Sogin continua il suo percorso di crescita. L’assemblea della società interamente controllata dal Mef che si occupa del decommissioning delle ex centrali nucleari ha approvato il bilancio 2024 che si è chiuso con un valore della produzione pari a 303,9 milioni di euro, segnando un incremento del 42,7% rispetto all’anno precedente, quando il valore era di 212,9 milioni. L’Ebitda, uno degli indicatori più significativi della redditività aziendale, cresce del 14,6%, passando da 19,1 milioni a 21,9 milioni di euro. Nonostante i risultati positivi, la controllata Nucleco ha registrato una leggera flessione, con un valore della produzione che si attesta a 37 milioni di euro rispetto ai 39,8 milioni del 2023, e un utile di 1,2 milioni di euro, in calo rispetto ai 2,4 milioni dello scorso anno.
Per quanto riguarda i risultati complessivi del gruppo guidato dall’ad Gian Luca Artizzu, si segnala un utile di esercizio pari a 21mila euro. Tuttavia, l’Ebitda consolidato è aumentato del 4,5%, passando da 25,4 milioni di euro a 26,6 milioni nel 2024.
Un aspetto particolarmente rilevante del bilancio di Sogin è l’attenzione crescente nei confronti del settore nucleare, con l’azienda che sta capitalizzando il proprio know-how in un ambito sempre più rilevante a livello internazionale. Questo trend è particolarmente influenzato dagli effetti degli scenari energetici globali, un fenomeno che ha reso ancor più strategiche le operazioni di Sogin.
In questo contesto assume grande valore il Decreto Ministeriale 33/2024 del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che conferma l’importanza del recupero e della valorizzazione industriale dei siti e delle infrastrutture esistenti. Questo intervento normativo si inserisce all’interno della strategia di Sogin, che ha avviato una serie di attività per sviluppare e valorizzare i siti degli impianti nucleari in fase di dismissione. L’obiettivo è quello di pianificare interventi che possano essere realizzati parallelamente alle operazioni di decommissioning, creando nuove opportunità sociali, industriali ed economiche nelle aree interessate.
Questo impegno, che si estende nel medio-lungo termine, mira a consolidare il ruolo di Sogin come punto di riferimento per le competenze tecniche nel settore nucleare. L’azienda, infatti, si propone come interlocutore privilegiato per il recupero e la valorizzazione dei siti nucleari, un’attività che richiede il mantenimento delle elevate professionalità acquisite nel corso degli anni.
In linea con le indicazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, che nel suo Technical Report Series No. 399-2000 raccomanda alle aziende del settore di sviluppare progetti industriali focalizzati sul futuro dei siti nucleari e sulla valorizzazione delle competenze, Sogin si prepara a mettere in campo nuove iniziative che possano assicurare la sostenibilità a lungo termine delle proprie operazioni, nonché un contributo significativo all’evoluzione del panorama energetico e industriale.
Il bilancio 2024 di Sogin, con la crescita
dell’Ebitda e l’attenzione crescente alle professionalità, testimonia un’evoluzione positiva che guarda al futuro, mirando a rendere il settore nucleare sempre più strategico per l’Italia e per l’intero panorama internazionale.