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    Cecilia Rodriguez festeggia l’addio al nubilato in Spagna con Belen e mamma Veronica: le immagini delle celebrazioni pazze

    Il 30 giugno arriva il sì con Ignazio Moser, prima però il divertimento con le amiche e gli amici più cari
    Ci sono anche Antonia Achille, Patrizia Griffini, Cristina Isac, Lorenzo Cherubini e…

    Cecilia Rodriguez il 30 giugno dirà di sì a Ignazio Moser in Toscana. La location scelta è nel borgo di Artimino. La villa medicea La Ferdinanda accoglierà gli sposi e i loro ospiti. Prima, però, per lei arriva il divertimento più sfrenato. La 34enne festeggia l’addio al nubilato in Spagna, a Marbella, con la sorella 39enne Belen, mamma Veronica Cozzani e le amiche e gli amici più cari. Sul social arrivano le immagini delle celebrazioni pazze, condivise da tutti i partecipanti.
    Cecilia Rodriguez festeggia l’addio al nubilato in Spagna con Belen e mamma Veronica: le immagini delle celebrazioni pazze (se vuoi vedere tutte le foto dell’addio al nubilato di Cecilia Rodriguez clicca qui)
    Già in aeroporto, prima di volare via da Milano, iniziano le follie scatenate. La modella indossa il velo e ha una maglietta dedicata, così come gli altri ospiti: “Chechu se va a casar”, si legge. Ceci corre verso il volo che la porta prima nella famosissima località balneare spagnola che si trova sulla Costa del Sol, in Andalusia. Con lei ci sono Antonia Achille, Patrizia Griffini, Cristina Isac, Lorenzo Cherubini, detto Lollo, e altre care intime a cui è legatissima.

    La futura sposa e gli amici si scatenano a Marbella
    Ci sono anche Antonia Achille, Patrizia Griffini, Cristina Isac, Lorenzo Cherubini e…
    L’organizzazione è perfetta. Un van, appena l’allegra comitiva atterra, porta tutti nell’immensa villa affittata per l’occasione. Già sul mezzo di trasporto si respira aria scanzonata di festa: ognuno indossa parrucche colorate e occhiali da sole fluo con lenti a forma di cuore. Chechu ne mette una bionda platino e ancora una volta non rinuncia al suo velo.
    La sorella maggiore non compare nelle foto di gruppo, ma è lì con lei
    Tante allusioni piccanti per la 34enne, solo per ridere un po’
    All’interno della magione Cecilia trova la sua camera da letto decorata con palloncini rossi e petali di rosa. In piscina la futura sposa prova l’entrata trionfale che andrà in scena il giorno del matrimonio, ma lo fa con un bikini bianco, che mette in mostra il suo fisico perfetto. Belen, invece, ne porta uno verde. Tutti gli outfit dell’addio al nubilato sono firmati dai brand delle sorelle Rodriguez: Me Fui e Hinnominate.
    Ceci con gli amici si scatena, Ignazio Moser, che sposerà il prossimo 30 giugno, le telefona e sorride
    Si dorme pochissimo, si brinda, tra allusioni piccanti e scritte abbastanza sopra le righe, per ridere un po’. La sera si va a cenare fuori e la festa continua. E ancora non è finita qui. Il weekend lungo, probabilmente, ne riserverà delle belle. LEGGI TUTTO

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    Sonia Bruganelli paparazzata con l’insegnante di ‘Ballando’ Angelo Madonia, weekend in Spagna: è nato un amore? Foto

    La produttrice 50enne, ex di Bonolis, insieme al danzatore a Palma di Maiorca
    Il 39enne a Chi chiarisce: “Siamo amici”. I due insieme pure a Roma

    Lui a Chi, che lo interroga, chiarisce: “Siamo amici”. Sonia Bruganelli è stata paparazzata con l’insegnante di Ballando con le Stelle Angelo Madonia. I due hanno trascorso un weekend in Spagna, a Palma di Maiorca. Con loro c’era anche l’assistente della produttrice 50enne, suo grande amico, Alessandro Boero. Hanno gustato un pranzo pure con Maddalena Corvaglia, che si è trasferita a vivere con la figlia sull’isola. Le foto, pubblicate dal settimanale, fanno pensare. Tutti si domandano se è nato un amore.
    Sonia Bruganelli paparazzata con l’insegnante di ‘Ballando’ Angelo Madonia, weekend in Spagna: è nato un amore?
    Il giornale rivela che l’ex moglie di Paolo Bonolis e il danzatore 39enne erano insieme durante il ponte del 1° maggio. Madonia è protagonista anche della versione spagnola di Ballando, in onda su Telecinco. Poi sono stati immortalati pure nella Capitale. “Angelo è uscito prima con sua figlia per andare a fare merenda. Poi, una volta rientrato in casa, ha affidato la piccola ai nonni e ha incontrato Sonia – scrive Chi – Hanno fatto un giro in centro in macchina, ma poi, non riuscendo a trovare parcheggio, sono tornati verso casa di Madonia. E qui vediamo lui che entra nella propria abitazione e, poco dopo, la Bruganelli che raggiunge lo stesso portone, dopo aver fato il giro dell’isolato”.
    La produttrice 50enne, ex di Bonolis, insieme al danzatore a Palma di Maiorca
    Madonia, che a Ballando due edizioni fa si era legato a Ema Stokholma, al settimanale precisa di essere single da 6 mesi, ossia da quando si è lasciato con la conduttrice radiofonica. Su Sonia dice: “E’ una cara amica, non la conosco da tanto tempo, ma è una persona simpaticissima e intelligente. Ci siamo conosciuti in Spagna perché è venuta a vedere Bailando. Era con altre persone, eravamo in un gruppo”. Sulle foto con lei commenta: “Abbiamo amici comuni. Essendo un genitore preferisco passare il tempo libero o con le mie figlie o con pochi amici. Mi piace organizzare serate in casa e cucinare per gli altri. In questo momento sono tanto concentrato su me stesso e sulle mie figlie”. E’ padre di Alessandra, 10 anni, e Matilde, 3.  LEGGI TUTTO

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    Melissa Satta paparazzata da ‘Chi’ con Carlo Beretta, ex di Giulia De Lellis: è nato un nuovo amore? Guarda

    La showgirl 38enne pizzicata dai fotografi a Madrid col 27enne, legato all’influencer 28enne per circa due anni
    Un lungo pranzo sulla terrazza dell’hotel Four Season durato ben tre ore e poi…

    Lei è ufficialmente single, dopo la fine della relazione, durata un anno, con Matteo Berrettini, tennista 28enne. Lui si è lasciato alle spalle la relazione di circa due anni con la più popolare tra le influencer, ex volto di Uomini e Donne. Melissa Satta è stata paparazzata da Chi con Carlo Beretta, ex di Giulia De Lellis. Tutti si domandano se è nato un nuovo amore.
    Melissa Satta paparazzata da ‘Chi’ con Carlo Beretta, ex di Giulia De Lellis: è nato un nuovo amore?
    La showgirl 38enne è stata pizzicata dai fotografi a Madrid col 27enne. I due, seppur mimetizzati, con cappello, cappuccio e occhiali da sole, sono subito stati notati a Linate, mentre si imbarcavano su un aereo diretto nella capitale di Spagna insieme ad altri amici. Stando al settimanale avrebbero alloggiato nello stesso lussuoso hotel, regalandosi lunghe passeggiate condite da chiacchiere infinite e tanto divertimento, da soli e in allegra compagnia degli intimi.
    La showgirl 38enne pizzicata dai fotografi a Madrid col 27enne, legato all’influencer 28enne per circa due anni
    Il weekend è trascorso in fretta. Melissa negli scatti rubati dagli obiettivi appostati è serena, sorridente. Non si sa ancora se quasta sia solo una bella amicizia appena nata o qualcosa di più. A far pensare che forse la scintilla sarebbe scoccata è il lungo pranzo che i due si sono concessi sulla terrazza del Four Season. L’incontro a due sarebbe durato ben tre ore, fatte di scambi verbali affettuosi e confidenze. Cosi racconta almeno il giornale.
    Una delle foto postate sul suo profilo social dall’ex velina: è volata via anche con altri amici
    Al rientro dalla breve vacanza l’ex velina ha lasciato Linate a bordo dell’auto del rampollo. I paparazzi, veri segugi, non le hanno lasciato scampo e hanno scattato a più non posso. Il gossip su quella che potrebbe essere una nuova coppia si infiamma. LEGGI TUTTO

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    Allevare i tonni rossi sulla terraferma è meglio o peggio che pescarli?

    Caricamento playerLo scorso luglio l’Istituto spagnolo di oceanografia (IEO) ha annunciato di essere riuscito, per la prima volta a livello mondiale, a far riprodurre dei tonni rossi in cattività in un impianto di acquacoltura sulla terraferma. Questo successo del centro di ricerca ha subito suscitato l’interesse di alcune aziende che si stanno organizzando per aprire i primi grandi allevamenti terrestri di tonno rosso con la collaborazione dello IEO.La carne del tonno rosso infatti è molto richiesta, ma la pesca e l’allevamento in mare di questo pesce hanno grandi impatti ambientali: la possibilità di allevarlo “a terra” potrebbe rendere il settore più sostenibile. Però c’è anche chi pensa che acquacolture di questo genere potrebbero risultare più dannose rispetto ai metodi attuali, anche per il benessere dei tonni, che da adulti possono superare i due metri di lunghezza e alcune centinaia di chili di peso e, in natura, si spostano per migliaia di chilometri nell’oceano.Il tonno rosso è una delle varie specie di tonni che ci sono al mondo e vive nell’oceano Atlantico e nel mar Mediterraneo: il suo nome scientifico è Thunnus thynnus ed è detto anche “tonno pinna blu”. Non è una delle specie di tonno le cui carni sono vendute in scatolette (quelle sono il tonnetto striato, il tonno pinna gialla e il tonno obeso, economicamente meno costose e considerate meno pregiate), ma è una delle tre con cui si fanno il sushi e il sashimi di tonno. Le altre sono il tonno del Pacifico (Thunnus orientalis), che come suggerisce il nome vive nell’oceano Pacifico, e il tonno australe (Thunnus maccoyii), che vive in una fascia molto meridionale degli oceani del mondo, quasi fino ai limiti dell’oceano Antartico: esteriormente queste due specie sono praticamente indistinguibili dal tonno rosso e hanno a loro volta la carne di colore rosso.La maggior parte dei tonni rossi delle tre specie che viene consumata nel mondo è pescata, anche se negli ultimi anni si è diffusa una forma di allevamento basata sulla tecnica dell’ingrasso: si catturano giovani tonni liberi e li si fa crescere all’interno di grandi reti in mare fino a quando non raggiungono la taglia adatta per essere venduti sul mercato. Dal 2015 poi a questa forma di acquacoltura se ne è aggiunta una seconda, per ora minoritaria. In quell’anno l’azienda giapponese Maruha Nichiro ha venduto i primi tonni del Pacifico che ha allevato a partire dalla nascita, prima in strutture di acquacoltura sulla terra e poi all’interno di reti in mare: è stato possibile far riprodurre i pesci in cattività mettendo una certa quantità di ormoni nelle vasche in cui nuotavano gli individui adulti, che così sono stati spinti a produrre e fertilizzare uova.L’Istituto spagnolo di oceanografia è il primo ente che è riuscito a fare la stessa cosa anche con i Thunnus thynnus, i tonni rossi dell’Atlantico e del Mediterraneo, e due aziende europee, la tedesca Next Tuna e la norvegese Nortuna, stanno lavorando per creare acquacolture di tonni di scala con i suoi metodi. Next Tuna vuole realizzare un impianto vicino a Valencia, in Spagna, mentre Nortuna a Capo Verde, in Africa occidentale.Anche se per ora questo tipo di acquacoltura è agli inizi, ha attirato molto interesse perché il modo in cui è praticata la pesca dei tonni è considerato poco sostenibile per la conservazione delle specie.Il Giappone è il più grande importatore di tutte e tre le specie di tonni rossi e il principale consumatore al mondo, seguito dagli Stati Uniti, dove si stima si mangi tra l’8 e il 10 per cento del sashimi del mondo. Negli ultimi decenni del Novecento la grande domanda di Giappone e Stati Uniti ha notevolmente ridotto la quantità di tonni rossi delle tre specie, anche se poi le restrizioni alla loro pesca introdotte intorno al 2010 hanno migliorato la situazione. Secondo le stime dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), l’ente riconosciuto dall’ONU che valuta quali specie animali e vegetali rischiano l’estinzione, il tonno australe è tuttora a rischio di estinzione e il tonno del Pacifico è minacciato.Invece il tonno rosso (quello che vive nell’Atlantico e nel Mediterraneo) non è più considerato minacciato, perché sebbene tra il 1966 e il 2018 la popolazione dell’Atlantico occidentale sia diminuita dell’83 per cento per l’eccesso di pesca, si stima che i tonni rossi dell’Atlantico orientale, la cui popolazione è molto maggioritaria considerando la specie nel complesso, siano diventati più numerosi dagli anni Sessanta a oggi. Le preoccupazioni sulla sostenibilità della pesca comunque rimangono, per via del calo della popolazione occidentale.Per le aziende che si occupano di acquacoltura dei tonni rossi o sono interessate a praticarla, l’uso delle tecniche che consentono la riproduzione dei pesci in cattività ridurrebbe la pressione sulle popolazioni selvatiche e per questo dovrebbe essere favorito. Tenere i tonni in età da riproduzione in vasche sulla terraferma significa poter regolare sia la temperatura dell’acqua che l’illuminazione. In questo modo, secondo chi sta lavorando ai progetti di acquacoltura, si potrà allungare il periodo dell’anno in cui i tonni rossi si possono riprodurre. In natura lo fanno per circa 45 giorni tra giugno e luglio: se negli allevamenti lo faranno per più tempo si otterranno popolazioni in cattività più numerose di quelle che si fanno ingrassare dopo aver catturato giovani tonni in mare.Tuttavia alcuni scienziati hanno espresso delle preoccupazioni riguardo alla nuova forma di allevamento, che riguardano sia il benessere degli animali sia gli impatti ambientali del settore che si potrebbe sviluppare.Per quanto riguarda direttamente i tonni, l’ong spagnola per i diritti degli animali Observatorio de Bienestar Animal ritiene che anche vasche molto grandi e spaziose non siano un ambiente adatto per i bisogni di una specie migratoria come i tonni rossi, che si spostano per migliaia di chilometri per cercare cibo e riprodursi.In un articolo pubblicato su The Conversation Wasseem Emam, ricercatore dell’Istituto di acquacoltura dell’Università di Stirling, ha spiegato che è difficile giudicare l’esperienza di vita dei tonni nelle vasche perché le aziende che le hanno non diffondono troppe informazioni in merito. Ma «generalmente le specie di pesci non domesticate sperimentano forme maggiori di stress in cattività e quando sono gestite da personale umano rispetto alle specie che si sono adattate all’allevamento nel tempo». Emam cita anche alcuni studi secondo cui i pesci possono essere stressati dal rumore e da certe vibrazioni, che sono probabilmente presenti all’interno di impianti di allevamento a terra. Però sarebbe nell’interesse degli allevatori evitare questo tipo di stress perché si sa che la carne dei pesci stressati ha una qualità minore. In particolare è noto che se prima di essere uccisi i tonni rossi provano a scappare, il loro corpo produce grandi quantità di acido lattico che peggiora il gusto della loro carne.Alle preoccupazioni sul benessere dei tonni si aggiungono poi quelle sull’impatto ambientale e la sostenibilità di eventuali grandi allevamenti a terra. La prima è legata all’alimentazione dei tonni in cattività: attualmente i tonni rossi all’ingrasso sono nutriti in grandissima parte con specie ittiche che potrebbero essere usate anche nell’alimentazione umana e in Giappone per produrre 1 chilogrammo di carne di tonno del Pacifico allevato servono tra i 2,5 e i 3,5 chili di altri pesci. Significa anche che per allevare i tonni a terra in grande quantità bisognerebbe aumentare la pesca di altre specie.Maruha Nichiro sta facendo delle ricerche per migliorare l’efficienza nell’alimentazione dei tonni in cattività. Il presidente di Nortuna Anders Attramadal ha invece sminuito questo problema parlando con il Guardian perché sostiene che i tonni allevati a terra mangino meno di quelli in mare; Andrew Eckhardt di Next Tuna invece ha detto che la sua azienda cercherà di ridurre la quantità di pesce necessaria a nutrire i tonni creando mangimi a base di altri ingredienti, come proteine vegetali, alghe e insetti.Altre preoccupazioni riguardano l’uso di antibiotici che sarà richiesto negli allevamenti per evitare la diffusione di malattie (molto alto in tutti i generi di allevamenti di animali su scala industriale) e l’inquinamento delle acque legato agli scarichi degli impianti di acquacoltura. Next Tuna dice di non voler usare antibiotici, e Nortuna dice che ne farà un uso minimo. Riguardo all’inquinamento delle acque, la prima azienda progetta un sistema per prelevare acqua marina che poi però non sarà riscaricata in mare. Per il momento non si conoscono i dettagli né dell’impianto di Next Tuna né di quello di Nortuna. Con i tonni del Pacifico Maruha Nichiro ha un approccio diverso, perché una volta che i pesci hanno raggiunto una certa dimensione nelle vasche a terra li sposta all’interno di reti in mare. LEGGI TUTTO