«A margine del Vertice G7 di Kananaskis, e alla viglia della sessione dedicata ai temi di politica estera, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump». Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che «il colloquio ha permesso di discutere dei più recenti sviluppi in Iran, riaffermando l’opportunità di riaprire la strada del negoziato».
Meloni a Trump, lavorare per il cessate il fuoco a Gaza
Nel corso della conversazione con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la premier Giorgia Meloni «ha anche ribadito la necessità, in questo momento, di lavorare per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza».
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Focus anche sui dazi
La conversazione ha infine permesso alla presidente del Consiglio di confermare “l’importanza del conseguimento di un accordo sul negoziato commerciale Ue-Usa e di affrontare il tema delle prospettive del prossimo Vertice Nato dell’Aja”.
Al G7 l’incontro fra Meloni e Trump su una panchina del lodge
Il bilaterale fra la premier Giorgia Meloni e il presidente degli Stati Uniti a margine del G7 si è svolto su una panchina di legno del Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge, sede del vertice. L’incontro è stato immortalato nelle immagini diffuse da Palazzo Chigi, in cui si vede Meloni protesa in avanti parlando al presidente americano, che ha partecipato alla cena con cui si chiude la prima giornata del summit prima del ritorno a Washington
L’allentamento della pressione» sulla Striscia
La convinzione della premier è che a medio termine una delle soluzioni possibili per il Medio Oriente sia «l’allentamento della pressione» sulla Striscia. Lo ha detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una telefonata prima di volare in Canada, e lo ha ribadendo a Kananaskis ai suoi interlocutori. Il confronto con il presidente americano è arrivato in un momento cruciale nell’agenda di Meloni. Anche perché l’Italia, come del resto gli altri Paesi al tavolo, è rimasta spiazzata dal sostegno del tycoon all’idea che Vladimir Putin possa fungere da mediatore tra Israele e Iran.