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    Consulta: divieto terzo mandato vale anche per il Trentino. Tensione Fdi-Lega

    Più polemico il governatore uscente del Veneto Luca Zaia che chiede al Parlamento di modificare la legge attuale nazionale che vieta il terzo mandato ai governatori di regione. «Le sentenze si rispettano. Dopodiché, se la sentenza dice no al terzo mandato anche nelle Regioni a statuto speciale o autonomo o le due Province autonome, vuol dire che il Parlamento, qualcuno si decida, deve modificare la legge» dichiara Zaia, che aggiunge: «Le uniche due cariche che eleggono direttamente i cittadini sono il sindaco e il presidente della Regione, guarda caso anomalia tutta italiana, le uniche due ad avere il vincolo di mandato. Tutte le altre cariche che non sono elette direttamente dai cittadini non hanno vincolo di mandato. Io direi che sarebbe l’occasione, non per contestare le sentenze, perché le sentenze si debbono accettare, ma a partire da questa sentenza per modificare la legge»Pd: sentenza terzo mandato non piace a Lega ma fa chiarezza Di tutt’altroavviso il Pd. «Con la sentenza di oggi la Corte costituzionale ha affermato un principio importante, su cui più volte abbiamo richiamato l’attenzione intervenendo in commissione Affari costituzionali del Senato proprio sulla questione della legge trentina che rendeva possibile il terzo mandato consecutivo per il presidente della provincia autonoma. Vi sono principi a limitazione del potere e a tutela di fondamentali diritti civili e politici che non tollerano differenziazioni territoriali, nemmeno a beneficio delle regioni a statuto speciale» scrivono in una nota i senatori dem, Dario Parrini e Andrea Giorgis, rispettivamente vicepresidente e capogruppo del partito nella commissione citata.FdI: dopo no della Consulta Fugatti restituisca vicepresidenza Intanto la sentenza della Cosulta riaccende lo scontro tra Lega e Fdi in Trentino. In particolare Fratelli d’Italia chiede il rispetto di «tutti gli accordi elettorali, anche quelli che prima del voto riconoscevano a Fratelli D’Italia la vicepresidenza della Provincia autonoma di Trento», sottolinea il parlamentare e coordinatore regionale di FdI, Alessandro Urzì. La decisione del governo di impugnare la legge promossa dalla maggioranza di centrodestra, ma con la forte contrarietà di FdI che si era chiamata fuori, aveva causato uno strappo tra Lega ed il partito di Meloni. Pochi giorni dopo, infatti, Fugatti aveva tolto alcune competenze e soprattutto la vice presidenza della Provincia all’esponente di Fdi, Francesca Gerosa LEGGI TUTTO

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    Movimento 5 stelle, Rocco Casalino lascia ruolo nella comunicazione: “Ora nuove sfide”

    Rocco Casalino ha annunciato che lascerà la gestione della comunicazione del Movimento 5 stelle,  di cui si occupava dal 2013, di comune comune accordo con Giuseppe Conte. “Dopo 12 anni di lavoro intenso e appassionato, sento la necessità di affrontare nuove sfide e raggiungere nuovi traguardi personali e professionali”, ha detto Casalino. Oggi, ha aggiunto, “guardo con rispetto e vicinanza al percorso del Movimento, ma sento il bisogno di un cammino più autonomo, di una libertà creativa diversa. Il giornalismo è sempre stata una mia passione e voglio mettermi alla prova in questo campo”.  Probabile un ritorno alle origini: “Sarò di nuovo in tv e ho in cantiere un progetto editoriale più complesso. Ora però è ancora presto per parlarne”.
    Smentiti gli scricchiolii con Giuseppe Conte
    Alcune persone a lui vicine hanno detto a Repubblica che dirigerà un giornale online, senza specificare quale, ma lui non ha confermato questa versione. Tra lui e Conte, spiegano i grillini, non ci sono fratture politiche. Il rapporto con il M5s “rimane sempre saldo”. Tanto che Casalino ha lavorato con lo staff fino all’ultimo “per garantire una transizione ordinata e non compromettere la piena funzionalità della macchina organizzativa”. LEGGI TUTTO

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    Elezioni in Campania, Sangiuliano con cappello alla Trump: “Make Naples Great Again”

    L’ex ministro della Cultura, capolista di Fratelli d’Italia, si è presentato così agli appuntamenti elettorali a Napoli.  “C’è da fare la città grande – ha detto Sangiuliano, – perché Napoli ha tutte le premesse per diventarlo, perché è grande nel suo spettacolare paesaggio, è grande nella sua storia, e perché noi siamo stati una grande civiltà”

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    Cappellino rosso con visiera e lo slogan che rimanda alla campagna elettorale di Donald Trump “Make Naples Great Again”: l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, capolista di Fratelli d’Italia alle Regionali in Campania, si è presentato così agli appuntamenti elettorali in programma in queste ore a Napoli. “È la rimodulazione in salsa napoletana – ha spiegato – dello slogan fortunato della campagna elettorale di Donald Trump. Tuttavia, bisogna essere precisi. Il primo a coniare lo slogan ‘Make America Great Again’ fu il grande Ronald Reagan e poi dopo di lui Trump. Io lo adotto qui a Napoli. C’è da fare Napoli grande, perché Napoli ha tutte le premesse per diventarlo, perché è grande nel suo spettacolare paesaggio, è grande nella sua storia, e perché noi siamo stati una grande civiltà”. “Il nostro territorio – ha concluso l’ex titolare della Cultura – ha visto la successione storica di civiltà importantissime, dal mondo greco al mondo romano, e poi via nei secoli e tutto questo ci ha lasciato qualcosa di importante e significativo”. LEGGI TUTTO