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Remigration Summit, Piantedosi: “Non avere paura di idee forti”. Scontri a Milano

L’evento era inizialmente stato programmato alle 14,30 ma all’alba di questa mattina i partecipanti hanno ricevuto una mail con convocazione anticipata. Il videomessaggio di Vannacci: “La remigrazione non è uno slogan ma una proposta concreta”. Flashomob a Gallarate contro il Summit. Bonelli di Avs alla manifestazione a Milano contro il “raduno xenofobo”: scontri tra i manifestanti e la polizia

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Scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine a Milano durante il corteo contro il Remigration Summit, il contestato raduno dell’ultradestra sul tema dell’immigrazione iniziato questa mattina alle 9 a Gallarate. L’evento, ospitato nel Teatro Comunale della cittadina in provincia di Varese, era inizialmente previsto alle 14,30 di sabato ma i partecipanti alle 6 del mattino hanno ricevuto una mail di convocazione anticipata. A Milano le forse dell’ordine hanno reagito con manganellate mentre i manifestanti lanciavano fumogeni. All’altezza di via Carducci i partecipanti alla protesta delle prime file del corteo si sono fermati e hanno indossato i caschi, mentre lanciavano  diversi fumogeni. Invece che proseguire per via Carducci, il corteo ha deviato per via Leopardi e ha svoltato per via Boccaccio dove ci sono stati contatti con le forze dell’ordine che hanno utilizzato anche idranti.  

Piantedosi: “Non avere paura di idee forti”

“In democrazia non bisogna avere paura di nulla, anche di idee che possano apparire molto forti, molto controverse, molto discutibili anche, non condivise in qualche modo”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso del suo intervento all’evento di Noi moderati a Napoli, commentando la richiesta arrivata dal Pd di vietare il Remigration Summit. “Io da ministro dell’Interno ho l’obbligo di garantire la libera espressione del pensiero da parte di chiunque – ha aggiunto – salvo pensieri che siano di per sé lesivi della sfera giuridica altrui o comunque della Costituzione o di qualsiasi altra cosa. Per cui non credo ci sia contraddizione. E’ giusto che qualcuno possa ritenere in qualche modo interessanti questi forum di discussione che periodicamente vengono messi in campo. Ci sono altri, come in questa sede, che invece hanno un altro tipo di merito e di metodo di discussione”.

Bonelli: “No a raduno xenofobo, oggi in piazza”

L’evento ha destato non poche polemiche. “Quello che va in scena oggi a Gallarate è un convegno che inneggia alla xenofobia, alla discriminazione e al razzismo, un’offesa ai valori della nostra Costituzione”, ha affermato Angelo Bonelli di Avs che nel pomeriggio ha preso parte alla manifestazione in piazza San Babila. “È una manifestazione che, in base alla legge Mancino, andrebbe vietata. Oggi scendiamo in piazza per dire no all’odio e al razzismo, e per difendere la dignità della nostra democrazia”. 

Flash mob a Gallarate contro il Summit

Opposizioni all’evento anche nella stessa Gallarate. Circa 200 persone hanno preso parte al flash mob organizzato dal centrosinistra come contro manifestazione al Remigration summit. Al grido di “vergogna” i partecipanti sono ritrovati in piazza Libertà. “Sono tanti i cittadini presenti oggi per dire che non vogliamo chi vuole deportare milioni di persone persone alle quali è stato concesso l’uso di un teatro comunale, quindi di uno spazio pubblico da un sindaco della Lega”, ha detto il senatore Pd Alessandro Alfieri. “Del resto – ha aggiunto – Salvini ha gettato la maschera avallando questa presenza in nome della libertà di parola. La libertà di para non è qualcosa che si usa come una clava. Noi vorremmo sapere, invece, cosa pensa sul tema la presidente Meloni. Cosa pensa di chi, e certo Trump non aiuta, vuole deportazioni di massa sulla base della razza”. Gli fa eco il consigliere regionale dem Samuele Astuti: “Oggi è stata sporcata la Lombardia è vergognoso. Abbiamo proposto al Consiglio regionale una mozione di condanna unanime. Ancora una volta la maggioranza del presidente Fontana ha scelto di nascondere la testa sotto la sabbia”. 

Videomessaggio di Vannacci

“Parleranno i relatori previsti e ci sarà qualche sorpresa. Sono attesi anche politici italiani”, ha detto Andrea Ballarati, organizzatore del Remigration Summit, prima dell’inizio dell’evento. “Noi parliamo di questione identitaria. Sull’immigrazione il Governo non fa abbastanza e non adotta quei provvedimenti votato dai cittadini”, ha aggiunto Ballarati. Come previsto, il generale Roberto Vannacci ha inviato un video scusandosi di non poter essere presente: “Vi do il mio sostegno” ha detto, aggiungendo che “la remigrazione non è uno slogan ma una proposta concreta”. “Vuol dire mette al centro gli italiani, gli europei. E’ una battaglia di libertà e civiltà, di sicurezza, che è il vero spartiacque fra destra e sinistra”. Gonzalo Gonçalves, uno dei relatori prima di entrare in teatro: “Non appoggiamo apertamente Giorgia Meloni ma condividiamo alcune istanze portate avanti da questo Governo”.

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