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Meloni: nessun invio di soldati italiani, servono strumenti di garanzia per gli investimenti privati

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Scorporo delle spese militari dal rapporto deficit-pil, rapporti tra Ucraina e Nato, riarmo e prestiti per finanziare l’aumento delle spese militari sono stati i temi trattati dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Consiglio europeo straordinario a Bruxelles

La premier ha ricordato che «Hanno accolto una proposta dell’Italia di scorporare le spese difesa dal deficit-pil. La presidente von der Leyen individua poi ulteriori possibilità di accedere a prestiti per 150 miliardi di euro che è un’ulteriore possibilità anche se tra le criticità segnalate dall’Italia c’è quella per cui gran parte di queste risorse hanno a che fare in qualche maniera con il debito. Penso che ad esempio, e stiamo elaborando adesso questa proposta che verrà portata dal ministro Giorgetti, dal prossimo Ecofin, che si debbano immaginare strumenti di garanzia europee per gli investimenti privati sul modello di InvestEU». «Abbiamo condotto una battaglia per escludere la possibilità che i fondi di coesione venissero forzatamente dirottati alle spese sulla difesa. È rimasta una clausola che prevede la volontarietà: le nazioni che vorranno lo potranno fare, non possiamo impedire che altri decidano di fare questa scelta. Ma l’Italia non intende farlo e proporrò al Parlamento di chiarire fin da subito che l’Italia non intende dirottare fondi della coesione, importantissimi per noi, sull’acquisto di armi. Sarà una decisione che prenderemo insieme al Parlamento», ha detto ancora la premier.

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Nessun invio di soldati italiani, estendere l’articolo 5 della Nato

Sulla possibilità di un intervento diretto di soldati nel conflitto, Meloni ha detto: «Sulle truppe europee sono molto molto perplessa, non lo considero efficace. Escludo che possano essere inviati soldati italiani. Meglio pensare a soluzioni più durature. Estendere l’articolo 5 della Nato sarebbe una soluzione duratura».

Critiche sono venute all’utilizzo della parola «riarmo» riferendosi alla proposta von del Leyen di investimenti fino a 850 miliardi di euro: «Riarmo non è la parola adatta: il tema difesa riguarda materie prime e tantissimi altri domini. Stiamo dando messaggi non chiari ai cittadini», ha detto la presidente del Consiglio.

Italia intende lavorare a vertice Ue-Usa

«Si sta parlando di possibile vertice tra Usa e Ue, da costruire. È un impegno sul quale l’Italia intende lavorare», afferma ancora Giorgia Meloni, ricordando che si tratta di una proposta lanciata da Roma. «Riteniamo sia utile vedersi e parlarsi. Continuiamo a lavorarci. Non ci sono ancora elementi concreti» né date, rimarca, sottolineando che di aver riscontrato «molto, molto interesse da parte degli interlocutori» sul tema.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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