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I contratti “flessibili” dividono il Parlamento

Novità in materia di lavoro. Un emendamento dei relatori (Dario Damiani di Forza Italia, Lavinia Mennuni di Fratelli d’Italia ed Elena Testori della Lega) al dl Economia in commissione Bilancio al Senato – già proposto in precedenza alla Camera – crea un forte scontro politico. Il testo prevede che un’agenzia interinale possa prestare un lavoratore a un’azienda fino a un massimo di 4 anni. Con una distinzione: la durata è di 3 anni se il lavoratore viene inviato “in missione a termine” in una ditta per svolgere mansioni dello stesso livello, ma possono diventare 4 se la somministrazione tra agenzia e azienda avviene per la prima volta. Oltre quel tempo, scatta l’assunzione definitiva. In ogni caso la maggioranza è disponibile a “trovare un’intesa”, ha anticipato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. E in effetti nel governo si ragiona anche sulla possibilità di ritirarlo, spostandolo in un altro provvedimento più mirato. Ma senza fretta e comunque oltre la pausa estiva, rivelano fonti dell’esecutivo. Anche per inserirlo in un contesto più favorevole nell’ambito della sessione di bilancio dove la materia di lavoro (in foto il ministro Marina Calderone) è sempre al centro del dibattito.

La norma ha già incontrato il favore della Cisl che ritiene il dispositivo più favorevole al contratto a tempo indeterminato con un’Agenzia per il lavoro (Apl) e dunque “più tutelante rispetto al tempo determinato”. Questo, dichiarano Daniel Zanda (segretario generale Felsa Cisl) e Mattia Pirulli (segretario confederale Cisl), “non solo per le garanzie previste durante il rapporto di lavoro, ma anche per la presenza, in caso di fine missione, di una specifica procedura di ricollocazione prevista dal contratto collettivo e di un’indennità pari a 1.150 euro”.

A rafforzare la valutazione intervengono anche i dati: è infatti più alta la probabilità di essere assunti a tempo indeterminato da un’azienda utilizzatrice dopo un periodo di lavoro in somministrazione. la netta contrarietà delle opposizione e della Cgil ha aperto, però, un altro fronte di scontro di cui non si sentiva il bisogno.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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