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Il 2025 chiamerà i cittadini alle urne per eleggere sei nuovi governatori, quelli di Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Di questi solo due sono investiti dal problema del terzo mandato, vietato dalla legge nazionale: Vincenzo De Luca in Campania e Luca Zaia in Veneto (che in caso di ricandidatura sarebbe per la verità al quarto). Ed è stato proprio il Governatore del Veneto a sottolineare, a margine di un punto stampa a Venezia, che la questione del terzo mandato «è un’anomalia tutta nostra. Io non perdo i sonni, ma è inaccettabile dire che si blocchino dei mandati a amministratori eletti direttamente dal popolo altrimenti si creano centri di potere. Ed è stucchevole che la lezione venga da bocche che da 30 anni sono sfamate dal Parlamento». «Se ci fosse lo sblocco dei mandati è ovvio che mi ricandiderei – ha continuato -, darei risposta ai tanti cittadini che mi chiedono di farlo». «Io non sto facendo alcuna battaglia sul terzo mandato – ha precisato -, ma l’aspetto più importante è quello dei veneti. Non ci siamo mai trovati di fronte a una chiamata del popolo come questa. E nessuno risponde al popolo».
Quanto alle prossime elezioni regionali in Veneto, «giorno dopo giorno vedremo l’evoluzione della situazione – ha chiarito Zaia -, ne ho già fatte di corse in solitaria, così come nel centrodestra, è ovvio che noi speriamo di fare una corsa unitaria». «Aldilà della localizzazione dei tavoli, noi veneti abbiamo una capacità di lettura se una decisione è favorevole o contraria, che è istantanea. Per cui facciano pure le riflessioni, ben vengano, dopodiché – ha concluso – si tratterà di capire che continuità si darà a questa amministrazione, e soprattutto quanto saranno rispettati i veneti».
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Fontana: «Il governo sbaglia, il terzo mandato è giusto»
Contro i limiti al terzo mandato si è schierato anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. «Ribadisco che è un errore» quello del governo che ha impugnato la legge regionale della Campania sul terzo mandato per i governatori, proprio perché «c’è un’elezione diretta, massima espressione di democrazia. Credo che sia un motivo in più per dire che è giusto il terzo mandato», ha affermato.
Il pressing della Lega
La Lega dunque mostra i muscoli sul Veneto, rivendicando la candidatura per Zaia o comunque per un proprio esponente, ma si ritrova isolata, visto che Fi si è detta d’accordo con FdI sullo stop al terzo mandato. Il dibattito non sembra invece più scuotere il centrosinistra, alle prese con l’iniziativa del governatore della Campania, che, tuttavia, non appare trovare sponde a livello nazionale né in alcuna componente del Pd, né in altri partiti.