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    Elezioni comunali a Bolzano, chi sono i candidati sindaco

    Domenica 4 maggio 2025 si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e per scegliere il sindaco di Bolzano. Le urne saranno aperte dalle ore 7 alle 22. Nel caso nessuno dei candidati ottenga il 50%+1 dei voti validi, si terrà un ballottaggio domenica 18 maggio dalle ore 7 alle 22. Non si ripresenterà l’attuale primo cittadino, Renzo Caramaschi, che guida una giunta di centrosinistra-Svp e che ha raggiunto il limite dei due mandati. Si presentano alle elezioni comunali a Bolzano 13 liste per 403 candidati al Consiglio comunale. Sono invece sei i candidati sindaco: ecco i nomi. 

    I candidati di centrodestra e centrosinistra

    Il centrodestra ha deciso di puntare su una figura civica, anziché un uomo di partito: Claudio Corrarati, 57 anni, imprenditore, potrà contare sul sostegno di FdI, Lega, FI, Civica per Bolzano-Corrarati sindaco. Sarebbe la prima volta di un sindaco di centrodestra, in una città da sempre governata dal centrosinistra, fatta eccezione per una brevissima parentesi nel 2005, quando venne eletto Giovanni Benussi (rimase in carica soltanto un mese perché gli mancava la maggioranza in consiglio comunale). Il centrosinistra, invece, ha deciso di scommettere su Juri Andriollo, 49 anni, avvocato e assessore comunale uscente del Pd: ad appoggiarlo ci sono Pd, Verdi/Sinistra, Restart, Lista civica con Juri Andriollo sindaco, in cui confluirà la Civica di Renzo Caramaschi con i suoi candidati.
    Gli altri candidati
    A correre per il Movimento 5 Stelle e per Rifondazione sarà Simonetta Lucchi, 60 anni, trilingue, docente, scrittrice, coordinatrice di progetti Clil: a lei è affidato il compito di tornare a dare rappresentanza al Movimento all’interno del Consiglio comunale, dove è assente. La Svp punta su Stephan Konder, 58 anni, dirigente della Cassa di risparmio, nonché vicesindaco uscente, possibile ago della bilancia in un eventuale ballottaggio che potrebbe essere incerto. Stesso discorso anche per Angelo Gennaccaro, 41 anni, vicepresidente del consiglio provinciale e assessore regionale, che correrà con la sua lista civica Io sto con Bolzano. Se non dovesse arrivare al ballottaggio le idee sono chiare: non verranno date indicazioni di voto. Infine, Matthias Cologna, 32 anni, ispettore amministrativo in Provincia, mistilingue, consigliere comunale uscente, è il candidato sindaco del Team K, scelto dopo la rottura delle trattative con il centrosinistra. “A Bolzano manca una visione per il futuro. Serve discontinuità rispetto alla giunta Caramaschi”, ha dichiarato. LEGGI TUTTO

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    Governo Meloni, oggi il Cdm: forse annuncio su risorse per la sicurezza sul lavoro

    Il governo Meloni potrebbe mettere in campo, forse già nel Consiglio dei ministri previsto oggi alle 11, dei fondi da dedicare alla sicurezza sul lavoro. La misura non è presente nell’Ordine del giorno della seduta del Cdm convocato a Palazzo Chigi, ma potrebbe comunque essere analizzata in vista della festa dei lavoratori del 1° maggio. Fra i provvedimenti all’ordine del giorno, invece, c’è un decreto legge con “ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali verificatisi nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, nonché disposizioni di carattere finanziario in materia di protezione civile”. In esame anche un decreto legislativo che ne integra e corregge un altro di marzo in materia di politiche a favore degli anziani, in attuazione della legge delega.

    I fondi per la sicurezza sul lavoro

    Per la sicurezza sul lavoro, dicono fonti ministeriali, il governo starebbe preparando non un provvedimento specifico ma una dotazione economica da stanziare: le cifre restano ancora incerte ma dovrebbero essere nell’ordine di alcune centinaia di milioni che poi andrebbero suddivise in favore di iniziative sulla sicurezza. La destinazione, comunque, sarebbe decisa più in là, dopo un confronto con le parti sociali. Il governo sarebbe stato al lavoro nelle scorse ore per raccogliere le risorse. “Stiamo lavorando a qualcosa di estremamente importante per i lavoratori, cioè la loro sicurezza”, ha anticipato la premier Giorgia Meloni in un’intervista al Corriere della Sera. L’idea, quindi, è di destinare le risorse a misure per la sicurezza sul lavoro che saranno portate e condivise al tavolo con le parti sociali. L’annuncio potrebbe arrivare a ridosso del Cdm di oggi. L’esecutivo già nel 2023 aveva organizzato un Cdm in occasione del 1° maggio, in quel caso per varare il primo taglio temporaneo del cuneo fiscale in favore dei redditi più bassi. LEGGI TUTTO

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    Cambia il decreto sulla non autosufficienza, ecco le novità sulle politiche attive in favore degli anziani

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaA un anno dal decreto attuativo sulla non autosufficienza delle persone anziane, approda in Consiglio dei ministri, per il via libera definitivo, un correttivo al d.Lgs. 29/2024 sulle politiche per le persone anziane, prevedendo una sperimentazione della valutazione multidimensionale unificata per definire i bisogni socio-sanitari e i progetti assistenziali individuali (Pai). Il decreto legislativo correttivo mira a perfezionare tramite: l’introduzione di una fase di sperimentazione della valutazione multidimensionale per gli anziani; semplificare le procedure per l’accesso ai servizi sociosanitari; armonizzare la valutazione della non autosufficienza degli anziani con quella prevista per le persone con disabilità. Il testo è stato trasmesso alla Conferenza Unificata, che ha già espresso parere favorevople con alcune richieste di modifica.La fase di sperimentazioneLa sperimentazione, da attuare nel 2026 in una provincia per regione, servirà a testare le nuove procedure, correggere eventuali criticità e armonizzarle con quelle già previste per le persone con disabilità. Verranno apportate correzioni terminologiche per una maggiore coerenza normativa, inoltre, viene esteso il termine per l’adozione del regolamento attuativo da 12 a 18 mesi. L’obiettivo della sperimentazione sarà valutare l’efficacia delle nuove procedure e degli interventi previsti; acquisire dati concreti sulle performance dei nuovi interventi; identificare criticità e possibili azioni correttive prima dell’applicazione su scala nazionale che entra in vigore a livello nazionale dal 1° gennaio 2027.Loading…Modifiche normativeLe modifiche toccheranno in particolare gli articoli 6, 25 e 27. Le correzioni terminologiche all’articolo 6 prevedono una maggiore coerenza normativa, in quanto stabilisce che vengano eliminate le parole “centri di promozione sociale” in quanto «termine di dubbia chiarezza» oltre che «potenzialmente ingannevole». Dopo le correzioni, all’articolo 25, sono previsti aggiornamenti riguardanti il Terzo settore e le associazioni di volontariato. All’articolo 27, infine, si chiede l’estensione del termine per l’adozione del regolamento attuativo da 12 a 18 mesi.Prossimi passi attesiLe Commissioni affari sociali e di Camera e Senato potrebbero essere convocate nei prossimi mesi per approvare il testo definitivo. Entro il 30 novembre 2025 dovrà esserci l’adozione del Decreto ministeriale per la fase di sperimentazione in una provincia per regione che partirà dal 1° gennaio 2026. La sperimentazione durerà un anno, alla fine di questa fase, il 1° gennaio 2027, passerà all’applicazione nazionale sulle nuove procedure. LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali a Ravenna 2025, chi sono i 7 candidati sindaco

    Introduzione
    Sette i candidati sindaci, 18 le liste ad appoggiarli. Tutto è pronto per le elezioni comunali a Ravenna, tra le città italiane chiamate a votare domenica 25 maggio (dalle 7 alle 23) e lunedì 26 maggio (dalle 7 alle 15). L’eventuale turno di ballottaggio è invece già fissato per domenica 8 e lunedì 9 giugno, le stesse date in cui si andrà alle urne anche per i referendum abrogativi relativi a lavoro e cittadinanza. 

    La tornata elettorale per Ravenna è stata anticipata rispetto a quella che sarebbe stata la scadenza ordinaria del mandato dell’ultimo primo cittadino eletto, Michele De Pascale, che l’anno scorso è passato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna ed è stato temporaneamente sostituito da Fabio Sbaraglia. Ecco chi si contende lo scranno più alto di Palazzo Merlato LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali in Trentino-Alto Adige, come e dove si vota

    Il 4 maggio 2025 sono in programma le elezioni in 265 Comuni in Trentino-Alto Adige. Si vota dalle ore 7 alle ore 22, con lo spoglio che verrà effettuato subito dopo la conclusione delle operazioni di voto. L’eventuale turno di ballottaggio è fissato per domenica 18 maggio. Possono votare i cittadini italiani che, alla data di domenica 4 maggio, hanno compiuto i 18 anni, sono iscritti nelle liste elettorali e risiedono nel comune al voto. Il cittadino che diventa maggiorenne dopo il 4 maggio non potrà votare nemmeno all’eventuale ballottaggio, visto che per poter votare è necessario essere maggiorenni alla data del primo turno di votazione. 

    Come si vota nella provinca di Treno

    Le modalità di voto sono diverse a seconda dei Comuni. Nel caso della provincia di Trento, per i Comuni con meno di 3mila abitanti l’elezione dei consiglieri comunali si effettua con il sistema maggioritario contestualmente all’elezione del sindaco. Si vota per l’elezione del sindaco e per l’elezione dei consiglieri comunali utilizzando un’unica scheda elettorale: sulle schede di questi Comuni, sono indicati, all’interno di un rettangolo, i nominativi dei candidati alla carica di sindaco, il contrassegno della lista collegata al candidato alla carica di sindaco e a fianco di ciascun contrassegno lo spazio per esprimere fino a due voti di preferenza per i candidati consiglieri appartenenti alla lista collegata al sindaco. L’elettore può votare per un candidato alla carica di sindaco tracciando un segno sul relativo contrassegno o nel rettangolo che delimita lo spazio di tale contrassegno. Può esprimere anche due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, senza l’obbligo dell’alternanza di genere. Se l’elettore vota per due candidati alla carica di sindaco tracciando un segno sui relativi contrassegni, il suo voto è nullo. Nei Comuni sopra i 3 mila abitanti il sindaco è eletto a suffragio universale e diretto al primo turno se supera il 50% dei consensi, altrimenti si va al ballottaggio tra i due candidati più votati. L’elettore ha a disposizione una sola scheda elettorale dove può votare per il sindaco e/o la lista: non è ammesso il voto disgiunto.
    Come si vota nella provincia di Bolzano
    Storia diversa, invece, per quanto riguarda la provincia di Bolzano, che ha le medesime regole di Trento in merito all’apparentamento e al voto disgiunto: in questo caso, però, l’elettore può esprimere fino a quattro preferenze, sempre senza necessità di distinguere per genere. In Alto-Adige la differenza tra i Comuni è, come nel resto d’Italia, tra i comuni sotto e sopra i 15mila abitanti: nel primo caso i cittadini riceveranno due schede di votazione, una per l’elezione del sindaco ed una per l’elezione del consiglio comunale. La votazione per l’elezione del sindaco avverrà mediante indicazione di un candidato per la carica di sindaco, mentre quella per il Consiglio comunale con una crocetta su di un contrassegno di lista. Per i Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, l’elezione del sindaco e del consiglio comunale avverrà con un’unica scheda di votazione che contiene il cognome ed il nome del candidato, i contrassegni delle liste eventualmente collegate e lo spazio per l’espressione del voto di preferenza per il consiglio comunale, vicino ad ogni contrassegno di lista. LEGGI TUTTO

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    Dal tessile allo spazio, tutti gli accordi che avvicinano Italia e Turchia

    Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaIl vertice italo-turco segna una tappa significativa nel rafforzamento cooperativo tra i due Paesi, dove i due Premier interessati puntano a un parternariato strategico. Nel corso del vertice governo italiano e governo turco ufficializzeranno una serie di accordi e Memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione bilaterale, a partire dallo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali. L’interscambio fra le due Nazioni è cresciuto in maniera significativa negli ultimi anni forte di comuni storie e interessi che le uniscono: dalle infrastrutture ai trasporti; all’archeologia fino allo sport.Scambi commerciali, l’Italia è il primo partner del mediterraneoGiorgia Meloni accoglie Recep Tayyip Erdogan, consapevole di essere il primo partner commerciale di Ankara nell’area mediterranea. Nonostante nel primo bimestre del 2025 si registra una contrazione nell’interscambio tra i due Paesi rispetto all’analogo bimestre del 2024. Secondo i dati diffusi dall’Agenzia Ice di Istanbul, la bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di Usd 96,950 mln. A gennaio dello scorso anno, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a Usd 2,186 mld, ha registrato un incremento del 13% rispetto allo stesso mese del 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 16,3% (Usd 1,187 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 9,3%) e si sono attestate a USD 998,7 mln. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia pari a Usd 188,3 mln.Loading…Il salto nello spazioL’Italia e la Turchia stanno rafforzando la loro cooperazione nel settore aerospaziale, con l’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte di Baykar – azienda privata turca attiva nel settore della difesa ed in particolare nella produzione di aeromobili a pilotaggio remoto e sistemi di comando e controllo. Questa collaborazione riguarda sia l’industria aerospaziale che altri settori chiave come le materie prime critiche, la siderurgia e la farmaceutica – nel gennaio 2024 le vendite in questo settore, per l’export italiano, sono state segnate da un +90,7%. Il player dei droni TB2, giunti alla ribalta della scena europea in occasione del loro costante utilizzo durante la guerra in Ucraina, in questo modo acquista sia il ramo aeronautico che quello motoristico dell’azienda italiana e annuncia di essere intenzionata a rilanciarne l’occupazione. Rafforzando così il rapporto già avviato con lo sviluppo del satellite Gokturk-1, lanciato nel 2016.Il tessile italianoLa Turchia rappresenta uno dei principali mercati mondiali per i costruttori di macchine tessilu, di cui l’Italia è tra i leader mondiali. Marco Salvadè, presidente di Acimit (Associazione dei costruttori italiani di macchinario tessile) commenta: «L’industria meccanotessile italiana vanta una forte tradizione di partnership con le aziende tessili turche. Dal 2011 al 2023 il settore tessile locale ha investito circa 80 miliardi di Usd in nuove tecnologie e molto frequentemente questi investimenti hanno riguardato l’acquisto di macchinario italiano». Un settore che in Italia conta 300 aziende, circa 12.900 addetti e un export nel 2023 pari a 2 miliardi di euro.Un’intesa archeologica e turistica nel mediterraneoForti della loro componente archeologica da preservare, in un colloquio con la ministra del Turismo – Daniela Santanchè – e il ministro della Cultura e del turismo di Turchia – Mehmet Nuri Ersoy – si sono messe al centro le prospettive di rafforzamento della cooperazione del settore, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità e della connettività tra i Paesi. Incontri «preziosi per coltivare le relazioni internazionali e sviluppare i legami con mercati importanti, dalle tante potenzialità» ancora non pienamente espressa, ha dichiarato Santanchè. Un «ponte di pace» per sviluppare progetti comuni. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso del colloquio – con il suo corrispettivo turco -, sono state esaminate le numerose collaborazioni tra le due Nazioni in campo archeologico, nella conservazione dei beni culturali e nel campo della creatività contemporanea. Secondo i dati riferiti all’incontro, il 2024 ha registrato un incremento di oltre il 9% negli arrivi di turisti turchi in Italia, una dinamica che, se sostenuta da politiche comuni, può consolidarsi nei prossimi anni, contribuendo a un rilancio sinergico del Mediterraneo come destinazione culturale condivisa. LEGGI TUTTO

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    Mattarella: “Intollerabile indifferenza su morti lavoro”

    “Tra due giorni – ha detto il Presidente della Repubblica – celebreremo la data simbolo del 1° maggio: la festa del lavoro. Un lavoro che non può consegnare alla morte, ma sia indice di sviluppo, motore di progresso, sia strumento per realizzarsi come  persona. Il lavoro non può separarsi mai dall’idea di persona, dall’irriducibile unicità e dignità di ogni donna e di ogni uomo”

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    “Quella delle morti del lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visitando a Latina l’azienda BSP Pharmaceuticals S.p.a. in occasione della celebrazione della Festa del lavoro. “Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione – ha continuato ancora il Capo dello Stato -. È evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori. Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario”.

    Le celebrazioni per il Primo Maggio

    “Tra due giorni – ha detto Mattarella – celebreremo la data simbolo del 1° maggio: la festa del lavoro. Un lavoro che non può consegnare alla morte, ma sia indice di sviluppo, motore di progresso, sia strumento per realizzarsi come  persona. Il lavoro non può separarsi mai dall’idea di persona, dall’irriducibile unicità e dignità di ogni donna e di ogni uomo. Nessuno deve sentirsi scartato o escluso”. E ancora: “La Repubblica è fondata sul lavoro. Il lavoro è radice di libertà, ha animato la nostra democrazia, ha prodotto eguaglianza e, dunque, coesione sociale. Il progresso civile, la effettiva esistenza dei diritti, la sostenibilità del nostro modello sono legati, al tempo stesso, all’efficacia delle istituzioni e all’attività degli attori economici e sociali. Il lavoro richiama e sollecita la corresponsabilità, la solidarietà. Il lavoro è stato il vettore più potente di giustizia, di mobilità sociale, di costruzione del welfare”.  “Il confronto tra le parti sociali, il dialogo favorito dalle istituzioni, è stato nella nostra storia – con intese dal valore epocale – un volano di progresso civile, sociale, economico.  Il dialogo tra imprese e sindacati ha molti ambiti in cui può svilupparsi.  Conviene sempre investire nel dialogo, aiuta a raggiungere mete di progresso, come è stato con l’invenzione, nel secolo scorso, dello Stato sociale. E’ questo un tema fondamentale nell’agenda pubblica”.  LEGGI TUTTO

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    Silvia Salis, polemica su commento Gasparri: “Carina, ma inesperta”

    “La politica non si inventa, è un mestiere serio, e le elezioni non sono un concorso di bellezza”. Poche parole e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, a Genova per una iniziativa elettorale del centrodestra, scatena un putiferio. Il ‘bersaglio’ del centrodestra, come da giorni ormai, è la candidata del centrosinistra a sindaco di Genova Silvia Salis cui si rivolge, senza pronunciarne il nome, Gasparri. Una frase che le donne di centrosinistra non digeriscono: “Basta con l’uso strumentale della figura della donna – commenta la deputata dem Valentina Ghio che parla di ‘destra becera e sessista’ -. L’ultima battuta del senatore Gasparri, rappresenta l’ennesimo attacco alle donne, ricorrendo a stereotipi che, in assenza di contenuti propri, definiscono l’avversaria politica esclusivamente dal punto di vista estetico”.

    Il commento di Salis

    Salis non vuole scendere in polemica ma usa toni sufficientemente duri: “Sinceramente dalle istituzioni ci si aspetterebbe un livello diverso e soprattutto è sconfortante nel 2025 vedere un gruppo di uomini che parlando di una donna non fanno altro che parlare del suo aspetto fisico ridacchiando e dandosi di gomito. Questa è una immagine da operetta che l’Italia non si merita, che Genova non si può meritare. Detto questo – ha proseguito Salis – uno si aspetterebbe che immediatamente ci fosse stato uno sdegno da parte delle donne del centrodestra ma anche, spererei, da parte del candidato sindaco Piciocchi che tra l’altro ha delle figlie femmine e credo non apprezzi quando si parla di una donna declinando in tutti gli interventi elementi del suo aspetto fisico. Ci aspettiamo un altro livello dalle istituzioni. Ricevo attacchi personali molto pesanti, riguardo me e la mia famiglia e trovo che questo indichi principalmente il vuoto di argomenti che hanno – ha sottolineato Salis -. Non ho mai fatto alcun tipo di attacco personale perché ho altro di cui parlare. La mia campagna è per Genova. Loro l’unico argomento che hanno è denigrare la mia persona, la mia vita e il mio privato e questo la dice lunga sul fatto che hanno moltissima paura della mia candidatura e soprattutto non hanno alcun argomento. E questo dà una immagine di debolezza all’elettorato. Potrei cavalcare questa polemica con toni aggressivi – ha concluso – ma il mio è disagio di fronte a un certo tipo di osservazioni perché nel 2025 puoi solo provare pena e disagio per uomini che parlano ancora cosi delle donne”.
    Renzi: “Programma Salis è serio”
    E Matteo Renzi: “Silvia Salis ha un programma serio, vincerà in modo netto. Non potendo fermarla in nessun modo, la destra la aggredisce con argomenti imbarazzanti – ha scritto in una nota il leader di Italia Viva – Ieri a Genova è arrivato Gasparri, di Forza Italia. E Forza Italia ha detto che il problema della Salis è che è una donna carina. Forza Italia, mi spiego? Il punto è semplice: la Salis è una donna intelligente e anche di bell’aspetto. E quando c’è una persona intelligente e di bell’aspetto, Gasparri immediatamente si sente escluso, lo capisco. Ma Forza Italia che attacca la candidata del centrosinistra per l’aspetto esteriore? Mi chiedo cosa avrebbe detto Berlusconi. È un contrappasso dantesco: da Berlusconi a Gasparri. A Silvia Salis dico: non ragioniamo di loro ma guarda e passa. Tra un mese tu diventerai sindaca di Genova e Gasparri invece resterà Gasparri. Spiace, per lui”. LEGGI TUTTO