in

Stefano Cucchi, tre carabinieri rinviati a processo per depistaggio: «Dichiararono il falso durante il processo»

La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 settembre presso l’ottava sezione del Tribunale monocratico.

Gli imputati sono il maresciallo Maurizio Bertolino, il capitano Prospero Fortunato e il maresciallo Giuseppe Perri. Secondo quanto stabilito al processo, gli imputati avrebbero ‘’sviato e ostacolato’’ le indagini con false dichiarazioni, anche durante il procedimento.

Stefano Cucchi, tre carabinieri rinviati a processo per depistaggio

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale penale di Roma ha rinviato a giudizio tre carabinieri in relazione alla morte di Stefano Cucchi, con l’accusa di falso e depistaggio. Gli imputati sono il maresciallo Maurizio Bertolino, il capitano Prospero Fortunato e il maresciallo Giuseppe Perri. Questo processo, noto come “Cucchi-ter”, riguarda il depistaggio e le dichiarazioni false fatte dai carabinieri durante le indagini sulla morte di Stefano Cucchi.

Le accuse contro i carabinieri includono il tentativo di ostacolare e deviare le indagini attraverso dichiarazioni false. In particolare, il maresciallo Bertolino – secondo quanto riferisce l’Ansa – avrebbe mentito ai suoi superiori riguardo all’esistenza di un raccoglitore con atti relativi al caso Cucchi nella stazione dei carabinieri di Tor Sapienza. Il capitano Prospero, in servizio al nucleo radiomobile di Roma, avrebbe scritto il falso nel “Memoriale di servizio”, indicando che due colleghi erano impegnati in altri servizi esterni quando invece uno di loro era stato sentito negli uffici della questura. Il maresciallo Perri, anch’egli del nucleo radiomobile di Roma, avrebbe mentito in aula negando di aver chiesto ai poliziotti di assistere all’interrogatorio del collega che aveva accompagnato.

Il processo Cucchi ter al via il 25 settembre

Il ministero della Difesa è responsabile civile nel procedimento, mentre tra le parti civili sono Riccardo Casamassima, testimone chiave che ha contribuito a svelare il pestaggio subito da Cucchi in caserma, e l’associazione Cittadinanzattiva. La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 settembre presso l’ottava sezione del Tribunale monocratico.

Il 15 ottobre del 2009, Stefano Cucchi, di professione geometra, venne fermato da 5 agenti di polizia all’ingresso del parco degli Acquedotti a Roma. Il giovane fu trovato in possesso di 20 grammi di hashish. Stefano Cucchi fu arrestato e portato in carcere. Una settimana dopo, sarebbe morto all’ospedale Sandro Pertini.

Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro sono stati condannati a 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale. Per il carabiniere Roberto Mandolini la pena comminata dalla Corte di Cassazione è stata di 3 anni e 6 mesi di reclusione.


Fonte: https://www.nanopress.it/s/cronaca/feed/


Tagcloud:

Le foto del matrimonio del difensore della Juventus Daniele Rugani con la conduttrice Michela Persico a Torino

”Stiamo ancora lottando, questa bufera passerà”: Roberta Morise dopo il parto pubblica foto del compagno che guarda il loro bimbo ricoverato