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    Elezioni comunali a Trento, Franco Ianeselli del centrosinistra confermato sindaco

    Trento resta al centrosinistra. Il sindaco uscente, Franco Ianeselli, va verso la riconferma in queste elezioni comunali con oltre il 54% dei consensi (quando sono state scrutinate 95 sezioni su 98) sostanzialmente doppiando la candidata del centrodestra Ilaria Goio che si è fermata poco oltre il 26%. Il Pd si conferma primo partito nel capoluogo (oltre il 24% dei voti), mentre Fratelli d’Italia è andata poco oltre il 14% e la Lega si è fermata intorno al 4% (RIVEDI LE NOTIZIE DELLA GIORNATA ELETTORALE). Al terzo posto Giulia Bortolotti, alla guida della coalizione formata da Onda, Rifondazione comunista e Movimento 5Stelle. Seguono Claudio Geat (sostenuto dalla lista Generazione Trento), Andrea Demarchi (sostenuto dalla lista Prima Trento) e Simonetta Gabrielli (sostenuta dalla lista Democrazia Sovrana e Popolare).

    Ianeselli: “La riconferma non era scontata”
    “Sono soddisfatto perché la riconferma al primo turno in una città che sta vivendo dei cambiamenti grandi non è scontata”, ha detto Ianeselli arrivando a palazzo
    Geremia. Ianeselli ha poi parlato dei temi caldi, a partire da quello della sicurezza dove “si tratta di lavorare costantemente con il commissario del Governo, con il questore e con la polizia locale”. Parlando dell’accoglienza il sindaco ha detto:
    “Continueremo a fare il possibile per convincere la Provincia a una gestione non di ammassamento senza servizi ma di presa in carico sentita di queste persone”.

    L’affluenza

    In questa tornata di elezioni comunali in Trentino Alto Adige si è registrata una netta flessione rispetto al 2020 per l’affluenza, quando però si votò su due giorni. Nella Provincia di Trento nel 2020 si recò alle urne il 64,08%, mentre ieri lo ha fatto il 54,53%, quasi il 10% in meno. Particolarmente netto il calo nel capoluogo Trento, dove l’affluenza è crollato dal 60,98 al 49,93%.  LEGGI TUTTO

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    Comunali, a Trento si conferma il centrosinistra. Bolzano al ballottaggio con il centrodestra in vantaggio

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaA Trento il sindaco uscente, l’ex segretario della Cgil provinciale, Franco Ianeselli è riconfermato al primo turno (come avvenuto cinque anni fa), a Bolzano il centrodestra ha concrete possibilità di eleggere il sindaco: l’assessore comunale uscente Claudio Corrarati partirà in vantaggio al ballottaggio tra due settimane.Trento resta al centrosinistraTrento resta perciò al centrosinistra. Ianeselli va verso la riconferma con oltre il 54% dei consensi doppiando la candidata del centrodestra Ilaria Goio che si è fermata al 25,4%. Il Pd si conferma primo partito nel capoluogo (24,8% dei voti), mentre Fratelli d’Italia ha raggiunto il 14,3% e la Lega si è fermata al 4,3%.Loading…Ballottaggio a BolzanoA Bolzano, come detto, si andrà al ballottaggio, il prossimo 18 maggio, tra l’assessore comunale uscente Juri Andriollo (27,3%) e, per il centrodestra, Claudio Corrarati (36,3%) per molti anni a capo del Cna altoatesino. Ago della bilancia saranno la Svp che sfiora il 16% ma anche la lista civica Io sto con Bolzano, che ha ottenuto il 12,9%.Affluenza in caloL’affluenza è crollata un po’ ovunque. A Bolzano si è recato alle urne solo il 52,16% degli elettori, mentre nel 2020, quando però si votò su due giorni, fu il 60,65%. Ancora più significativo il calo a Trento, dove l’affluenza è crollata dal 60,98 al 49,93%. A livello provinciale, invece, ha votato in Alto Adige il 60,0% (440 sezioni su 441) rispetto al 65,4% di cinque anni fa e in Trentino il 54,53% rispetto al 64,08%.Ianeselli: non scontata riconferma a Trento a primo turno«Essere riconfermati al primo turno non era scontato» ha commentato Ianeselli, Sull’assenteismo ha detto: «Non possiamo parlarne solo quando si vota e poi dimenticare tutto». LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali in Trentino-Alto Adige, affluenza in calo. Centrodx in testa a Bolzano

    Il candidato di centrodestra Claudio Corrarati, dopo tutte le 80 sezioni scrutinate, ha ottenuto il 36,6% dei voti nel capoluogo altoatesino: domenica 18 maggio andrà al ballottaggio con Juri Andriollo, candidato del centrosinistra, rimasto al 27,3%. A Trento il sindaco uscente di centrosinistra Franco Ianeselli vince al primo turno e resta sindaco. Netto calo dell’affluenza: in provincia di Bolzano ha votato il 60% degli aventi diritto, a Trento il 49,9%

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    Si sono chiusi alle 22 di domenica 4 maggio (RIVEDI LE NOTIZIE DELLA GIORNATA ELETTORALE) i seggi per le elezioni comunali in Trentino Alto Adige. Crolla l’affluenza con Trento e Bolzano che registrano i dati peggiori: in provincia di Bolzano ha votato il 60% degli aventi diritto, il -5,4% rispetto al 2020 (anno in cui, però, si votò su due giorni). Dati peggiori a Trento, dove l’affluenza è stata del 49,9%, più del 10% in meno rispetto a cinque anni fa. Sono stati chiamati alle urne gli elettori di 111 comuni nella Provincia autonoma di Bolzano e di 154 in quella di Trento. Lo scrutinio è iniziato subito dopo la chiusura dei seggi. L’eventuale ballottaggio è previsto per il 18 maggio.

    A Bolzano

    Intanto, al termine di tutte le 80 sezioni scrutinate, il candidato sindaco del centrodestra Claudio Corrarati è in testa a Bolzano. L’ex presidente del Cna nel primo turno delle elezioni comunali ha ottenuto il 36,6%. Domenica 18 maggio andrà al ballottaggio con Juri Andriollo, candidato del centrosinistra, staccato di nove punti percentuali, rimasto al 27,3%. Il candidato sindaco della Suedtiroler Volkspartei, Stephan Konder è arrivato al 15,1%, quindi Angelo Gennaccaro (La Civica Gennaccaro) al 12,5%, Matthias Cologna (Team K) al 6,8% e Simonetta Lucchi (Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista Sinistra Europea) al 2%.  LEGGI TUTTO

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    La Lega va avanti sull’Autonomia, legge delega al prossimo Consiglio dei ministri

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaCon passo da maratoneta, la Lega non molla e va avanti sull’attuazione dell’Autonomia differenziata, sua battaglia storica. Il padrino della riforma, il ministro Roberto Calderoli, è pronto con la legge delega per la determinazione dei Lep, i Livelli essenziali di prestazione. La presenterà al Consiglio dei ministri la prossima settimana, al massimo quella successiva. Il responsabile degli Affari regionali e dell’Autonomia l’ha detto nel suo mini tour tra Trento e Bolzano, dove si vota per le Comunali.Obiettivo entro l’annoIn effetti, dopo i ritocchi fatti alla legge originaria e imposti dalla Corte costituzionale che, nella sentenza di dicembre, ha dichiarato l’illegittimità di alcune parti, la delega è pronta per il passaggio a Palazzo Chigi e subito dopo in Parlamento. Nel testo vengono individuati – distinti per funzioni e non più per materie, come indicato dalla Consulta – gli standard minimi di servizio pubblico che sono indispensabili a garantire, da Nord a Sud, i diritti civili e sociali che la Costituzione tutela. Si va dal lavoro al diritto all’istruzione, dall’ urbanistica alle reti di trasporto fino ad ambiente ed energia. Per Calderoli, l’obiettivo è chiudere la partita entro fine anno. Parallelamente procede l’altro fronte: quello delle negoziazioni sulle materie non Lep avviate con 4 regioni (Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria) che hanno chiesto forme differenziate di autonomia. Superate le riserve di alcuni ministeri (non guidati dalla Lega) su alcune funzioni come la Protezione civile, si prosegue e chissà che anche gli alleati più dubbiosi possano cedere. Specialmente Forza Italia, spinta dagli amministratori del Sud che temono disparità rispetto al più ricco Nord.Loading…La partita del presidenzialismoApparentemente, si avvera l’auspicio di Matteo Salvini che, anche al congresso della Lega di aprile, ha associato l’Autonomia alla riforma del premierato: «Vanno insieme, mano nella mano». Un binomio che, secondo le opposizioni, tradisce uno scambio tra FdI e Lega. Di certo, il presidenzialismo sta a cuore alla premier Giorgia Meloni che l’ha ribadito di recente all’AdnKronos («Ci riusciremo»). E i vertici del suo partito insistono sul fatto che la priorità sia la «madre di tutte le riforme» (nel copyright di Meloni), più della legge elettorale. A tirare in ballo, implicitamente, il sistema di voto sono state le parole della premier tentata da un secondo mandato.Legge elettorale, ipotesi allo studioTuttavia, è innegabile che una riforma che potenzi i poteri del capo del governo debba definire anche il resto dell’architettura istituzionale del Paese, a partire proprio dalla legge elettorale. Il centrodestra ci sta ragionando, anche considerando che il premierato da dieci mesi è di fatto in stand-by alla Camera (al secondo dei 4 passaggi richiesti) e che è difficilissimo che l’iter si chiuda entro fine legislatura e si voti il referendum confermativo. La bozza a cui si sta lavorando prevede di cancellare i collegi uninominali (anche nell’ottica di evitare il rischio di alleanze che tenterebbero il centrosinistra specie al Sud), puntare a una legge proporzionale con un premio di maggioranza del 15% per la coalizione che superi la soglia del 40%, indicare sulla scheda il candidato Premier della coalizione e fissare una soglia di sbarramento per i partiti più piccoli attorno al 3% e non oltre il 5%. Ma più fonti del centrodestra assicurano che non ci sono novità all’orizzonte, né confronti a breve. LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali a Genova 2025, chi sono i sette candidati sindaco

    Introduzione
    Genova si prepara alle elezioni comunali per eleggere il suo nuovo sindaco. Il capoluogo ligure è tra le città chiamate a votare domenica 25 maggio (dalle 7 alle 23) e lunedì 26 maggio (dalle 7 alle 15), con eventuale turno di ballottaggio in calendario per domenica 8 e lunedì 9 giugno, le stesse giornate in cui in tutta Italia si tornerà alle urne anche per i referendum abrogativi relativi a lavoro e cittadinanza. In tutto sono sette i candidati sindaco, con un totale di 17 liste a supportarli. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla sfida elettorale a Genova.  LEGGI TUTTO

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    Mattarella: Esercito punto di forza per la Repubblica. Meloni: profonda gratitudine

    Salvini: qualcuno parla di fantomatici eserciti “europei”«64 anni di onore, coraggio e dedizione! Mentre qualcuno parla di fantomatici eserciti “europei”, noi celebriamo chi da sempre difende il nostro Paese. Viva l’Esercito Italiano». Così scrive su X il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini.Gli auguri dei ministri Crosetto e Urso«Dietro ogni uniforme, una scelta di vita. Dietro ogni gesto e azione, l’amore per la Patria e la dedizione al dovere. Nel giorno del 164° anniversario dell’Esercito Italiano, celebriamo donne e uomini che, con cuore e competenza, operano per proteggere i valori democratici, la pace e la democrazia. Un pensiero speciale, grato e commosso ai Caduti, ai feriti e a coloro che portano nel corpo e nell’anima i segni del servizio. Auguri!» Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un post su X. «Oggi tutti per l’Esercito ad esaltarne il valore, i valori, l’importanza ed il ruolo. Così come per tutte le altre forze armate, Marina, Aeronautica, Carabinieri, nel giorno della ricorrenza della loro fondazione. Poi, il giorno successivo, tutti contro l’aumento delle spese delle Difesa», ha sottolineato Crosetto. «Da 164 anni a servizio della Patria. Grazie agli uomini e alle donne dell’Esercito italiano, che ogni giorno servono con onore la Repubblica, difendendo la libertà, la pace e i valori fondanti della nostra Nazione. Viva le Forze Armate, viva l’Italia!». Lo scrive su X Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy.I ministri Pichetto, Casellati e Foti «Alle donne e agli uomini dell’Esercito va tutta la nostra gratitudine. Con coraggio e abnegazione, rappresentano l’Italia migliore: nei contesti internazionali più difficili, nelle nostre città e ovunque ce ne sia bisogno, il loro impegno è un esempio per tutta la comunità», ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. «Oggi celebriamo l’anniversario della Fondazione dell’Esercito: una storia di onore, coraggio e servizio alla Patria. A chi ogni giorno indossa l’uniforme con orgoglio, difendendo i valori su cui si fonda il nostro Paese, va la mia gratitudine. L’Italia cammina sicura anche grazie a voi. Buon anniversario!». Così sui social la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati. «Nel celebrare il 164esimo anniversario della sua costituzione, rinnovo il più sentito ringraziamento a tutte le donne e gli uomini dell’Esercito per il loro quotidiano impegno e rivolgo un pensiero commosso a quanti hanno sacrificato la propria vita nell’adempimento del dovere e in difesa dell’Italia». Così in una nota il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti.I presidenti delle Camere Fontana e La Russa«In occasione dell’anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano, desidero esprimere la più profonda gratitudine agli uomini e alle donne che ogni giorno sono al fianco delle nostre comunità, difendendo la libertà, la sicurezza e i valori democratici. Un pensiero riconoscente va alla memoria dei caduti e ai loro familiari. In un contesto segnato da forti instabilità e cambiamenti geopolitici, l’Esercito rappresenta un baluardo di pace e solidarietà». Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. «In occasione del 164esimo anniversario della fondazione dell’Esercito Italiano, desidero esprimere la mia profonda gratitudine e vicinanza alle donne e agli uomini in divisa che, in Italia e all’estero, servono ogni giorno la nostra Nazione con onore e dedizione. Un pensiero commosso va ai caduti e ai loro familiari, custodi silenziosi di una memoria che è patrimonio di tutti». Così sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.Loading… LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali in Trentino Alto Adige: seggi aperti fino alle 22. Diretta news

    Sono sei le persone che si sfidano nelle elezioni in programma oggi a Trento: l’attuale primo cittadino Franco Ianeselli,  sostenuto da una coalizione di centro-sinistra; per il centrodestra c’è Ilaria Goio, sostenuta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia; Giulia Bortolotti è sostenuta dal Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista e dalla lista Onda – Lavoro, Ambiente, Società; Andrea Demarchi, sostenuto dalla lista Prima Trento; Claudio Geat, sostenuto dalla lista Generazione Trento; Simonetta Gabrielli, sostenuta dalla lista Democrazia Sovrana e Popolare. I DETTAGLI LEGGI TUTTO

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    Comunali Trentino Alto Adige, oggi al voto per eleggere 265 sindaci. Occhi su Trento e Bolzano

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaOggi, domenica 4 maggio, si vota a Trento e Bolzano e in altri 265 comuni del Trentino Alto Adige per eleggere i nuovi sindaci, oltre 3.800 consiglieri comunali e fino a 840 assessori. Urne aperte dalle 7 alle 22, per circa 750mila elettori. Vietato il voto disgiunto e non c’è l’obbligo della parità di genere. L’eventuale ballottaggio si terrà domenica 18 maggio con lo stesso orario. Le operazioni di spoglio delle schede si svolgeranno in tutti i comuni da questa sera al termine delle operazioni di voto.La sfida a TrentoA Trento il sindaco uscente di centrosinistra Franco Ianeselli, sostenuto da Pd, Psi, Alleanza Verdi Sinistra e una serie di liste civiche, cerca la possibile riconferma già al primo turno approfittando della divisione nel centrodestra. Ilaria Goio, la sua avversaria principale, è infatti appoggiata solo da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, mentre le civiche di centrodestra, a differenza di quanto avviene nel governo della Provincia autonoma, hanno puntato sul giovane Andrea Demarchi del Patt (Partito autonomista trentino tirolese) sostenuto da altre due civiche di area. In corsa al primo turno ci sono anche la cinquestelle Giulia Bortolotti appoggiata da Rifondazione comunista e Onda, Simonetta Gabrielli di Democrazia Sovrana e Popolare e Claudio Geat con la sua lista civica.Loading…La contesa a BolzanoA Bolzano Claudio Corrarati è riuscito a coalizzare attorno al suo nome e alla sua lista l’intera maggioranza di governo (FdI, Forza Italia e Lega). A lui si oppone Juri Andriollo, assessore al sociale della giunta di centrosinistra dell’uscente sindaco Renzo Caramaschi. Ma come a Trento, anche a Bolzano i Cinquestelle hanno scelto di andare da soli, candidando Simonetta Lucchi, appoggiata da Rifondazione comunista, Sinistra europea pace e diritti. A fare da ago della bilancia sarà la Südtiroler Volkspartei che all’eventuale ballottaggio potrebbe appoggiare il candidato di centrodestra, allineando la coalizione in comune con quella della Provincia. Oltre ai due capoluoghi, si vota anche in comuni importanti come Merano (Bolzano), Arco e di Riva del Garda (Trento). LEGGI TUTTO