Il recente blackout in Spagna «dimostra quanto sia fondamentale proseguire e intensificare gli investimenti in infrastrutture per la transizione energetica e, in particolare, per un sistema elettrico sicuro, resiliente e interconnesso», ha sottolineato l’ad e direttore generale di Terna, Giuseppina Di Foggia (in foto), commentando i risultati del primo trimestre. I conti sono stati archiviati con un utile netto di gruppo a 275,3 milioni, in aumento del 2,6% rispetto al primo trimestre del 2024, ricavi a 901,8 milioni (+5,1%) e un ebitda a 652 milioni (+3,8%). L’ebit del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 219,2 milioni, si attesta a 432,8 milioni (+3,4%). L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 11,12 miliardi, 33,8 milioni in meno rispetto a fine 2024.
Il dato più rilevante riguarda proprio le spese in conto capitale: la società che gestisce la rete elettrica ha messo a segno investimenti complessivi per 562,1 milioni, in netto aumento del 16,4% sul primo trimestre dello scorso anno. Tra i principali progetti del trimestre, Terna ha segnalato gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino fra Campania, Sicilia e Sardegna nel cui Ramo Est, quello fra Campania e Sicilia, la settimana scorsa è stata completata la posa del primo cavo sottomarino, iniziata a febbraio 2025. Si aggiungono gli avanzamenti del collegamento tra la Toscana, la Corsica e la Sardegna, dell’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino fra Abruzzo e Marche, e quelli delle opere per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026. A questi interventi si affianca il proseguimento del piano di installazione di apparecchiature a beneficio della sicurezza della rete, per complessivi 30,3 milioni investiti. Inoltre, nel corso del primo trimestre del 2025 sono stati autorizzati, dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dagli assessorati regionali competenti, 12 interventi per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, per un ammontare complessivo di circa 240 milioni. Gli investimenti strategici realizzati per l’espansione della rete «supporteranno la crescente domanda di elettricità e l’integrazione delle rinnovabili», ha sottolineato il cfo Francesco Beccali durante la conference call con gli analisti.
Per l’intero 2025, Terna stima ricavi per 4,03 miliardi, un ebitda di 2,7 miliardi e un utile netto di gruppo di 1,08 miliardi. Rispetto al piano investimenti, invece, il target del gruppo per quest’anno è di 3,4 miliardi.