Generalmente l’automobilista è portato a pensare di dover contenere la velocità del proprio mezzo per evitare di incorrere in sanzioni: anche se sono meno note, tuttavia, sono previste delle multe anche in caso di guida troppo lenta. Bisogna infatti tener presente il fatto che il Codice della Strada punisce comportamenti che mettono a rischio l’incolumità delle persone, e anche procedere a una velocità eccessivamente ridotta può portare, eccome, a delle situazioni di grande pericolo.
Un’autovettura, ad esempio, che procede a meno di 30 chilometri all’ora in strade extraurbane o addirittura in autostrada, risulta compromettente per la circolazione: può infatti generare rallentamenti, problemi nello smaltimento del traffico o piccoli ingorghi, oppure costringere un altro conducente a effettuare una brusca frenata o una manovra improvvisa, perché inattesa, di sorpasso. Ecco spiegato il motivo per il quale nel Codice della Strada è prevista una specifica norma che impone all’automobilista di non viaggiare a velocità eccessivamente ridotta.
Il comma 6 dell’articolo 141 stabilisce infatti esplicitamente che “il conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione”. Non è, dunque, solo l’alta velocità a costituire un rischio, e procedere troppo lenti può comportare una sanzione compresa tra 42 e 173 euro. Può sembrare poco, specie se si effettua il raffronto con le multe previste per l’eccesso di velocità, ma i problemi più pesanti per il trasgressore arrivano qualora la sua guida abbia causato un sinistro stradale. Se l’assicurazione dovesse essere in grado di rilevare che l’incidente è stato causato da una velocità troppo ridotta, infatti, potrebbe rifiutarsi di coprire l’intero danno.
Esiste una velocità standard a cui fare riferimento? In realtà no, dato che essa può variare a seconda delle condizioni atmosferiche, di quelle del traffico o del tipo di strada che si sta percorrendo. In autostrada, ad esempio, la prima corsia (destra) non ha un limite minimo, la seconda ha un limite minimo di 60 km/h, e la terza (di sorpasso) ha un limite minimo di 90 km/h: andare al di sotto di queste velocità può comportare una sanzione.
Altre volte la velocità minima è indicata in modo esplicito dai cartelli, come quelli rotondi di colore blu col numero bianco: il Cds impone di andare oltre quel valore sia alle auto che ai mezzi pesanti, in caso contrario si può rischiare una multa.
Vi sono, tuttavia, delle condizioni eccezionali per le quali andare piano è consentito, come ad esempio in caso di fitta nebbia, di forte pioggia, di guida su terreno sconnesso, di conduzione di un mezzo con problemi meccanici oppure
qualora si trasporti un carico ingombrante o delicato: ovviamente nel caso in cui si venisse fermati dalle forze dell’ordine le motivazioni devono essere chiare, altrimenti la sanzione potrebbe essere un’ovvia conseguenza.