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    Dazi, Tajani: accordo sostenibile, servono sostegni alle imprese. Oggi l’incontro alla Farnesina

    Ascolta la versione audio dell’articoloL’opposizione va all’attacco del governo sull’intesa raggiunta tra Stati Uniti e Unione europea sui dazi. Ma per il ministro degli Esteri Antonio Tajani si tratta di un «accordo che chiude una stagione di incertezza e impedisce una guerra commerciale. Poi – aggiunge – bisognerà vedere nei dettagli i vantaggi e gli svantaggi e la conclusione dell’accordo settore per settore. I dazi non sono mai un elemento positivo, ma i dazi al 15% sono una percentuale assolutamente sostenibile da parte del sistema dell’italia e dell’Ue. Noi abbiamo sempre sostenuto il lavoro della Commissione Ue e siamo ben lieti che abbia fatto il suo dovere».Tajani: i sostegni alle imprese vanno assolutamente datiPer il leader di Forza Italia «i sostegni alle imprese vanno assolutamente dati» e ha annunciato una riunione che si terrà nel pomeriggio del 28 luglio alla Farnesina «con tutti i rappresentanti del mondo imprenditoriale per parlare di dazi, informare le imprese e sapere da loro cosa serve per sostenerle e applicare il piano di azione dell’export».Loading…Tajani: manovra correttiva? Prima capire effetti reali Una manovra correttiva a causa dei dazi? «Ancora non sappiamo l’effetto reale…» ha risposto il vicepremier azzurro. A suo avviso ora «bisogna parlare del rapporto euro-dollaro. Questo è il nodo da affrontare e continuo a chiedere un intervento della Bce» per «ridurre ancora il costo del denaro. Siamo al 2% si può arrivare anche a zero. E si può pensare al quantitative easing» per «avere più denaro in circolazione». Per Tajani insomma, serve «ridurre la forza dell’euro e rendere più competitivi i nostri prodotti» e poi «fare un tesoretto utile per politica industriale, sanità e sicurezza».Schlein: non è buon accordo ma resa a Trump“Quello raggiunto dall’UE con Trump non è un buon accordo come sostiene il governo Meloni. Ha i tratti di una resa alle imposizioni americane, dovuta al fatto che il governo italiano insieme ad altri governi nazionalisti totalmente subalterni a Trump, hanno spinto per una linea morbida e accondiscendente che ha minato l’unità europea e indebolito la posizione negoziale dell’UE” commenta la segretaria del Pd Elly Schlein. Che aggiunge: “Il 15% di dazi senza alcuna reciprocità sulla stragrande maggioranza dei prodotti italiani, unito alla svalutazione del dollaro, porterà a danni da stimare attentamente ma secondo le prime stime superiori ai 20 miliardi di export e a oltre centomila posti di lavoro a rischio. A questo aggiungiamo l’impegno per maggiori acquisti europei di energia e di armamenti in USA pari a 750 miliardi, più 600 miliardi di investimenti delle imprese europee in USA”.Renzi: resa incondizionata dell’UeDi diversa opinione gli esponenti della minoranza: «L’accordo tra Stati Uniti ed Europa sui dazi – scandisce Matteo Renzi – non è un accordo: è la resa incondizionata dell’Europa al sovranismo di Trump. La verità è che i sovranisti fanno male al mondo. E se oggi il governo americano festeggia, accordi coloniali di questo genere porteranno sul medio periodo gli Stati Uniti a perdere la propria forza morale ed economica. Con il piano Marshall l’America ha guidato il mondo per decenni, con le tariffe l’America fa del male innanzitutto ai propri alleati europei». Per il leader di Italia viva «il sovranismo fa male all’Italia, fa male all’economia, fa male alla libertà. E sul medio periodo persino agli americani». LEGGI TUTTO

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    Regionali, Campania e Puglia agitano (di nuovo) il Pd. Il rebus sulle date del voto

    Ascolta la versione audio dell’articoloGli è bastata una diretta social per rimescolare le carte. Dopo mesi e mesi di certosino lavoro della segretaria Pd Elly Schlein per trovare un ordine col M5S, il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha riportato la confusione, mettendo di fatto in discussione la corsa dell’ex presidente della Camera Roberto Fico alla guida della Regione. Una mossa che, a cascata, si specchia sul progetto di campo largo per le altre regioni al voto, compresa la Puglia, dove sono le perplessità di Andrea Decaro (Pd) a frenare la definizione dello schema. Nel centrosinistra, però, molti pensano che quello di De Luca sia stato un modo per alzare la posta in vista dell’addio alla presidenza della Campania, per mantenere la scena e, nelle trattative col suo partito, per rivendicare magari un ruolo nazionale.Le mosse di De LucaMa nulla che possa davvero sabotare il progetto di candidare Fico. Che poi, è il ragionamento, le dichiarazioni di De Luca hanno indirettamente rafforzato il candidato Matteo Ricci (Pd) nelle Marche e consolidato l’ipotesi della conferma di Eugenio Giani per la Toscana. Ricci è alle prese con un’inchiesta giudiziaria in cui si ipotizza il reato di corruzione per vicende che risalgono a quando è stato sindaco di Pesaro. Il M5s ha preso tempo per valutare la fondatezza delle accuse. Però, nelle ultime ore, Giuseppe Conte ha fatto sapere che «un avviso di garanzia non è una condanna». Una sorta di rassicurazione, viene fatto notare, arrivata cronologicamente dopo la diretta social di De Luca, con la frenata su Fico e gli attacchi proprio a Ricci e all’altro eurodeputato Andrea Decaro: lasciando Bruxelles per fare i Governatori nelle Marche e in Puglia – è la critica del presidente campano – non sarebbero corretti con gli elettori che li hanno votati alle Europee. Insomma, il quadro è complessivo, l’equilibrio della coalizione tiene conto di quel che succede in ogni Regione. Se il campo largo salta da una parte, la situazione può precipitare anche nelle altre. «Abbiamo il dovere di vincere – ha detto l’europarlamentare Sandro Ruotolo, della segreteria del Pd – dobbiamo costruire la massima unità dovunque. Bisogna vincere le partite di Puglia e Campania, costruendo piano l’alternativa in vista delle prossime sfide e delle Politiche».Loading…Fibrillazioni anche in PugliaDopo il vertice di lunedì fra De Luca, Schlein e Conte e la mancata foto di campo largo attesa a un convegno sul lavoro al Senato, ma saltata per l’assenza del presidente del M5S, nelle prossime ore le forze di centrosinistra saranno di nuovo su un palco, e proprio nella Regione di De Luca. A Paestum, Schlein, il vicepresidente del M5S Michele Gubitosa e il deputato di Avs Nicola Fratoianni saranno insieme a un incontro con gli studenti. Al momento, per il centrosinistra la Regione più in bilico appare la Puglia. In pole c’è Decaro, ma l’ex sindaco di Bari non gradisce le candidature del Governatore uscente Michele Emiliano (Pd) e dell’ex Governatore Nichi Vendola (Sinistra italiana) al consiglio regionale. Il braccio di ferro è in corso. Le quotazioni di Decaro candidato sono comunque alte. È vero che per il Pd sarà difficile frenare i progetti di Emiliano e impossibile entrare in casa di Avs per chiedere un passo indietro di Vendola, ma la Puglia viene data per vinta anche con un nome diverso da Decaro. Tutto lascia pensare che la quadra verrà trovata.Date del voto, il rebusResta da capire quando si andrà al voto. Spetta a ogni regione individuare la data. Solo Marche – ufficiale il 28 e il 29 settembre – e Toscana – indicativo il 12 e 13 ottobre – hanno dato istruzioni. Gli altri Governatori non hanno deciso. «Speriamo che alla data delle elezioni in Veneto ci si arrivi presto – ha ironizzato Schlein -. È incredibile che» a destra «non si siano impegnati a costruire una nuova classe dirigente e preparare un dopo alla fine di un ciclo importante come 15 anni di Zaia». Il centrodestra tornerà a confrontarsi sui candidati Governatori a inizio settimana, con un nuovo vertice. Ma pochi pensano che sarà decisivo, anche se il segretario della Lega ostenta ottimismo. LEGGI TUTTO

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    La premier Meloni vola in Etiopia per il vertice delle Nazioni Unite sulla sicurezza alimentare

    Ascolta la versione audio dell’articoloA poco più di due anni dalla sua prima visita, la premier Giorgia Meloni sarà di nuovo in Etiopia, domani e lunedì, per copresiedere, assieme al primo ministro etiope, Abiy Ahmed Ali, e alla vicesegretaria generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, il terzo Vertice Onu sui sistemi alimentari, in programma ad Addis Abeba lunedì e martedì, che riunirà capi di Stato e di governo, organismi internazionali, rappresentanti della società civile, settore privato e mondo accademico. Nella delegazione italiana ci saranno anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.La valutazione sui progressiIl summit, spiegano fonti italiane, si focalizzerà sulla valutazione dei progressi compiuti dall’ultimo Vertice sui sistemi alimentari di Roma, sul rafforzamento degli impegni politici e sull’accelerazione degli investimenti pubblici e privati per garantire sistemi alimentari sostenibili, inclusivi e resilienti. L’avvio del vertice sarà preceduto da una cena offerta dal primo ministro etiope ai capi delegazione, al Palazzo nazionale. Ad Addis Abeba, inoltre, Meloni avrà un bilaterale con il presidente della Commissione dell’Unione africana, Mohamoud Ali Youssouf, dopo l’incontro a Roma in occasione del recente vertice su Piano Mattei e Global Gateway.Loading…Il punto sulle relazioniLa visita in Etiopia, sottolineano sempre fonti italiane, offrirà l’occasione per fare il punto con il premier Abiy sulle relazioni bilaterali, caratterizzate da un’ampia collaborazione politica, economica e di cooperazione e sui principali temi internazionali. L’Etiopia, rimarcano le stesse fonti, è uno dei principali partner dell’Italia nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa. Meloni e Abiy faranno una breve tappa a Jimma, nella regione dell’Oromia, per verificare lo stato di avanzamento degli interventi di riqualificazione delle strutture storiche della città e del progetto di risanamento ambientale del Lago Boye. La premier, infine, avrà un incontro con operatori religiosi italiani attivi in Etiopia in numerosi progetti umanitari. Nel corso della visita saranno adottate intese nel campo della cooperazione allo sviluppo, con un nuovo programma triennale per il periodo 2026-2028. LEGGI TUTTO

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    Forza Italia, Tajani nella scia di Piersilvio: gli iscritti eleggeranno nuovi leader regionali

    Ascolta la versione audio dell’articoloRicambio e volti nuovi nel partito. E’ quello che da tempo Piersilvio Berlusconi invoca per Forza Italia (l’ultima volta lo scorso 9 luglio durante la presentazione dei palinsesti Mediaset, non escludendo per il futuro una discesa in campo nell’agone politico), senza mai mettere peraltro in discussione il ruolo dell’attuale segretario Antonio Tajani. Sarà anche per questo che il leader azzurro ha deciso di ampliare quanto più possibile il processo democratico di apertura di Forza Italia. Di qui la proposta di una modifica dello statuto, approvata ieri dal consiglio nazionale di Forza Italia riunito a Roma, in base alla quale i coordinatori regionali del partito non saranno più designati dal segretario nazionale ma votati in un congresso dagli iscritti. Niente più nomine calate dall’alto, insomma. E nuovi leader locali scelti dalla base.Tajani: la classe dirigente di FI sia scelta della base«Forse perché io sono sempre stato eletto con le preferenze e il sistema proporzionale, sono assolutamente convinto che la classe dirigente di un partito debba essere scelta dalla base, dagli iscritti, e non imposta da un segretario o dai vicesegretari che sono eletti dal Congresso» ha detto il segretario di Forza Italia Antonio Tajani al Consiglio nazionale del partito. «Abbiamo fatto un grande passo avanti, facendo fare i Congressi provinciali e comunali, ne abbiamo fatti 1.100. E ora dobbiamo avere il coraggio di far eleggere anche i segretari regionali – ha aggiunto -. Non è una scelta né per rinforzare né per indebolire il segretario nazionale. Un segretario nazionale che non è in grado di governare un partito, un partito pienamente democratico, non è all’altezza di fare il segretario nazionale»Loading…Due anni di tesseramento per votare al congresso nazionaleQuella dei coordinatori regionali eletti dagli iscritti non è l’unica novità. «Per evitare i signori delle tessere dell’ultimo minuto», un’altra modifica dello statuto di Fi proposta da Tajani e approvata dal consiglio nazionale prevede l’obbligo di tesseramento per due anni per partecipare con diritto di voto al Congresso nazionale.Continua la battaglia per lo Ius Italiae Regole a parte, Tajani ha tentato anche un rilancio di programma. E’ stato approvato all’unanimità un documento politico che contiene tra le priorità un’accelerazione sulle liberalizzazioni e sul taglio dell’Irpef per i ceti medi. Ribadita la «scelta irreversibile» del centrodestra («elemento costituente della nostra identità») per Forza Italia. E rivendicata la collocazione del partito nel «centro liberale moderato».Senza rinunciare alla battaglia per lo ius scholae o ius Italiae (malgrado sia stato definito «non una priorità» da Piersilvio Berlusconi). «Non siamo lassisti, anzi siamo molto rigorosi anche sul tema della cittadinanza. La proposta dello Ius Italiae non significa un’attenuazione, ma al contrario un rafforzamento delle norme attuali, perché prevede l’obbligo di un ciclo scolastico decennale, nel quale apprendere meglio la lingua, comprendere la cultura, assimilare i nostri valori e il nostro stile di vita» afferma il documento politico. E ancora: «Continueremo a sostenere questa proposta con i nostri alleati, ma – prosegue il documento – non si illuda l’opposizione di strumentalizzarla per dividere il centro-destra, che è unito e sa trovare una sintesi anche quando su uno specifico tema vi sono opinioni diverse». LEGGI TUTTO

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    De Luca contro M5s: vedo nomi inadeguati, stiamo consegnando la Campania a chi non ha fatto niente per 10 anni

    Ascolta la versione audio dell’articoloL’accordo su Roberto Fico candidato unitario del campo largo in Campania sembrava chiuso, con il placet dello stesso governatore uscente Vincenzo De Luca. Ma l’inchiesta nelle Marche (con il M5s che potrebbe togliere l’appoggio a Matteo Ricci dopo l’avviso di garanzia) e le “intemperanze” dello stesso De Luca sembrano rimettere tutto in discussione.De Luca: per candidato in Campania non ho ancora visto nomi adeguati«Per la Campania non ho ancora visto sulla scena nomi di persone adeguate per capacità, per esperienza e competenza, a ricoprire i ruoli per i quali vengono ipotizzati» ha detto il presidente della Regione nel corso di una diretta Facebook, parlando delle prossime elezioni regionali in Campania. Senza nominarlo, a essere preso di mira è il candidato in pole position del centrosinistra Roberto Fico in quota 5 stelle. E ancora: «Per quanto mi riguarda non è chiuso niente», annunciando a breve una «operazione verità»Loading…«Diamo Campania a chi non ha fatto nulla in 10 anni»Poi rivolgendosi alla segretaria dem Elly Schlein: «Qual è la Regione più importante che va al voto fra qualche mese? Qual è la Regione dove c’è il presidente che ha avuto più voti in Italia insieme con Zaia? Qual è la Regione nella quale i 5 Stelle sono stati all’opposizione per dieci anni e non hanno fatto nulla? Dunque, qual è la Regione che offriamo ai 5 Stelle? La risposta è la Campania. Molti ritengono che non ci sia molta ragionevolezza in questi comportamenti, ma io non so cosa rispondere».Gli attacchi a Ricci e DecaroNon è finita. De Luca impallina anche l’accordo nel centrosinistra su altre due Regioni al voto: Marche e Puglia. Nelle Marche è candidato Matteo Ricci del Pd, che di recente si è scoperto essere indagato: «La domanda che si pongono i cittadini non è se bisogna fermarsi perché c’è un avviso di garanzia, ma è un’altra: te l’ha prescritto il medico di candidarti? Ricci fa il parlamentare europeo a 20 mila euro al mese. Ci sono esponenti della segreteria nazionale che di fronte a avvisi di garanzia, anche in Campania, hanno dato vita in passato ad atti di sciacallaggio, in questo caso tutti zitti». Poi la Puglia dove il candidato in pectore è Antonio Decaro del Pd: «un prete spretato», lo definisce De Luca. Che elenca i suoi ultimi incarichi: per 10 anni sindaco di Bari, presidente Anci, ora parlamentare europeo. «Decaro viene proposto per altri 10 anni in Regione – sottolinea De Luca – In Campania il Pd si è espresso contro il terzo mandato. In questo caso quelli che parlavano di accumulo di potere non hanno niente da dire». LEGGI TUTTO

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    In Aula presenti solo metà dei senatori, incidente sfiorato e richiamo per gli onorevoli

    Ascolta la versione audio dell’articoloSarà per la voglia di ferie nonostante i decreti leggi in scadenza ad agosto, sarà la stanchezza o solo il caso, ma in Parlamento la settimana si fa più corta e le assenze pericolose. Così al Senato, nella mattinata di giovedì 24 luglio, la maggioranza ha sfiorato il ko per scranni semivuoti. E’ successo su una proroga del codice dello spettacolo. Una legge di delega al governo che allunga dal 18 agosto al 2026 il termine per le norme che riguardano fondazioni lirico-sinfoniche, teatro, musica e danza. Il centrodestra si “salva” per 9 voti in più rispetto alle opposizioni. La legge passa con 56 sì, 47 no e 104 senatori presenti, metà del totale.L’ira di CirianiUn brivido che è riuscito a far infuriare il ministro Luca Ciriani. Subito dopo il voto il titolare dei Rapporti col Parlamento ha chiesto conto al suo partito. Il capogruppo di FdI, Lucio Malan, si è avvicinato ai banchi del governo, replicando al ministro. Lo ha seguito Massimiliano Romeo, presidente dei leghisti. Accesi e ultimativi i toni, scuri i volti. Un mini processo interno, lo descrivono le opposizioni. Alla fine – proprio per le tante assenze “del centrodestra”, denuncia il Pd – a Montecitorio si è deciso di rinviare alla prossima settimana il voto sul decreto Sport.Loading…Il richiamo di La RussaChe le assenze contino si intuisce anche dal monito del presidente del Senato, Ignazio la Russa. In una lettera inviata ai presidenti delle commissioni parlamentari (tutti di maggioranza) segnala i “ritardi” dei lavori, che dalle commissioni si riflettono sull’aula. E ricorda che “se necessario” possono riunirsi pure il lunedì e venerdì. Insomma, si lavori di più e meglio. Del resto, non dà scampo la foto dell’aula della Camera semideserta lunedì scorso: nella discussione generale mattutina sul decreto fiscale si contavano 3 deputati di Fratelli d’Italia, i due relatori di Forza Italia e nessun leghista.Occasione persa per l’opposizionePochi voti e le opposizioni avrebbero potuto mandare sotto gli avversari. Quindi occasione persa ma anche mezza complicità, soprattutto per il Pd assente al 50% (18 in aula, altrettanti no). Più disciplinati i 5 Stelle: assenti in 8 su 26 e i renziani, 7 presenti su 8. Maglia nera ai meloniani, dimezzati rispetto ai 63 complessivi. Gli assenti sono 31, il numero più alto (ma 15 risultano in missione). Dieci su 20 i forzisti in aula, tra i leghisti le assenze salgono a 18 su 29. Parecchi sminuiscono o puntano il dito contro l’intervento flash della senatrice Susanna Campione di FdI. E’ sua l’ultima dichiarazione prima del voto: per regolamento ha a disposizione 10 minuti, lei conclude in 40 secondi. Troppo pochi per avvertire in tempo i colleghi non in Aula ma comunque presenti a Palazzo Madama, che si sta per votare. LEGGI TUTTO

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    Urbanistica e legalità, Forza Italia punta su un Osservatorio anticorruzione

    Ascolta la versione audio dell’articoloIstituire un Osservatorio nazionale anticorruzione per l’urbanistica, presso l’Autorità nazionale anticorruzione (Anc), con funzione di analisi e monitoraggio del rischio corruttivo in ambito edilizio e dello sviluppo urbano. Tra i suoi compiti, la raccolta e l’analisi dei dati relativi a permessi di costruire, varianti edilizie, titoli edilizi in sanatoria ma anche affidamenti di incarichi connessi e strumenti urbanistici, e atti di pianificazione territoriale. È questa una delle misure cardine di una proposta di legge targata Forza Italia appena presentata alla Camera dalla prima firmataria, la deputata Cristina Rossello.Con assoluta tempestività rispetto all’inchiesta giudiziaria sulla pianificazione urbanistica che a Milano vede coinvolti anche l’ex assessore alla Rigenerazione urbana e il primo cittadino, la Pdl di Forza Italia punta ad avviare un dibattito, in sede parlamentare, sulle possibili modifiche all’attuale assetto normativo che al momento regola l’urbanistica a livello locale e nazionale. In questo quadro, spiega Rossello a Parlamento 24, l’Osservatorio servirà come raccolta e banca dati nazionale accentrata per raccogliere i dati dei progetti: «Li conserva, li elabora, li aggiorna, prevede una reportistica, una reportistica annuale» che «ha anche la finalità di svolgere delle raccomandazioni» per amministratori, cittadini e addetti ai lavori.Loading…Sempre per migliorare la trasparenza sul fronte urbanistico la Pdl prevede “strumenti strutturali e concreti”, sottolinea Rossello, tra cui l’istituzione di Cabine civiche di controllo urbano obbligatorie nei Comuni sopra i 100mila abitanti, e la riforma delle Commissioni Paesaggio, con “composizione a selezione pubblica, contratti a termine e visibilità dei pareri e sedute in streaming.” . LEGGI TUTTO

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    Lollobrigida: approvato disegno di legge da 1 miliardo per l’agricoltura

    Ascolta la versione audio dell’articoloApprovato in Consiglio dei ministri, con urgenza, il ddl collegato alla legge di Bilancio che destina all’agricoltura un ulteriore miliardo di euro, in aggiunta agli 11 già stanziati per il settore; 300 milioni vanno al fondo per la sovranità alimentare in aiuto delle filiere in difficoltà. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Il provvedimento – ha detto – ha un nome evocativo come ColtivaItalia». Investimento anche sulle carni, sull’olio e sul ricambio generazionaleLollobrigida: interveniamo su ricambio generazionale«Un investimento che riteniamo strategico è quello su il ricambio generazionale. Una questione drammatica, abbiamo oggi un settore agricolo tra i più vecchi in Europa in termini di età media delle imprese. Per dare la possibilità ai giovani e alle donne di poter svolgere l’attività agricola, se ritengono opportuno farlo, interveniamo con una facilitazione nei rapporti con gli istituti bancari per l’accesso al credito, che è un elemento fondamentale, ma insieme a questo anche mettendo a disposizione terre ai giovani incomodato di uso gratuito per 10 anni che possano quindi mettere in condizione di avere anche un mezzo di produzione come la terra tecnicamente evidentemente indispensabile o quasi per la produzione agricola» ha spiegato Lollobrigida in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il ddl ’Coltivaitalia’ collegato alla finanziaria.Loading…Foti: ddl dimostra impegno Italia per sviluppo«Questo disegno di legge vuole essere anche una dimostrazione dell’impegno che l’Italia mette a favore dello sviluppo agricolo, e questo è il messaggio che penso debba essere veicolato. D’altra parte, il ministro Lollobrigida si è impegnato nell’individuazione di numerosi settori dove si poteva dire che eravamo già messi bene, ma abbiamo cercato di trovare anche quegli elementi che possano farci dire che saremo messi molto meglio nei prossimi anni». Così il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, illustrando in conferenza stampa dopo il Cdm i contenuti del disegno di legge con le misure a sostegno del settore agricolo.Roccella: conferenza per l’Infanzia a Roma il 2 e 3 ottobre«Svolgeremo la Conferenza per l’Infanzia qui a Roma il 2 e il 3 ottobre prossimi». Lo ha annunciato la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Eugenia Roccella, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.Raddoppiato tempo per domanda bonus nuovi natiPer quanto riguarda il bonus nuovi nati «l’Inps aveva emesso la circolare che dava 60 giorni per fare la domanda dal momento della nascita. Abbiamo raddoppiato questo termine a 120 giorni per allargare il tempo di possibilità di ricorrere al bonus. Gli interessati possono presentare domanda entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del messaggio di oggi» ha spiegato ancora Roccella. LEGGI TUTTO