tra ministeri, agenzie fiscali e enti pubblici non economici. L’intesa, valida per il triennio 2022-2024, prevede un aumento medio di 165 euro al mese a regime e introduce novità come la sperimentazione della settimana lavorativa corta e l’estensione dello smart working. Tuttavia, la firma ha diviso il mondo sindacale.Le novità del contrattoL’Aran ha sottolineato che l’accordo, firmato da Fp-Cisl, Confsal Unsa, Flp e Confintesa Fp (che rappresentano il 54,6% dei lavoratori), comporta un incremento del 6% delle retribuzioni, con gli aumenti che saranno erogati in busta paga tra febbraio e marzo 2024. Tra le misure previste ci sono:La sperimentazione della settimana corta, con l’articolazione di 36 ore settimanali su quattro giorni, su base volontaria. L’estensione dello smart working, che consentirà di lavorare da remoto per un numero di ore maggiore rispetto a quelle in presenza. Un maggiore supporto ai lavoratori con particolari esigenze familiari o di salute, inclusa l’erogazione del buono pasto anche durante le giornate di lavoro da remoto. L’introduzione di una clausola di “age management” per valorizzare le diverse generazioni presenti nelle amministrazioni. Un sistema di incentivi per il personale con incarichi di posizione organizzativa per almeno otto anni e l’ampliamento dei permessi per visite mediche per i lavoratori over 60.Zangrillo: “Un passo avanti”Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha espresso soddisfazione per la firma, definendola “un importante passo avanti nel percorso di miglioramento della Pa”. “Il nuovo contratto – ha dichiarato – oltre a migliorare le condizioni economiche, risponde alle esigenze di una pubblica amministrazione sempre più orientata all’innovazione, alla flessibilità e al benessere lavorativo. Gli aumenti previsti, pari a 165 euro medi mensili per tredici mensilità, includono anche circa mille euro di arretrati fino a dicembre 2024”.Zangrillo ha poi ribadito l’impegno del governo per il settore pubblico: “Convocherò a breve il tavolo con i sindacati per dare seguito a quanto previsto nel contratto. Mi auguro che anche le sigle non firmatarie decidano di condividere un percorso che ci conduca al rinnovo 2025-2027”.Cisl: “Risposte concrete ai lavoratori”Anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha espresso soddisfazione per l’accordo: “La sottoscrizione definitiva del Ccnl 2022/2024 delle Funzioni Centrali è motivo di grande soddisfazione perché ai quasi 200.000 lavoratori del settore vengono finalmente date le risposte attese in termini di miglioramenti economici e normativi”.Sbarra ha inoltre sottolineato l’importanza di guardare avanti: “È tempo di avviare rapidamente il negoziato per il rinnovo del Ccnl 2025/2027, per il quale le risorse sono già allocate in legge di Bilancio. Una situazione mai avvenuta prima che dimostra un impegno concreto per i lavoratori del settore pubblico”.Le critiche di Cgil, Uil e UsbNon tutti, però, condividono l’entusiasmo. Le federazioni dei pubblici impiegati di Cgil, Uil e Usb non hanno firmato l’accordo, definendolo insufficiente rispetto all’inflazione. In una nota congiunta hanno affermato: “Per la prima volta, gli aumenti stipendiali non recuperano il maggiore peso dell’inflazione registrato nel triennio di riferimento”.Secondo le sigle contrarie, l’incremento contrattuale copre solo il 5,78% dell’inflazione, lasciando i lavoratori con una perdita netta: “Dal 2021 ad oggi, un funzionario perde in media 146,51 euro al mese, un assistente 120,65 euro, e un operatore 114,62 euro”.Critiche sono state mosse anche alla sperimentazione della settimana corta, che, senza una riduzione dell’orario di lavoro complessivo, viene definita una “settimana densa”. “Costituirà un ulteriore elemento di discriminazione, in particolare per le donne, sulle quali grava la maggior parte del lavoro di cura”.Un contesto sindacale divisoIl rinnovo del contratto delle Funzioni centrali arriva in un momento in cui una parte del mondo sindacale, in particolare la Cgil, la Uil e i sindacati di base, continua a protestare contro i ritardi nei rinnovi contrattuali per altri settori come sanità, enti locali e scuola. Questi settori, infatti, restano senza un contratto aggiornato anche a causa dello stallo nelle trattative determinato, in passato, dalle posizioni più rigide delle medesime sigle sindacali, che hanno di fatto bloccato i negoziati.Il rinnovo rappresenta l’unica eccezione in un panorama contrattuale complesso e frammentato. L’accordo per le Funzioni centrali, infatti, potrebbe fungere da modello per gli altri comparti della Pubblica amministrazione, ma la situazione resta critica. La mancata intesa nel settore sanitario e le difficoltà nei comparti della scuola, enti locali e ricerca mettono a rischio il rinnovo dei contratti di oltre 2,3 milioni di dipendenti pubblici.La spaccatura tra i sindacati, acuita dalla stagione elettorale per il rinnovo delle Rsu prevista per metà aprile, complica ulteriormente il quadro. Per il comparto sanità, ad esempio, i negoziati sembrano bloccati a tempo indeterminato, con oltre 581.000 lavoratori in attesa. Situazione simile per gli enti locali e la scuola, dove la minoranza sindacale, pur forte, detiene un potere di veto che rallenta ogni progresso. In pratica, sono bloccati 5,1 miliardi di aumenti contrattuali. LEGGI TUTTO

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    Ciclone DeepSeek, tutto sulla ChatGpt cinese che sta facendo crollare i giganti tech di Wall Street

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    La ChatGpt cinese irrompe in testa alla classifica delle app più scaricare negli Usa e mette in allerta Wall Street, in particolare tutto il mondo dei giganti tech statunitensi che maggiormente negli ultimi due anni si sono avvantaggiati del boom della domanda di intelligenza artificiale. L’efficienza del modello proposto da DeepSeek, startup nata solo un anno fa, mette in discussione la necessità di ingenti spese per l’IA. A Wall Street il Nasdaq preannuncia una possibile apertura in calo di oltre il 3%; il colosso Nvidia segna un teorico -10% nel pre-market e Bloomberg calcola che lo scossone odierno sul settore tech, considerando la somma delle perdite di Nasdaq e del sottoindice tecnologico europeo, rischia di mandare in fumo 1.000 miliardi di capitalizzazione di mercato.Perché DeepSeek fa così paura?Il nuovo modello proposto dalla cinese DeepSeek sta mettendo così tanto in apprensione gli investitori in quanto richiede minori investimenti nelle infrastrutture di intelligenza artificiale. La prospettiva di una tecnologia più efficiente dal punto di vista energetico e capace di girare su processori meno potenti rispetto a quelli necessari con la tecnologia statunitense alimenta inevitabilmente i timori di un aumento della competizione per i colossi della Silicon Valley.”Questo lancio non solo incarna il dinamismo e l’ambizione tecnologica della Cina, ma dimostra anche la sua capacità di trasformare il panorama tecnologico globale in tempi rapidi. Nonostante un budget inferiore ai 10 milioni di dollari e l’uso di chip meno avanzati rispetto ai concorrenti statunitensi, DeepSeek ha superato ChatGPT in diversi benchmark, offrendo un prodotto gratuito che ha attirato l’attenzione globale”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro.Chi c’è dietro a DeepSeekDeepSeek, come detto, è una startup cinese che ha poco più di un anno di vita e sostiene di poter eguagliare ChatGPT a costi decisamente inferiori. Fondata nel 2023 da Liang Wenfeng, numero uno di High-Flyer, un hedge fund quantitativo basato sull’intelligenza artificiale, l’azienda sviluppa modelli di intelligenza artificiale open-source, il che significa che la comunità degli sviluppatori può ispezionare e migliorare il software.Wenfeng sostiene che il collo di bottiglia per ulteriori progressi non è la raccolta di fondi, ma le restrizioni statunitensi sull’accesso ai migliori chip. La maggior parte dei suoi migliori ricercatori sono neolaureati delle migliori università cinesi, sottolineando la necessità per la Cina di sviluppare un proprio ecosistema nazionale simile a quello costruito attorno a Nvidia e ai suoi chip di intelligenza artificiale.L’app DeepSeek è salita in cima alle classifiche di download negli Stati Uniti. L’app DeepSeek è stata scaricata 1,6 milioni di volte risultando al primo posto negli app store per iPhone in Australia, Canada, Cina, Singapore, Stati Uniti e Regno Unito, secondo i dati del market tracker App Figures.Il suo modello di punta DeepSeek R1 è specializzato in inferenza logica, risoluzione di problemi matematici e processo decisionale in tempo reale. Gli analisti di Bernstein notano che i nuovi modelli risultano impressionanti, soprattutto nella loro capacità di competere con i principali prodotti simili di OpenAI e Meta. L’investitore Marc Andreessen lo ha definito “il momento Sputnik dell’intelligenza artificiale”.Il chatbot cinese articola il suo ragionamento prima di fornire una risposta a una richiesta. La versione R1, stando a quanto affermano i cinesi, offre prestazioni alla pari con l’ultima di ChatGpt e ha concesso la licenza alle persone interessate a sviluppare chatbot utilizzando la tecnologia per svilupparla. DeepSeek afferma che R1 è vicino o migliore dei modelli rivali in diversi benchmark leader come AIME 2024 per le attività matematiche, MMLU per la cultura generale e AlpacaEval 2.0 per le prestazioni di domande e risposte. Si colloca anche tra i migliori risultati in una classifica affiliata alla UC Berkeley chiamata Chatbot Arena. LEGGI TUTTO