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”Quando è mancata mi si è bloccato il ciclo”: Paola Barale rivela perché è andata in menopausa precoce

  • Ne ha parlato nel suo libro, “Non è poi la fine del mondo”, ora presentato anche alla Camera dei Deputati
  • La 56enne ironizza: “Non si esce dal club. Non si è meno attraenti, meno desiderate e desiderabili”

Paola Barale ha affrontato un argomento considerato ancora tabù nel suo libro, “Non è poi la fine del mondo”. Parla di menopausa e lo fa alla Camera dei Deputati, in occasione della mozione di legge presentata, quella che sensibilizza il Governo a garantire una buona qualità di vita a tutte le donne che trascorrono circa 30 anni in questa fase. Lei l’avuta precoce, aveva solo 42 anni. A Il Fatto Quotidiano rivela perché: “Quando è mancata la mia migliore amica si è bloccato il ciclo”. 

Sulla menopausa la 56enne ironizza: “Non si esce dal club. Non si è meno attraenti, meno desiderate e desiderabili. Questo è solo ciò che accede dentro la nostra testa”. Poi racconta: Per me è stata uno choc. Avevo 42 anni quando il ginecologo mi ha mandato il messaggino sui risultati delle analisi. Ricordo che ero in fila alla biglietteria di Machu Picchu e ho letto in quell’esatto momento la frase: ‘sei entrata in menopausa’. Da allora, ogni volta che vedo passare in televisione un documentario su Machu Picchu penso a una cosa soltanto, il mio ingresso in menopausa. Peraltro davvero precoce”.

Sul non potere avere più figli, la Barale spiega: “Uno dei temi più importanti della menopausa, quando accade prima della scadenza naturale, è quello della gravidanza. Io non ho mai voluto figli, è stata una scelta ben precisa. Ma quando vieni a sapere che non potrai più averli, ebbene, ti destabilizza. Almeno inizialmente. Poi una donna ci riflette e razionalizza. Alla fine ho pensato: ma se non li volevo prima che faccio, li voglio adesso solo perché non posso?”.

Le chiedono se conosca il motivo della sua menopausa precoce, la showgirl svela: Ho avuto un fortissimo stress. Ho perso la mia migliore amica di infanzia e quando è mancata mi si è bloccato il ciclo. Non è mai più tornato. Ma ho deciso, informandomi, di aderire alla terapia ormonale sostitutiva che seguo ancora oggi. Penso a tutte quelle donne, persino trentenni, che vanno in menopausa precoce per malattia tumorale o per altri motivi e mi convinco sempre di più che ci sia tanto da fare per loro. Per farle sentire ancora donne a tutti gli effetti. Anche alle 50enni consiglio di approcciarsi a questa fase con l’idea di entrare in una nuova femminilità. Più consapevole”.

La vita sessuale non è andata in declino in questa fase: E’ molto vitale. Lo è sempre stata. Alla mia età però si arriva a una consapevolezza diversa che permette di vivere la sessualità con maggiore selezione. Non è certo la ‘tartaruga’ a farmi eccitare. Ma questo è un percorso naturale di crescita. Con il passare degli anni quel tipo di approccio solo fisico diventa sempre più impegnativo, Finché cominci ad abbassare le luci di tutte le stanze di casa. Ormai siamo all’anticamera del buio pesto”.

“Il primo tabù da sfatare è proprio questo: menopausa uguale a vecchiaia. La menopausa è solo una fase di cambiamento e di nuova consapevolezza. Una rinnovata bellezza che deve essere sostenuta con azioni concrete: esercizio fisico, alimentazione, autostima. Per chi lo desidera esiste il ricorso alla terapia ormonale”, sottolinea ancora l’artista. Come recita il suo libro, non è la fine del mondo.


Fonte: https://www.gossip.it/feed/


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