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    È iniziato l’inverno

    Caricamento playerAlle 4:27 di venerdì mattina c’è stato il solstizio d’inverno, cioè il momento astronomico nel corso del moto annuale di rivoluzione della Terra in cui nell’emisfero boreale si fa cominciare la stagione invernale. Nel nostro emisfero il giorno del solstizio d’inverno è quello con meno ore di luce dell’anno, mentre quello d’estate è il giorno con più luce. I solstizi, come gli equinozi, sono fenomeni astronomici semplici da osservare, ed è per questo che storicamente molte culture li hanno utilizzati per determinare, con qualche approssimazione, il susseguirsi delle stagioni.
    Le stagioni però non cambiano sempre lo stesso giorno, perché sia i solstizi che gli equinozi sono eventi collegati a fenomeni che prescindono dai nostri calendari e di anno in anno possono variare nell’arco di un paio di giorni a causa della diversa durata dell’anno solare e di quello del calendario: la stessa ragione per cui ci sono gli anni bisestili.
    In Italia in genere la primavera comincia tra il 20 e il 21 marzo, l’estate tra il 20 e il 21 giugno, l’autunno tra il 22 e il 23 settembre e tra il 21 e il 22 dicembre l’inverno, che questa volta durerà fino al prossimo 20 marzo, quando ci sarà l’equinozio di primavera. Ci sono anche casi rarissimi, in cui il solstizio d’inverno può essere anche il 20 o il 23 dicembre: l’ultima volta che c’è stato un solstizio di inverno il 23 dicembre era il 1903, mentre la prossima non dovrebbe capitare prima del 2300.

    Oltre alle stagioni astronomiche ci sono anche quelle meteorologiche, che iniziano in anticipo di una ventina di giorni rispetto a solstizi ed equinozi e durano sempre tre mesi. Indicano con maggiore precisione i periodi in cui si verificano le variazioni climatiche annuali, specialmente alle medie latitudini con climi temperati.
    I solstizi e gli equinozi dividono il tragitto che la Terra compie attorno al Sole – detto “moto di rivoluzione” – in quattro parti di tre mesi circa ciascuna, ognuna delle quali è una stagione. Misuriamo i giorni in 24 ore e l’anno in 365 giorni, ma in realtà la Terra impiega tempi leggermente diversi a ruotare su se stessa e a compiere la propria orbita attorno al Sole: è proprio per questo che l’ora e il giorno degli equinozi non sono fissi, ma variano di anno in anno.
    Il solstizio è il momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima o minima nel suo moto lungo l’eclittica, cioè il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto alla sfera celeste (ovvero il cielo, per come lo vediamo dalla Terra). È un moto “apparente” perché in realtà per il sistema solare è la Terra a girare intorno al Sole, ma muovendoci noi con il pianeta abbiamo l’impressione che a spostarsi nel cielo sia il Sole e non viceversa.
    Il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva a giugno (quando iniziano l’estate nel nostro emisfero e l’inverno in quello australe), mentre a dicembre raggiunge il valore massimo di declinazione negativa (segnando l’inizio dell’inverno boreale e dell’estate australe).

    – Leggi anche: L’invenzione dell’inverno LEGGI TUTTO

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    La Commissione Europea ha proposto di ridurre la protezione per i lupi

    La Commissione Europea ha presentato una proposta per cambiare la classificazione del lupo grigio da specie «rigorosamente protetta» a «protetta», una modifica alle norme europee che di fatto renderebbe più semplice la caccia ai lupi. Secondo la Commissione, ci sono buoni motivi per farlo perché la popolazione di questi animali è continuata a crescere in diversi paesi europei, ma la proposta è stata criticata da numerose associazioni ambientaliste che ritengono non ci siano basi scientifiche per ritenere di nuovo praticabile la caccia.La protezione molto rigida che determina il divieto di caccia per i lupi è contenuta nella Convenzione di Berna e nella Direttiva 92/43/CEE sulla conservazione degli habitat naturali. Le norme stabiliscono che, salvo alcune eccezioni per particolari territori, nell’Unione Europea non si possono cacciare né catturare i lupi, salvo che questi non costituiscano un immediato e diretto pericolo per la popolazione o per il bestiame. I provvedimenti erano stati assunti per favorire il ripopolamento del lupo grigio, che rischiava di scomparire in molte aree dell’Europa occidentale determinando una riduzione della biodiversità, cioè della varietà di specie viventi che popolano un determinato ambiente.
    Da tempo alcune associazioni del settore agricolo e dell’allevamento chiedevano alla Commissione di intervenire sulle regole, segnalando un aumento dei casi di danni causati dai lupi. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, aveva mostrato negli ultimi mesi un particolare interesse alla questione, anche in vista delle elezioni europee del prossimo anno: allevamento e agricoltura costituiscono una parte importante dell’economia europea e hanno grandi capacità di influenza. Da qualche mese si dice che von der Leyen sia interessata al problema anche per un altro motivo: la presidente della Commissione è un’appassionata cavallerizza e l’anno scorso un lupo aveva ucciso la sua pony Dolly.
    Associazioni ambientaliste e per la protezione degli animali non sono però d’accordo con la proposta della Commissione, accusata di non essersi basata sulle prove scientifiche che mostrano come i lupi siano ancora in pericolo in parte dell’Europa occidentale. La modifica ai regolamenti, dicono, renderebbe molto più difficile se non impossibile il ripopolamento di alcune aree, vanificando i progressi raggiunti negli ultimi decenni.
    Nonostante i problemi che ci sono stati in alcuni contesti, i casi di lupi “confidenti”, cioè che mostrano di non aver paura degli umani e in più occasioni si sono avvicinati a meno di 30 metri dalle persone, sono rari. Nel 2022 l’ISPRA aveva conteggiato solo 23 casi di lupi confidenti in Italia nei dieci anni precedenti, sulla popolazione complessiva di 3.300.
    Per cambiare il livello di protezione dei lupi, la decisione dovrà essere approvata da tutti gli stati membri e dagli altri soggetti che fanno parte della Convenzione di Berna. LEGGI TUTTO

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    Treviso, ragazza di 27 anni uccisa a coltellate in casa: in fuga il presunto assassino | Vanessa Ballan lascia un bimbo di 4 anni

    La vittima è Vanessa Ballan, 27 anni, mamma di un bambino di 4. A lanciare l’allarme sono stati il marito e un vicino di casa, che hanno immediatamente allertato i soccorsi.Vanessaa Ballan – Nanopress.itAl momento del delitto, il marito era in casa con la vittima ed è riuscito a fornire agli inquirenti elementi utili per identificare il presunto assassino.Omicidio a Treviso: 27enne uccisa in casaUna giovane mamma di 27 anni è stata uccisa questa mattina nella sua abitazione a Spineda, piccola frazione nel comune di Riese Pio X (Treviso). La vittima è Vanessa Ballan, madre di un bambino di 4 anni. Stando a quanto riferisce La Repubblica, l’allarme è stato lanciato dal marito e da un vicino di casa della vittima, che hanno allertato i carabinieri e il 118. I sanitari giunti sul luogo della tragedia non hanno potuto fare nulla per salvare la vita alla 27enne.La vittima è stata colpita con diverse coltellate, mentre il presunto assassino si è dato alla fuga. Si tratterebbe di un suo conoscente, a cui la 27enne avrebbe aperto la porta di casa. Il marito della giovane era in casa al momento dell’omicidio ed è ora in caserma per essere ascoltato e fornire elementi utili all’identificazione del presunto killer. Non è chiaro se il figlio fosse in casa. I due erano sposati da 11 anni e da qualche tempo si erano trasferiti a Riese da Castelfranco Veneto, di cui erano entrambi originari.I rilievi sul luogo della tragedia – Nanopress.itL’assassino in fugaIl presunto assassino, che la coppia conosceva, sarebbe un uomo che risiede ad Altivole, un comune vicino a Riese Pio X. L’uomo, attualmente ricercato, si sarebbe allontanato a piedi, dopo aver colpito a morte la vittima. Vanessa gli avrebbe aperto la porta di casa e l’uomo l’avrebbe colpita con diverse coltellate, lasciandola esanime sul pavimento. Nessuna ipotesi ufficiale sul movente del delitto. LEGGI TUTTO

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    Spari dopo una lite sotto casa, ucciso a Bari il fisioterapista Mauro Di Giacomo

    L’omicidio è avvenuto intorno alle 20.30 di lunedì, 18 dicembre, sotto casa della vittima, in via Tauro, a Bari. Mauro Di Giacomo – Nanopress.itIl medico è stato colpito da almeno sei spari, dopodiché il killer si è dato alla fuga.Fisioterapista ucciso sotto casa dopo una liteGli inquirenti escludono la pista della criminalità organizzata per l’omicidio di Mauro Di Giacomo, il fisioterapista 63enne ucciso nella serata di lunedì sotto casa in via Tauro, a Bari. La vittima aveva parcheggiato la sua auto, quando avrebbe avuto una breve discussione con il suo assassino, prima di essere freddato a colpi di pistola. Almeno sei quelli che lo hanno raggiunto.Ad allertare i soccorsi sono stati i vicini di casa, che hanno sentito le urla e gli spari. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, per Di Giacomo non c’era più nulla da fare. Dopo l’omicidio il killer si è dato alla fuga. Di Giacomo era un professionista conosciuto che lavorava al Policlinico di Bari e in uno studio privato nel quartiere SanPasquale del capoluogo pugliese. Lascia la moglie e due figli. “Era una persona serena, allegra e spensierata, che amava viaggiare e per cui lavoro e famiglia erano tutto”, ha raccontato un amico. LEGGI TUTTO

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    Smantellata una rete di streaming illegale: 21 indagati e segnale bloccato

    L’operazione è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania.Operazione contro la pirateria – Nanopress.itContestati i reati di frode informatica, accesso abusivo a un sistema informatico, associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla diffusione di palinsesti tv ad accesso condizionato, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici.Maxi operazione contro la pirateria onlineVentuno persone indagate e blocco immediato del flusso illegale dei siti di live streaming e delle Iptv. È il bilancio di una maxi operazione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania, culminata con l’iscrizione di 21 persone nel registro degli indagati. Stando a quanto riferisce l’Ansa, l’associazione a delinquere avrebbe superato i confini nazionali, ottenendo profitti mensili di diversi milioni di euro. All’operazione ha preso parte anche la Polizia Postale, che ha messo in atto sequestri e perquisizioni nei confronti di diversi centri operativi.Stando a quanto precisato dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, le condotte illecite sarebbero state consumate in un lungo periodo. I 21 indagati avrebbero utilizzato chat crittografate, documenti e identità falsi per eludere i controlli. I reati contestati vanno dalla frode informatica all’accesso abusivo a un sistema informatico, associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla diffusione di palinsesti tv ad accesso condizionato, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici. Gli indagati sono residenti in diverse parti d’Italia, tra Lucca, Bari, Napoli, Alessandria, Cosenza, Siracusa, Messina, Catania, Pisa, Reggio Emilia e Salerno. LEGGI TUTTO

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    Maxi incidente sul Grande Raccordo Anulare a Roma, un morto e sei feriti

    Il drammatico schianto si è registrato questa mattina tra gli svincoli Pisana e Magliana. Nell’incidente sono rimasti coinvolti tre mezzi pesanti e due auto. Incidente sul raccordo anulare – Nanopress.itA perdere la vita un uomo di 61 anni, alla guida di uno dei mezzi pesanti, mentre altre due donne – tra cui una giovanissima – sono rimaste gravemente ferite.Maxi incidente sul Grande Raccordo Anulare a RomaOltre sei chilometri di coda e traffico paralizzato questa mattina sul Grande Raccordo Anulare di Roma, dopo un maxi tamponamento a catena che ha provocato una vittima e sei feriti. L’incidente si è verificato tra gli svincoli Pisana e Magliana e nello schianto sono rimasti coinvolti tre mezzi pesanti e due auto. La vittima, un uomo di 61 anni, è l’autista di uno dei furgoni. L’uomo era rimasto incastrato all’interno del mezzo, diventato una trappola di lamiere. Altre due donne sono rimaste gravemente ferite. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, diverse ambulanze e un elisoccorso, che ha trasportato uno dei feriti in ospedale.Sulle cause del maxi tamponamento sono in corso le indagini. La circolazione è stata chiusa in entrambe le direzioni per consentire all’elisoccorso di atterrare e ripartire in velocità verso il vicino ospedale. LEGGI TUTTO

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    Blitz di Ultima Generazione a Roma, bloccata via Salaria

    Alcuni scooteristi hanno travolto gli attivisti. Sul posto sono giunte degli agenti di polizia, che hanno sgomberato i manifestanti. Attivisti Ultima Generazione – Nanopress.itQuattordici di loro sono stati portati negli uffici della Questura per essere identificati.Blitz di Ultima Generazione a RomaNuovo blitz di Ultima Generazione a Roma. Alcuni manifestanti hanno bloccato via Salaria, anche in solidarietà dei lavoratori Gkn di Firenze, che rischiano il licenziamento nelle prossime settimane. Forti momenti di tensione con gli automobilisti. Alcuni centauri hanno travolto i manifestanti. Quattordici di loro sono stati portati negli uffici della Questura per essere identificati.“Da poco è terminata la Cop28 con un risultato insoddisfacente. Sono in strada perché chiedo al governo del mio paese di essermi vicino e ascoltare la richiesta di aiuto dei suoi cittadini” ha dichiarato uno dei manifestanti. LEGGI TUTTO

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    Incendio in un’abitazione a Campobasso, morto un bimbo di 9 anni: grave la sorellina di 4 anni

    Nel rogo sono rimasti feriti il fratello adolescente, la sorellina di pochi anni e la mamma, tutti ricoverati all’ospedale Cardarelli. Incendio in un’abitazione a Campobasso – Nanopress.itA lanciare l’allarme sarebbe stato il papà della vittima, che è riuscito a portare fuori i figli, mentre i vigili del fuoco giungevano sul posto. Il piccolo sarebbe morto nel sonno per asfissia.Incendio in un’abitazione a Campobasso: morto un bambino di 9 anniDramma nella notte in un’abitazione in Contrada Colle Calcare, a Campobasso, dove è divampato un incendio. Il rogo è costato la vita a un bambino di 9 anni, mentre la mamma, il fratello più grande e la sorellina di 4 anni sono rimasti intossicati e sono stati trasferiti all’ospedale Cardarelli di Napoli. La più piccola verserebbe in gravi condizioni ed è stata trasferita all’ospedale pediatrico Santobono.Stando a quanto riferisce l’Ansa, il piccolo Alessandro sarebbe deceduto nel sonno per asfissia. A lanciare l’allarme è stato il padre, che ha portato i corpi dei figli all’esterno dell’abitazione, mentre arrivavano i vigili del fuoco. Sulla vicenda sono ora in corso le indagini della polizia, che ha posto sotto sequestro l’abitazione.“C’era tanto fumo in casa, proveniente soprattutto da un divano, e i bambini, che in quel momento stavano dormendo, lo hanno respirato” ha raccontato il nonno, che abita al piano di sotto dell’edificio.Sulle cause dell’incendio sono in corsa accertamenti. Il rogo è divampato nel salotto, ma sono due le ipotesi sulle quali lavorano gli inquirenti: il cortocircuito di un elettrodomestico o una candela accesa per la novena di Natale. LEGGI TUTTO