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    Santanchè: «Il Cin farà emergere almeno il 20% del sommerso»

    Certamente si può fare meglio, ma mi sono assunta la responsabilità di intervenire su un problema che non è certo sorto negli ultimi due anni e che non era stato affrontato prima. Detto ciò, a gennaio presenterò uno studio della situazione nelle città che è stato molto complesso e riserverà delle sorprese. Un’azione politica deve avvalersi di numeri e da lì partiremo.Su quali direttrici si muoverà?Dobbiamo tenere insieme due pilastri: la proprietà privata, che per me è sacra, e il contrasto al sommerso e alla concorrenza sleale. Il problema dei centri storici riguarda solo quattro città: Firenze, Roma, Venezia e Milano. Dobbiamo studiare i numeri e non avere furore ideologico. E poi ragionare con buon senso e non dire troppi no a chi lavora.Negli ultimi giorni ha fatto discutere la circolare del ministero dell’Interno per cui i locatori devono identificare de visu gli ospiti. Servono dei correttivi?La circolare non fa che chiarire la corretta applicazione di norme già varate dal Parlamento nel 2018. A livello territoriale, si sta iniziando ad applicare queste prescrizioni che rispondono a evidenti esigenze di sicurezza. Peraltro, il superamento delle keybox è necessario anche sul piano della difesa del decoro urbano e della vivibilità delle nostre città. Se poi la tecnologia può venire in aiuto, ad esempio con il riconoscimento facciale, io sono sempre favorevole. LEGGI TUTTO

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    Santalucia lascia l’Anm: «Chi attacca vuole controllare i Pm»

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«Quattro anni di impegno intensissimo e faticoso, seppure molto gratificante, sono sufficienti, e credo che nella difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura occorra evitare ogni personalizzazione. Perciò è giusto che altri prendano le redini della rappresentanza». Lo spiega in un’intervista al Corriere della sera Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione nazionale magistrati che annuncia che non si presenterà alle elezioni per il vertice del sindacato delle toghe, lasciandone la guida.Sono i giorni delle polemiche dopo l’assoluzione di Matteo Salvini a Palermo e il proscioglimento di Matteo Renzi a Firenze. Queste sentenze dicono «che i giudici valutano prove e fatti ed emettono un giudizio in linea con quanto emerso dai processi – prosegue -. Ma un’assoluzione non significa che il processo non andava fatto; solo nei regimi illiberali, in cui i pubblici ministeri sono orientati dal potere e i giudici non si permettono di dissentire, i processi si concludono sempre con le condanne».Loading…Anche gli avvocati delle Camere penali hanno parlato di «uso politico dello strumento giudiziario». Un’affermazione che lascia «basito» Santalucia che invita «i rappresentanti degli avvocati, da tecnici del diritto, a rileggere ciò che scrivono prima di divulgare un fuor d’opera incommentabile, che si qualifica da sé».Il vicepremier Salvini ha sollecitato una riforma per far pagare i danni ai pm che falliscono, e Renzi sembra d’accordo. «Sono tutte forme surrettizie per arrivare all’esito sotteso alla separazione delle carriere di pm e giudici – spiega – : controllare e condizionare il pm che, rischiando una richiesta di danni a fronte a un’eventuale assoluzione, finrà per chiedersi chi glielo fa fare».Infine la riforma della giustizia del governo, «un progetto che serve a introdurre forme di condizionamento della magistratura – conclude -. Le polemiche giovano a perseguire il vero fine della riforma, che è il controllo soprattutto dei pm, per incidere sulla scelta di quali processi si debbano fare e quali no». LEGGI TUTTO

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    Open arms, attesa sentenza su Salvini: i giudici in camera di consiglio

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSi sono ritirati in camera di consiglio, dopo brevi repliche della Procura e della difesa, i giudici del tribunale di Palermo chiamati a emettere il verdetto al processo che vede imputato per rifiuto di atti d’ufficio e sequestro di persona il leader della Lega Matteo Salvini. Salvini è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver negato lo sbarco a Lampedusa, ad agosto del 2019, a 147 migranti soccorsi in mare dalla nave della ong spagnola Open Arms. La sentenza è attesa non prima delle 18.Salvini nell’aula bunker con Giulia BongiornoNell’aula bunker del carcere Pagliarelli, sarà con lui Giulia Bongiorno, nel ruolo di suo avvocato prima che di senatrice del Carroccio. Nessuna mobilitazione, invece, dei leghisti. «Ha deciso così Salvini stesso, quindi abbiamo accolto la sua scelta», ha spiegato Germanà. A Bruxelles, circondato dall’amico Viktor Orban e dagli altri Patrioti per l’Europa, Salvini aveva insistito: «Non sono preoccupato, sono fiducioso e determinato». E perfino Oltreoceano, Elon Musk è tornato a mobilitarsi per lui: «E’ assurdo che Salvini venga processato per aver difeso l’Italia», ha polemizzato il magnate americano sul suo social.Loading…Il vicepremier: in caso di condanna faremo appelloAl di là del peso e delle eventuali conseguenze di una condanna sul governo Meloni, Salvini non ha cambiato idea sull’immediato futuro: resterà al suo posto, nell’esecutivo e nella Lega. «Paura zero. Mi sento come la canzone di Venditti “Notte prima degli esami” ma sono assolutamente, non tranquillo ma felice e orgoglioso di quello che ho fatto, lo posso dire?» ha dichiarato, in una diretta social alla vigilia della sentenza. E ha ribadito che «in caso di condanna c’è l’appello e la Cassazione, quindi comunque non c’è la galera domani. Sicuramente se mi assolvono vorrà dire che avrò fatto il mio dovere. Altrimenti andrò in appello e continuerò a fare con orgoglio il mio lavoro»La solidarietà degli alleatiOltre ai leghisti, si schierano dalla sua parte gli alleati in Italia e in Europa. Giorgia Meloni gli ha espresso pubblicamente la sua solidarietà nell’Aula del Senato mercoledì. Forte anche la sponda di Antonio Tajani. I due vicepremier si punzecchiano da mesi, ma il ministro degli Esteri non ha dubbi: «Mi auguro che ci sia un giudice in Sicilia che applichi la legge nel giusto modo e sono convinto che Salvini debba essere assolto» ha dichiarato. E ha aggiunto: «Si tratta di un processo costruito per motivi politici, privo di senso. Salvini ha fatto il suo dovere da ministro». LEGGI TUTTO

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    Migranti, Cassazione: su Paesi sicuri giudice può disapplicare decreto ministeriale

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSpetta «al circuito democratico della rappresentanza popolare la scelta politica di prevedere, in conformità della disciplina europea, un regime differenziato di esame delle domande di asilo per gli stranieri che provengono da paesi di origine designati come sicuri». E dunque il giudice «non può sostituirsi al ministro degli Affare Esteri» né «può annullare con effetti erga omnes il decreto ministeriale». Tuttavia il giudice «può valutare la sussistenza dei presupposti di legittimità di tale designazione, ed eventualmente disapplicare in via incidentale, in parte qua, il decreto ministeriale recante la lista dei paesi sicuri». È quanto afferma una sentenza della prima sezione civile della Corte di Cassazione rispondendo ad un rinvio pregiudiziale del tribunale di Roma del primo luglio scorso.Un provvedimento che fa dunque riferimento alla normativa in vigore prima che il governo approvasse, ad ottobre, il nuovo decreto con la lista sui paesi sicuri e sul quale dovrà pronunciarsi sempre la Cassazione: l’esecutivo ha infatti fatto ricorso contro le mancate convalide dei trattenimenti dei migranti, comprese quelle nei centri in Albania. Nell’udienza che si è tenuta nei giorni scorsi, il Pg ha chiesto di sospendere il giudizio sulla questione in attesa che si pronunci la Corte di Giustizia dell’Unione Europea e i giudici devono depositare la loro decisione.Loading…Nell’attesa di capire quale sarà la lettura, i giudici, in riferimento ad un’altra vicenda che riguardava un migrante, hanno comunque indicato dei punti fermi. «Nel ribadire che il giudice ordinario è il garante dell’effettività, nel singolo caso concreto al suo esame, dei diritti fondamentali del richiedente asilo», spiega infatti la suprema corte, «è riservata al circuito democratico della rappresentanza popolare la scelta politica di prevedere, in conformità della disciplina europea, un regime differenziato di esame delle domande di asilo per gli stranieri che provengono da paesi di origine designati come sicuri».«Il giudice ordinario – prosegue la Corte – quindi, non può sostituirsi al Ministro degli affari esteri. Non può neppure annullare con effetti erga omnes il decreto ministeriale». Il giudice può, però, «nell’ambiente normativo anteriore» all’ultimo decreto legge del governo, «in sede di esame completo ed ex nunc, valutare la sussistenza dei presupposti di legittimità di tale designazione, ed eventualmente disapplicare in via incidentale, in parte qua, il decreto ministeriale recante la lista dei paesi sicuri (secondo la disciplina ratione temporis), allorché la designazione operata dall’autorità governativa contrasti in modo manifesto», tenuto conto dell’articolo 37 della direttiva 2013/32/UE, «con i criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea o nazionale».Ed inoltre, concludono i giudici della Corte, «a garanzia dell’effettività del ricorso…il giudice conserva l’istituzionale potere cognitorio…là dove il richiedente abbia adeguatamente dedotto l’insicurezza nelle circostanze specifiche in cui egli si trova. In quest’ultimo caso, pertanto, la valutazione governativa circa la natura sicura del paese di origine non è decisiva, sicché non si pone un problema di disapplicazione del decreto». LEGGI TUTTO

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    Pensione anticipata con l’integrativa, allo studio l’inclusione dei lavoratori in attività pre 1996

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaEstendere la possibilità di accedere alla pensione anticipata con la “stampella” della eventuale rendita derivante dalla previdenza complementare anche ai lavoratori in attività prima del 1996. È la prossima mossa sul fronte previdenziale su cui sta lavorando la vicepresidente della commissione Lavoro della Camera, Tiziana Nisini (Lega), cui si deve l’emendamento alla legge di Bilancio 2025 che ha introdotto il nuovo criterio per la pensione anticipa a 64 anni e 25 anni di contributi versati per la pensione integrativa. «La riforma pensionistica è un obiettivo di legislatura», spiega a Parlamento 24, e l’emendamento alla Manovra sulle pensioni anticipate approvato dalla commissione Bilancio il 17 dicembre traccia «le basi per il percorso futuro. Quello che vorremmo fare vorremmo estendere la platea anche ante 96, quindi andare a ricomprendere tutti quei lavoratori che hanno un regime contributivo misto».Il nuovo canale di accesso alla pensione anticipata, che in prima battuta interesserà, dal prossimo anno, solo i lavoratori “interamente contributivi”, quindi occupati dal 1° gennaio 1996, rispecchia gli sforzi della maggioranza di «mantenere l’attenzione sulla tenuta del sistema pensionistico e sui vincoli di finanza pubblica», sottolinea Nisini, «e segna una strada nuova nel sistema pensionistico italiano». È una misura che ha prospettiva, prosegue, «nel senso che serve proprio per avvicinare anche alla previdenza complementare i giovani lavoratori o anche coloro che lavorano ma che ad oggi non hanno aderito».Loading…«L’adesione ai fondi pensione si può fare in qualsiasi momento della vita lavorativa, lo possono fare i giovani, lo può fare anche chi già lavora da anni. E aver dato questa possibilità dà un’opzione in più di scelta rispetto a chi vuole andare e vuole andare in pensione a un’età anticipata. Quindi è un qualcosa in più che si va ad aggiungere a quello che c’era prima», ricorda Nisini in un altro passaggio dell’intervista in cui riepiloga requisiti, platea e modalità applicative del nuovo percorso di accesso alla pensione anticipata basato sulla possibilità di utilizzare l’eventuale rendita della pensione integrativa ai fini del raggiungimento della soglia mensile dell’assegno sociale stabilito per l’accesso alla pensione di vecchiaia. LEGGI TUTTO

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    Il ministero dell’Ambiente pensa agli sponsor per i parchi

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSponsor privati e distretti del biologico nei parchi nazionali e regionali italiani. E pure sottomarini turistici. Sono le principali proposte lanciate dal governo Meloni agli Stati generali delle aree protette, la due giorni a Roma organizzata dal ministero dell’Ambiente per discutere della riforma della legge in materia, la 394 del ’91. «Non vedo nulla di male se cominciamo ad aprirci alla possibilità di migliorare la vita dei parchi attraverso sponsorizzazioni di aziende -, ha detto il sottosegretario all’Ambiente e alla sicurezza energetica, Claudio Barbaro -. Ad esempio, potrebbe esserci una gara comune per le auto elettriche per tutte le aree protette».Legge da aggiornareSulla riforma della 394, «gli obiettivi per aggiornare la legge dobbiamo darceli insieme», ha detto Barbaro ai partecipanti agli Stati generali: ministeri, enti locali, enti parco, ong, centri di ricerca, forze dell’ordine. «Noi abbiamo idee – ha aggiunto, ma vogliamo calarle in un percorso specifico da condividere con voi. Quando avremo le idee chiare, presenteremo un disegno di legge».Loading…«Coniugare le aree protette ai distretti produttivi biologici»Il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura Patrizio Di Pietra ha lanciato la proposta di «coniugare le aree protette ai distretti produttivi biologici». A suo avviso, «gli agricoltori sono i veri ambientalisti, che proteggono i territori». Ma «negli anni il loro ruolo è stato svilito da un concetto di sostenibilità ambientale eccessivamente spinto». Per questo «l’approccio del governo Meloni alla sostenibilità ambientale è inscindibilmente legato alla sostenibilità economica e sociale».Attività turistica nei fondali marini«Noi prevediamo che ci possa essere presto un’attività turistica nei fondali e nel dominio subacqueo -, ha detto il ministro della Protezione civile e delle politiche del mare, Nello Musumeci -. L’industria si sta adeguando alla domanda, con la realizzazione di vettori, di piccoli sommergibili. Se finora erano di interesse della Marina militare, ora cominciano a diventare di interesse privato».Aree protette motore di sviluppoPer la ministra del Turismo, Daniela Santanché, «la nostra ambizione è che le aree protette non siano solo custodi della biodiversità, ma anche motore dello sviluppo economico e sociale. Dobbiamo lavorare perché diventino un volano economico e una leva turistica». «In Italia si ha la convinzione che mettere sotto tutela un’area diventa un ostacolo – ha spiegato il ministro Musumeci -. Compito delle istituzioni e delle associazioni è il superamento di questo limite culturale». LEGGI TUTTO

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    Mattarella: grave rischio da concentrazione capitali e tecnologia. «Troppa polarizzazione»

    Ascolta la versione audio dell’articolo4′ di letturaDi fronte all’eccesso di polarizzazione delle idee bisogna ricordare che il pluralismo è l’anima della democrazia. Il monito arriva dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla cerimonia al Quirinale per lo scambio di auguri con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile.«Si registra ovunque un fenomeno di evidente, progressiva polarizzazione che tocca tanti aspetti della nostra convivenza. Appare sempre più difficile preservare lo spazio del dialogo e della mediazione all’interno di società che sembrano oggetto di forze centrifughe divaricanti, con una pericolosa riduzione delle occasioni di dialogo, di collaborazione, di condivisione. Si tratta di una dinamica che non riguarda soltanto la politica ma la precede e va molto oltre – osserva il Capo dello Stato -. Tocca ambiti sociali, economici, culturali, persino etici. Il pluralismo delle idee, l’articolazione di diverse opinioni rappresentano l’anima di una democrazia. Questo è il principio cardine delle democrazie delle società occidentali». Ma sempre più spesso, lamenta Mattarella, «vi appare la strada di una radicalizzazione che pretende di semplificare escludendo l’ascolto e riducendo la complessità alle categorie di amico/nemico».Grave rischio da concentrazione capitali e tecnologia«La concentrazione in pochissime mani di enormi capitali e del potere tecnologico, così come il controllo accentrato dei dati, definibili come il nuovo petrolio dell’era digitale determinano una condizione di grave rischio». Per il presidente della Repubblica «gli effetti sono evidenti» e riflettono un quadro in radicale (e pericoloso) cambiamento. «Pochi soggetti non uno soltanto, come ci si azzarda a interpretare, con immense disponibilità finanziarie, che guadagnano ben più di 500 volte la retribuzione di un operaio o di un impiegato – spiega il Capo dello Stato -. Grandi società che dettano le loro condizioni ai mercati e, al di sopra dei confini e della autorità degli Stati e delle Organizzazioni internazionali tendono a sottrarsi a qualsiasi regolamentazione, a cominciare dagli obblighi fiscali. Sembra che, come in una dimensione separata e parallela rispetto alla generalità dell’umanità, si persegua la ricchezza come fine a sé stessa; in realtà come strumento di potere molto più che in passato perché consente di essere svincolati da qualunque effettiva autorità pubblica».Loading…Stabilità importante ma preservare valori e unità«Sovente parliamo della stabilità come di un fattore determinante del patrimonio di credibilità e di buona reputazione di un Paese. E come si è detto la stabilità è alimentata da istituzioni efficienti. Da istituzioni in grado di assumere decisioni tempestive. Dal consenso dei cittadini. Da una società civile che sa impegnarsi e crescere, perché sa che la coesione si nutre di lavoro ed è incoraggiante registrare segnali positivi nell’andamento dell’occupazione. Ma ci sono, prima ancora, fattori che non dobbiamo sottovalutare: valori comuni e condivisi, cultura, sentimenti popolari che ci fanno riconoscere come un unico popolo, legato da un comune destino». È un ulteriore sollecitazione del presidente della Repubblica per il quale «questo patrimonio “immateriale” è prezioso per quella unità morale che è presupposto per una convivenza ordinata, per una Repubblica forte, per un Paese stabile e di prestigio nel mondo. Queste doti sono emerse in tante circostanze. Di fronte alle emergenze. In occasione di catastrofi che feriscono il Paese. O negli anni bui del terrorismo. O, recentemente, quando abbiamo dato prova di straordinaria solidarietà nel combattere la pandemia. Come un fiume carsico questo patrimonio, costituito dalla nostra unità morale, si manifesta nei momenti più difficili. È avvenuto più volte nella nostra storia. Non è soltanto memoria».Cosa significa concretamente rispettare e preservare questa unità? «Anzitutto – ha sottolineato Mattarella – vuol dire vivere la Costituzione nella sua attualità. Avere come riferimento sicuro i suoi valori fondativi: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la solidarietà. I diritti inalienabili di ogni persona. Vuol dire anche riconoscere che vi sono interessi nazionali che richiedono la massima convergenza. Ad esempio il rispetto dei trattati e delle alleanze internazionali, la difesa e la sicurezza dei nostri concittadini e delle infrastrutture strategiche, la salvaguardia dell’ambiente e la messa in sicurezza dei nostri territori. Non possiamo dividerci su questi obiettivi, che sono inevitabilmente di lungo periodo e vanno dunque perseguiti con un impegno che va oltre le maggioranze e le opposizioni di turno».Rispettare ruolo senza invasioni campo e contrapposizioniIl «senso del dovere» richiede «a tutti coloro che operano in ogni istituzione, di rispettare i limiti del proprio ruolo. Senza invasioni di campo, senza sovrapposizioni, senza contrapposizioni». Mattarella tiene a ricordare «un punto fondamentale: il rispetto delle istituzioni nei confronti di chi ne ricopre il ruolo. Così come coloro che rivestono responsabilità istituzionali, a cominciare dal Presidente della Repubblica, sono tenuti a esercitarle sapendo che le istituzioni sono di tutti. Che il servizio che si svolge è a garanzia della dignità di ognuno, a prescindere dall’appartenenza politica. Abbiamo, a tutti i livelli, esempi efficaci, quotidiani, di come questo sia non solo possibile, ma praticato. L’ho visto, ad esempio, di recente, nella passione dei tanti sindaci che ho incontrato all’assemblea dell’Anci. Le diverse appartenenze politiche, le legittime e preziose differenze delle identità culturali – che sono l’essenza della dialettica democratica – non impediscono di ricercare e trovare convergenze e unità su alcuni grandi temi. Nell’interesse dei cittadini. Questa attitudine, questa miniera di valori e di sentimenti è più diffusa di quel che si pensa e ho avuto modo, anche nel corso di quest’anno, di constatarlo personalmente in numerose occasioni. Anima tante nostre comunità. Anima tante espressioni della società civile, del mondo associativo delle professioni, dell’economia, del mondo del lavoro: canali di partecipazione e costruzione del bene comune, con cui è prezioso il dialogo. Lo possiamo chiamare, senza eccessi retorici, spirito di servizio. Passione civile. Senso del dovere. Quello manifestato, ad esempio, malgrado l’esposizione a forti rischi, dai nostri militari in Unifil in Libano. Così come tanti altri, cui penso con riconoscenza, nei Corpi dello Stato e nella società civile». LEGGI TUTTO

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    Meloni: «Avanti con premierato, autonomia, giustizia. I centri in Albania funzioneranno»

    Open Arms: Salvini: vado in tribunale a testa alta, difendere confini non è reato«Venerdì, l’ultimo prima del Santo Natale, sarò anche a nome vostro al processo a Palermo per il processo Open Arms, vado in Tribunale a testa alta, con orgoglio, perché difendere le leggi, i confini e l’onore di un Paese finché campo per me non potrà mai essere reato». Lo ha detto Matteo Salvini, ospite di Atreju.Codice strada: Salvini a Vasco Rossi: si confronti con chi ha perso figli per colpa di chi guida drogato«Ho visto che Vasco Rossi ha polemizzato, io sono stato a tanti concerti a Milano e a Roma di Vasco Rossi, mi piace molto come cantante, ma è contrariato perché dice che se uno usa alcune droghe e poi si mette al volante rischia qualcosa, ebbene, io invito Vasco Rossi non a confrontarsi con la politica, col ministro Salvini, ma farsi due chiacchiere con quei troppi genitori che hanno perso troppi figli per colpa di chi si è messo alla guida avendo utilizzato delle droghe». Lo dice Matteo Salvini, ospite in collegamento di Atreju. «Non si scherza e non si fa polemica – sottolinea – . Quando c’è in ballo la vita dei ragazzi. Questo è un governo che ha le idee chiare, siamo liberali, siamo libertari, ognuno ha la sua vita, fa quello che vuole, ma la droga è morte, ogni tipo di droga è sempre comunque morte e lo Stato spacciatore con noi al governo non farà mai strada. Andiamo avanti fino al 2027 prenotandoci per il 2032 col passaggio attraverso gli elettori». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in collegamento con la festa di Atreju.Ue: Morawiecki, rendiamo di nuovo grande l’Europa, servono persone come Meloni«Oggi abbiamo bisogno di persone forti che ci guidino come Giorgia Meloni». Lo ha detto l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki dal palco di Atreju, dopo aver aperto il suo intervento in italiano citando la Divina Commedia. «E’ tempo per noi di iniziare un nuovo viaggio, è tempo di riscoprire la grandezza europea – ha affermato – L’Europa è il cuore del mondo. Let’s Make Europe Great Again», ha rimarcato, evocandolo slogan di Donald Trump, “Make America Great Again”.Migranti: Schlein, Meloni spieghi ad Atreju gli 800mln sperperati in Albania, ci metta faccia«Giorgia Meloni, che oggi parla ad Atreju del favoloso mondo di Ameloni dove va tutto alla grande, spieghi agli italiani come mai il suo governo ha sperperato 800 milioni di euro di soldi pubblici in Albania per una prigione vuota. Costruita per deportare persone in Albania violandone i diritti, che poi hanno dovuto riportare in Italia. Uno spreco enorme, inutile, cinico. Di risorse economiche e umane, perché il personale, che meglio potrebbe essere impiegato in Italia, è invece trattenuto lì a fare la guardia al vuoto». Lo dichiara la segretaria del Pd, Elly Schlein. «In un momento in cui famiglie e imprese in Italia faticano ad arrivare a fine mese, è inaccettabile che risorse così ingenti vengano sottratte alla sanità pubblica, alla scuola per questa bieca propaganda sulla pelle dei più fragili. La Presidente del Consiglio chiarisca subito dove sono finiti questi soldi e perché non siano stati destinati a sostenere chi oggi, in Italia, ha più bisogno. Ci metta la faccia, gli italiani meritano una risposta», incalza la leader dem.Loading… LEGGI TUTTO