Veneto, il neo presidente Stefani dopo la vittoria: “Al primo posto bisogni delle persone”
Il neo governatore è chiamato a raccogliere l’eredità del “Doge”, l’ex governatore Luca Zaia. La sua vittoria lo ha portato a essere il più giovane presidente di Regione in carica. Trentratreenne, si è ricavato un ruolo di primo piano nel Carroccio in tempi brevissimi. Nel suo programma autonomia, identità e territorio sono le priorità. “Dedico questa vittoria ai nonni”, ha detto in conferenza stampa
ascolta articolo
Il Veneto ha scelto: Alberto Stefani è il nuovo presidente della Regione (SEGUI GLI AGGIORNAMENTI LIVE DELLE REGIONALI). A soli 33 anni – compiuti una settimana prima del voto, lo scorso 16 novembre – il leghista diventa il più giovane governatore in carica d’Italia, coronando una scalata politica rapidissima e costruita in pochi anni dentro il Carroccio. La coalizione di centrodestra, dopo mesi di discussione e tensioni sulla ricandidatura di Luca Zaia, aveva trovato la quadra proprio sul suo nome: un candidato cresciuto nel territorio, investito dal segretario della Lega Matteo Salvini già a Pontida, e capace di convincere anche Fratelli d’Italia a lasciare il Veneto al Carroccio. In una terra per decenni democristiana e poi governata per 15 anni da Zaia, è lui l’uomo chiamato a raccoglierne l’eredità.
Il messaggio agli elettori del neo presidente
Il neo eletto presidente, una volta che la sua vittoria è stata cerca, ha scritto un messaggio agli elettori. “Grazie veneti! Con grande emozione – si legge nel suo profilo Facebook – ho ricevuto l’onore di rappresentarvi. Sento dentro di me una forte responsabilità e anche una grande energia. Voglio essere chiaro: metterò al primo posto i bisogni delle persone e sarò presidente di tutti, anche di chi non mi ha votato. E, insieme alle forze della coalizione, che ringrazio, da domani sarò già al lavoro. Con occhi e cuore solo per il Veneto”. In conferenza stampa ha aggiunto: “Quando si assume una responsabilità amministrativa la vita privata viene sempre dopo la vita pubblica e così deve essere. Ma mi sia permesso dedicare questa vittoria a una persona a me cara che questa notte ha avuto delle difficoltà. E dedico questa vittoria a tutti i nonni che hanno lasciato un segno nella vita dei propri nipoti”.
Identità, territorio e autonomia: la ricetta del nuovo presidente
Stefani (IL SUO PROFILO) si è ritagliato uno spazio centrale nella Lega in tempi record: dall’anno scorso è uno dei quattro vicesegretari federali e ha fatto dell’identità veneta il fulcro del suo messaggio politico. In cima alla sua agenda c’è l’autonomia, tema bandiera della Liga Veneta e filo conduttore di tutto il suo percorso. Moderato nello stile, vicino a Salvini ma in ottimi rapporti anche con Zaia, ha rivendicato una politica “del confronto leale”, lontana dai toni personalistici e dallo scontro frontale: “Non cerco nemici da abbattere, ma avversari con cui dialogare”, ha ripetuto spesso durante la campagna elettorale. LEGGI TUTTO

