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    Elezioni regionali in Veneto, oggi si vota dalle 7 alle 23: cosa sapere

    Per le elezioni regionali in Veneto si vota oggi, domenica 23 novembre, dalle ore 7 alle ore 23 e dalle ore 7 alle ore 15 di domani, lunedì 24 novembre. Al termine inizieranno le operazioni di scrutinio. Per esercitare il diritto di voto, gli elettori devono presentarsi al seggio di riferimento muniti di scheda elettorale e documento di riconoscimento valido.

    La legge regionale del Veneto

    Le norme che regolano le elezioni regionali in Veneto sono contenute nella legge regionale n. 5 del 16 gennaio 2012. In essa viene stabilito che venga proclamato presidente della Regione il candidato che ottiene la quota più elevata di consensi. Qualora superi il 40% dei voti validi, scatta un premio di maggioranza che garantisce al candidato vincente il controllo del 60% dei posti in Consiglio. Inoltre, un posto in Consiglio spetta di diritto anche al candidato presidente che si classifica secondo per numero di preferenze. Per accedere alla ripartizione dei seggi, le coalizioni devono raggiungere almeno il 5% dei voti, mentre le singole liste necessitano del 3%.
    La scheda elettorale
    L’elettore può manifestare la propria scelta tracciando un segno sul nome del candidato presidente e/o sul simbolo situato accanto: in questo modo il voto viene attribuito sia al candidato sia all’insieme delle liste che lo supportano. È altresì possibile barrare, oltre al nome o al contrassegno del candidato presidente, anche una specifica lista appartenente alla coalizione che ne sostiene la candidatura, indicando così una preferenza più mirata all’interno dello schieramento prescelto.
    Le modalità di voto
    È permesso il voto disgiunto, grazie al quale l’elettore può sostenere un candidato alla presidenza e una lista non collegata. L’elettore può decidere di apporre il segno su una sola lista tra quelle riportate sulla scheda elettorale: in tale circostanza, la preferenza espressa viene automaticamente attribuita anche al candidato alla presidenza della Regione che risulta collegato a quella lista. Durante la votazione, è consentito indicare uno o due nomi di aspiranti consiglieri regionali, esercitando così il voto di preferenza. Per farlo, occorre scrivere il nome e cognome, o solo il cognome, nelle righe accanto al simbolo della lista cui i candidati appartengono. È possibile anche limitarsi a indicare soltanto il nominativo del candidato consigliere: in questo caso, il voto si estende automaticamente alla lista di riferimento e, di riflesso, al candidato presidente associato a quella stessa formazione politica. Quando si decide di esercitare il voto di preferenza, è fondamentale ricordare che, se si desidera esprimere due preferenze, entrambe devono riguardare candidati della medesima lista ma di genere differente. Se invece vengono segnati due nominativi dello stesso genere, la seconda preferenza indicata sarà considerata nulla e non avrà effetto ai fini dello scrutinio. LEGGI TUTTO

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    Elezioni regionali in Puglia, oggi urne aperte dalle 7 alle 23: come si vota

    Gli elettori possono recarsi ai seggi anche domani, lunedì 24 novembre, dalle ore 7 alle 15. Sono quattro i candidati alla presidenza: Antonio Decaro (Centrosinistra), Luigi Lobuono (Centrodestra), Sabino Mangano (Alleanza Civica per la Puglia) e Ada Donno (Puglia Popolare e Pacifista)

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    In Puglia si vota per le elezioni regionali. Oggi, domenica 23 novembre, i seggi sono aperti dalle 7 alle 23 e domani, lunedì 24 novembre, dalle 7 alle 15. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura delle votazioni. Per esercitare il diritto di voto, gli elettori devono presentarsi al seggio di riferimento con scheda elettorale e documento di riconoscimento valido.

    Come si vota

    La scheda per l’elezione del presidente della Giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio è unica: sopra ci sono scritti i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di presidente, con a fianco i contrassegni della lista o del gruppo di liste cui il candidato è collegato. Ogni elettore può: votare a favore solo di una lista tracciando un segno sul relativo contrassegno (in tal caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente della Giunta regionale alla stessa collegato); votare solo per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo; votare per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste allo stesso collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; votare disgiuntamente per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste allo stesso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste.
    Le preferenze
    L’elettore può anche esprimere uno o due voti di preferenza per i candidati al Consiglio regionale presenti nella lista da lui votata, scrivendo il cognome (o il cognome e nome) del candidato o dei due candidati sulle apposite righe poste a fianco del relativo contrassegno. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. LEGGI TUTTO

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    Elezioni regionali Campania, oggi urne aperte dalle 7 alle 23: i candidati e come si vota

    Per le elezioni regionali in Campania si vota oggi, domenica 23 novembre, dalle ore 7 alle ore 23 e domani, lunedì 24 novembre, dalle ore 7 alle ore 15. Gli scrutini iniziano subito dopo la chiusura dei seggi. Per poter esercitare il diritto di voto, gli elettori devono presentarsi al seggio di riferimento con scheda elettorale e documento di riconoscimento valido.

    Il sistema di voto

    Viene eletto presidente il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi. Non c’è, quindi, una percentuale da superare e non è previsto un turno di ballottaggio: in altre parole, vince il candidato che ottiene più voti validi degli altri. Il presidente eletto diventa, di diritto, componente del Consiglio regionale. Anche il secondo candidato alla presidenza più votato entra di diritto in Consiglio regionale.
    Come si vota
    Il voto per eleggere il presidente di Regione e il Consiglio regionale si esprime sulla stessa scheda, di colore verde. La scheda è divisa in parti uguali: a sinistra ci sono i simboli della lista o delle liste collegate a ciascun candidato presidente, mentre a destra sono indicati i candidati presidente. Accanto a ogni lista è riportato lo spazio per esprimere le preferenze per i candidati consiglieri regionali. Gli elettori possono votare in diversi modi: ciascun elettore può votare solo per il candidato presidente tracciando un segno sul nome (in questo caso il voto non si estende ad alcuna delle liste collegate); l’elettore può tracciare un unico segno sulla scheda a favore di una lista (in tal caso il voto s’intende espresso anche a favore del candidato presidente collegato a quella lista); ciascun elettore, inoltre, può, votare per una lista e per un candidato alla carica di presidente non collegato alla lista prescelta (è il cosiddetto voto disgiunto).
    Le preferenze
    Nelle apposite righe della scheda, l’elettore può anche esprimere uno o due voti di preferenza: in questo caso deve scrivere almeno il cognome del candidato o dei due candidati consiglieri prescelti, compresi nella lista stessa. Attenzione però: nel caso in cui l’elettore decidesse di esprimere due voti di preferenza, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, nell’ordine che si preferisce. Se le due preferenze riguardano candidati dello stesso genere o di due liste diverse, c’è l’annullamento della seconda preferenza. LEGGI TUTTO

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    Manovra, ministero della Salute contrario all’emendamento su responsabilità dei medici

    Tra le migliaia di proposte di modifica avanzate sulla legge di Bilancio, sono poche quelle che sembrano poter arrivare a concretizzarsi. Alcune, poi, come ad esempio quelle sulle pensioni, avrebbero un costo molto elevato. E il ministro Giorgetti ha più volte ricordato che la priorità, ora, è che ‘i conti siano in ordine’. Anche di questo tema si è parlato nella puntata di ‘Numeri’, di Sky TG24, andata in onda il 17 novembre LEGGI TUTTO