- La conduttrice domenica si è presentata a ‘Citofonare Rai2’ con metà del viso paralizzato
- La 59enne ha spiegato che il giorno prima a causa del freddo le si è bloccato il nervo
- Sul Corriere della Sera alcuni esperti hanno ricostruito e spiegato di cosa si tratta
Simona Ventura si è presentata domenica 7 aprile in tv con metà del viso paralizzato.
La conduttrice 59enne, che presenta il contenitore ‘Citofonare Rai2’ sul secondo canale della tv di Stato insieme alla collega Paola Perego, ha parlato apertamente della cosa in diretta.
Ha fatto sapere che il giorno prima si era ritrovata in queste condizioni, ma anche detto che è il disturbo è “transitorio”. In realtà secondo gli esperti del Corriere della Sera non è esattamente sempre così.
In onda è apparso subito chiaro che qualcosa non andasse. Così Simona, professionista della tv, ha voluto spiegare: “Sergio (Spanu, il regista della trasmissione) ti tolgo dall’impaccio, mi puoi anche riprendere a piano americano perché devi sapere non sono nel periodo più…”.
“Insomma da ieri ho mezza faccia bloccata. Non è niente di che, il freddo. Mi sto curando”, ha aggiunto.
Poi condividendo la clip di quel momento ha successivamente aggiunto via social: “Ragazzi succede: l’importante è che è assolutamente transitorio!! Mai mollare”.
Sul Corriere della Sera è però apparso un articolo in cui si è ricostruita la condizione medica che sta interessando la Ventura. Si tratta della paralisi del VII nervo cranico.
I sintomi più evidenti sono la bocca piegata all’ingiù da un lato, l’impossibilità di chiudere un occhio e la metà del viso interessata inespressiva. Tutte caratteristiche che stanno effettivamente affliggendo Simona in questo momento.
La causa? Il Corriere scrive che “la paralisi del nervo facciale piò comparire senza cause apparenti, ma in 9 casi su 10 la causa è un’infezione virale che comporta l’infiammazione del nervo”.
Il freddo sebbene possa favorire l’insorgere della patologia, non sembra però quasi mai essere la reale causa.
Normalmente si interviene subito con cortisonici ad alto dosaggio per sgonfiare il nervo e cercare di evitare che i danni possano diventare permanenti.
Spesso si guarisce del tutto in qualche mese, anche se 2 persone su 10 non riacquistano la piena funzionalità
“In media la mimica si riacquista in 2-3 mesi e nell’80% dei casi si verifica un pieno recupero”, sottolinea il Corriere.
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