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M5S, scontro Conte Grillo. Davide Casaleggio: “Hanno perso entrambi”

Il figlio del fondatore del M5s, Gianroberto Casaleggio, ha anche fatto un bilancio, negativo, sugli ultimi tre anni: “Se si guardano i fallimenti elettorali e il fatto che in questa gestione negli ultimi tre anni abbiamo 850 consiglieri comunali persi e si sono dimezzati gli iscritti. Quindi dal punto di vista dei numeri, questo meccanismo non ha portato risultati. Per fortuna oggi mi occupo di altro”

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Sono parole nette e definitive quelle pronunciate da Davide Casaleggio. “Penso abbiano perso entrambi e che abbia perso soprattutto il M5s”. È stata questa la risposta alla domanda su chi abbia perso tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte nel Movimento 5 stelle, rivoltagli durante l’incontro con Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d’Italia, organizzato dalla società Vis factor, a Roma. Davide Casaleggio della Casaleggio associati e figlio del fondatore del M5s, Gianroberto, ha tirato un bilancio, negativo, sugli ultimi tre anni e alla domanda su cosa dovrebbe fare il presidente del M5s, Giuseppe Conte se non venisse confermato il quorum al prossimo voto della Costituente del Movimento, ha detto: “Deciderà Conte. Ma se si guardano i fallimenti elettorali e il fatto che in questa gestione negli ultimi tre anni abbiamo 850 consiglieri comunali persi e si sono dimezzati gli iscritti. Quindi dal punto di vista dei numeri, questo meccanismo non ha portato risultati. Per fortuna oggi mi occupo di altro”. 

L’analisi

Secondo il figlio del fondatore del M5s, suo padre Gianroberto Casaleggio “sarebbe sicuramente dispiaciuto per questo finale, ma sarebbe appassionato di questa tecnologia che sta creando nuovi spazi”. “È giusto che, se un’esperienza giunge alla fine, venga onorata e non distorta e utilizzata per raccattare qualche voto. Auguro a questa nuova formazione politica di avere tutti gli spazi che merita, ma rischia più mandati che voti. Mio padre ha dedicato l’anima al Movimento, senza guadagnare un euro, come me”, ha aggiunto il Davide Casaleggio. “Roma corrompe. La rivoluzione si fa fuori dai palazzi – ha proseguito -. Perché una volta dentro pensi a contare e distribuire poltrone. Qual è l’utilità di stare nelle aule a spingere il bottone che il tuo capogruppo ti dice di spingere?”.  Conte sta portando il Movimento a sinistra ma è un approdo “innaturale” perché “l’idea del Movimento non era quella di immergersi in un mare rosso, già occupato, ben delineato, dove si rischia di finire mangiati dagli altri”. Gianroberto sognava di veleggiare “nell’oceano blu, dove non ci sono confini. Oggi quell’oceano è l’astensione – ha concluso -.  Penso ci sia un grandissimo spazio nell’astensionismo, si potrà intercettare non con un Movimento digitale degli anni 2000, ma tramite lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e la partecipazione fuori dal palazzo”. 


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