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    Urso: “Ex Ilva negoziato complicato, ma in fase cruciale”

    “Il negoziato con gli azeri, reso molto più complicato da quanto accaduto con l’inibizione all’uso di uno dei due altoforni, prosegue con intensità”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, prima della visita sull’Amerigo Vespucci a Civitavecchia, 16ª tappa del tour Mediterraneo. “In piena trasparenza – ha aggiunto -, in Parlamento ho chiesto la piena collaborazione degli altri attori istituzionali, e nello specifico della regione Puglia, del Comune di Taranto, della provincia e ovviamente degli altri ministeri, affinché sia al più presto realizzato quell’accordo di programma che contenga in sé il piano di piena de-carbonizzazione che ho già illustrato a tutti gli attori nell’arco di 12 anni, con tre fasi graduali così da avere finalmente un’autorizzazione integrale ambientale che sia certamente la più avanzata in Europa sul piano della tutela della salute dell’ambiente ma anche sostenibile economicamente”. LEGGI TUTTO

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    La Puglia interrompe i rapporti con Israele per violazione dei diritti umani a Gaza

    La Puglia prende le distanze da Israele. Con una mozione del Consiglio regionale chiede l’interruzione di ogni collaborazione commerciale con lo Stato ebraico. Intanto, al Consiglio comunale di Bari viene approvato l’ordine del giorno con il quale “l’amministrazione dichiara non gradita, anche per le prossime edizioni della Fiera del Levante e nei Saloni specializzati, la partecipazione in qualsiasi forma dello Stato di Israele, o di suoi rappresentanti, sino a quando non porrà fine all’intervento militare nella Striscia di Gaza e alla violazione dei diritti umani della popolazione civile”. 

    L’appello del presidente di Regione Emiliano

    Si è mosso anche il presidente di Regione Michele Emiliano che in un video sui social, dopo aver definito quanto sta avvenendo nella Striscia “un genocidio di inermi palestinesi”, ha invitato “tutti i dirigenti e dipendenti della Regione, delle sue Agenzie e delle società partecipate a interrompere ogni rapporto di qualunque natura con i rappresentanti istituzionali del suddetto governo e con tutti quei soggetti a esso riconducibili che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di organizzare iniziative per far cessare il massacro dei palestinesi nella Striscia di Gaza”. Emiliano ci ha tenuto a ricordare che si tratta di “una posizione nei confronti del governo Netanyahu, non del popolo israeliano”.  LEGGI TUTTO