Fine vita, governo impugna legge della Toscana. Governatore Giani: “È paradossale”
“È paradossale che, invece di lavorare su una legge nazionale attesa da anni, il governo scelga di ostacolare chi si è impegnato per attuare quanto stabilito dalla Corte costituzionale”. Sono queste le parole di Eugenio Giani, governatore della Toscana, dopo che l’esecutivo di Giorgia Meloni ha deciso di impugnare la legge sul fine vita della sua Regione. La Toscana è stata la prima in Italia a disciplinare la materia e le disposizioni erano state approvate l’11 febbraio scorso e promulgate il 14 marzo dopo un ricorso non accolto del centrodestra al collegio di garanzia della Regione. Sono “deluso e sconcertato”, ha detto Giani in un’intervista a La Stampa.
La mossa del governo Meloni
La legge della Toscana, quindi, dopo l’impugnazione del governo finirà davanti alla Corte costituzionale. La normativa disciplina tempi e modalità per l’accesso al suicidio medicalmente assistito ed è stata redatta partendo dalla proposta di iniziativa popolare “Liberi subito” dell’associazione Luca Coscioni: 10.000 le firme raccolte. Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la norma votata a maggioranza dalla Toscana. LEGGI TUTTO