Piano Mattei per l’Africa, asse Italia-Ue: Meloni annuncia piano per debito da 1,2 mld
Reti ferroviarie, fibra ottica, produzione di caffè. La premier, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha annunciato un piano di finanziamenti in accordi tra Italia, Unione europea e Africa. L’obiettivo: convertire nei prossimi 10 anni l’intero ammontare del debito per le nazioni meno sviluppate, secondo i criteri della Banca Mondiale, e di abbattere del 50% quello delle nazioni a reddito meno basso. Ma non sarà facile
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Reti ferroviarie, interconnessioni digitali con l’Italia, produzioni di caffè. Sono alcuni dei pilastri del ‘Piano Mattei per l’Africa e Global gateway: uno sforzo comune con il continente africano’, finanziamenti per 1,2 miliardi di euro in accordi tra Italia, Unione europea e Africa. Nello scenario di Villa Doria Pamphilj, la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno varato “l’internazionalizzazione” del Piano Mattei, annunciando “un’iniziativa concreta per affrontare la questione del debito delle nazioni africane”. L’obiettivo: convertire nei prossimi 10 anni l’intero ammontare del debito per le nazioni meno sviluppate, secondo i criteri della Banca Mondiale, e di abbattere del 50% quello delle nazioni a reddito meno basso. L’operazione dovrebbe permettere di convertire “in progetti di sviluppo da attuare in loco circa 235 milioni di euro di debito”. Che resta però una minima parte del debito complessivo che supera il trilione di dollari.
Il vertice Ue-Africa a Roma
Al tavolo del vertice organizzato e co-presieduto da Meloni e von der Leyen hanno partecipato i rappresentanti di Zambia, Angola, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, i vertici di Commissione dell’Unione africana, Banca africana di sviluppo, Banca Mondiale, Fmi e Africa Finance Corporation. E gli accordi coinvolgono anche Bei, Cdp, Sace, Sparkle e Microsoft.
Meloni: “Rafforzando l’Africa si rafforza l’Europa”
La convinzione di Meloni è quella già ribadita più e più volte: “Rafforzando l’Africa si rafforza l’Europa”. La strategia punta a eliminare “a monte” le cause dell’immigrazione. Preoccupa in questi giorni l’aumento dei flussi dalla Libia, in uno scenario di caos politico interno, che è stato esaminato anche in una riunione di governo dalla premier con ministri e intelligence. Von der Leyen è d’accordo: “Dobbiamo mantenere la lotta al traffico di esseri umani in alto sull’agenda, come concordato al vertice dei leader del G7 pochi giorni fa”. LEGGI TUTTO