Utile in crescita a doppia cifra per Acea che chiude il primo trimestre in positivo annunciando nel 2025 alcuni grandi obiettivi: lo sviluppo delle reti e delle infrastrutture, e un possibile rafforzamento nell’idrico. L’ad Fabrizio Palermo (in foto) non ha escluso, per questo, di partecipare alla gara per l’acquisizione di asset della distribuzione che Italgas metterà sul mercato.
Un contesto in divenire in cui l’utility romana si presenta con 98 milioni di utile netto (+19% sul primo trimestre 2024) e l’ebitda che si attesta a quota 384 milioni di euro (+ 8%), soprattutto grazie alle attività regolate che continuano a trainare la redditività del gruppo, visto che rappresentano l’84% dell’ebitda complessivo. «I numeri sono leggermente superiori al consenso», spiega equita che aveva stimato un ebitda di 376 milioni e un utile netto di 95 milioni. Gli investimenti hanno raggiunto i 262 milioni, in aumento del 6% su base annua, e il rapporto debito netto/ebitda è a 3,23 volte, in lieve aumento dal 3,18 registrato al 31 dicembre.
«Nel primo trimestre dell’anno abbiamo proseguito il percorso di crescita intrapreso nel 2024, come dimostrano i risultati conseguiti, frutto del contributo di tutte le aree di business», è il commento di Palermo. «In particolare, il gruppo ha lavorato allo sviluppo delle attività regolate, su cui si concentra la nostra crescita futura. I risultati raggiunti, insieme a una solida struttura finanziaria, ci permettono di confermare la guidance per il 2025». Per l’intero esercizio si prevedono margini in crescita che potrebbero essere condizionati da fattori esogeni. Nel primo trimestre l’apporto dei vari business all’ebitda è stato del 51% da Acqua Italia; del 28% da Reti e Illuminazione pubblica; del 4% dall’Ambiente; del 4% dalla Produzione e del 13% dal Commerciale. Al centro della strategia del gruppo ci sono alcuni settori chiave come l’idrico e l’ambiente. Acea segnala di aver ottenuto la valutazione di impatto ambientale positiva per il progetto di raddoppio dell’acquedotto del Peschiera, infrastruttura definita fondamentale per il sistema idrico del Centro Italia.
Nel settore Ambiente, il raggruppamento guidato da Acea Ambiente la avuto il definitivo via libera per la realizzazione del nuovo termovalorizzatore di Roma. E proseguono, in parallelo, anche gli investimenti nel settore elettrico, per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete.
«Quello che è successo in Spagna con il blackout dimostra
quanto sia evidente a tutti che investire nella resilienza della rete è un intervento che non è più procrastinabile», ha detto il cfo Pier Francesco Ragni, ribadendo che «il focus è su infrastrutture e reti di distribuzione».