In una fase successiva verrà invece affrontato il nodo dell’impianto di preridotto (Dri), anche se sembra esclusa una rinuncia alla costruzione dei 3 forni elettrici. Dopo le conclusioni del comitato tecnico sull’approvvigionamento del gas per l’ex Ilva di Taranto, il Mimit ha fatto sapere che il progetto del polo Dri viene giudicato “fondamentale per l’autonomia strategica della siderurgia italiana”. Rimane tuttavia da chiarire la localizzazione del preridotto la cui scelta spetterà al Comune, già contrario all’approdo di una nave rigassificatrice. “La prima scelta spetta a Taranto, per ragioni morali, storiche, economiche e sociali”, è la posizione del ministero.
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