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    Marche primo test elettorale d’autunno, oggi la sfida a distanza dei comizi tra Meloni e Schlein

    Ascolta la versione audio dell’articoloSfida a distanza tra maggioranza e opposizione sulle Marche con i leader impegnati nella caccia all’ultimo voto. La premier Giorgia Meloni sarà, nelle prossime ore, con i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani sul palco di Ancona per la manifestazione a sostegno della candidatura di Francesco Acquaroli. Nelle stesse ore a Pesaro, a pochi chilometri di distanza, Elly Schlein e Stefano Bonaccini proveranno a tirare la volata al candidato del campo largo Matteo Ricci.Marche al voto il 28 e 29 settembreIn attesa dell’esito del test nella Regione che apre le danze delle competizioni autunnali col voto del 28 e 29 settembre, nel centrodestra si cerca ancora la quadra su tutto il dossier nel suo complesso. La Lega morde il freno anche in vista del weekend di Pontida ma la partita, per allora, non sarà ancora del tutto chiusa. A farlo capire è lo stesso Salvini. «Dopo il raduno di Pontida contiamo di chiuderla bene», ha detto al termine della riunione del Consiglio federale. A pesare su tutta la vicenda sono i veti incrociati tra Lega ed FdI che complicano la soluzione. Il partito della premier punta, infatti, a mettere nero su bianco un pacchetto che comprenda, insieme all’indicazione di un leghista per il Veneto anche quello di un proprio nome per la Lombardia. Non solo. Secondo i rumors, la richiesta del primo azionista della maggioranza alla Lega sarebbe anche quella di far cadere le resistenze sulla riforma della legge elettorale. Sono noti, infatti, i dubbi del partito di Salvini, sull’ipotesi di modifica dell’attuale sistema di voto con la cancellazione della parte di collegi uninominali dove il centrosinistra, tutto unito, potrebbe fare la parte del leone. E l’altra questione ancora da chiudere resterebbe quella dell’ipotetica lista Zaia che vede la contrarietà di FdI.Loading…Si allontana il vertice dei leader della maggioranza Messe così le cose, in attesa delle ultime risposte, si allontana anche il vertice dei leader della maggioranza che dovrebbe servire a sancire l’intesa. Il leader azzurro Antonio Tajani si è detto «ottimista» su un accordo per il Veneto in tempi rapidi spiegando di non avere preclusioni nei confronti dei leghisti. Dall’altro lato anche Salvini ha lanciato messaggi in qualche modo distensivi. «Chi si ferma è perduto – il suo appello – noi facciamo delle proposte. Noi, come Lega, abbiamo oltre 500 sindaci, tanti in Veneto: mettiamo a disposizione il meglio che possiamo esprimere. Alberto Stefani è uno dei nomi, ha 32 anni, e ha dimostrato di saper amministrare. Tutti dicono spazio ai giovani e Stefani potrebbe essere il governatore più giovane d’Italia. Lo mettiamo a disposizione, non imponiamo niente a nessuno».Scintille tra Noi Moderati e Forza Italia Intanto nell’alleanza di centrodestra si registra anche qualche scintilla con Noi Moderati dopo che Pino Bicchielli ha lasciato il partito per approdare nelle file di Forza Italia. «È spiacevole constatare come Forza Italia, invece di valorizzare la leale collaborazione che abbiamo sempre garantito, ontinui a muoversi con logiche di cannibalizzazione degli alleati. Da questo partito continuiamo a ricevere ostilità, dalla Toscana alla Calabria», ha sottolineato il coordinatore Saverio Romano che ha chiesto un chiarimento con il partito azzurro.La partita nel centrodestra sui nomi per la Campania e la Puglia Nel centrodestra mancano, poi, ancora i nomi per la Campania e la Puglia ma sembra sempre più probabile che la maggioranza, alla fine, vada su nomi di civici. Intanto, dopo la presentazione delle lista in Toscana scoppia un piccolo caso per la scelta di una candidata di Fratelli d’Italia di correre con l’alias “Stefania del Marcheschi”, il nome del senatore del quale è stata per anni il braccio destro. «Per me – ha spiegato Stefania Vivoli, la diretta interessata – non è mai stato né denigratorio né maschilista: se al posto di un uomo ci fosse stata una donna, sarebbe stato lo stesso. Non si tratta di appartenenza a qualcuno, ma di un modo per rendermi più riconoscibile sulla scheda elettorale». LEGGI TUTTO

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    Tajani schiera l’Italia: governo contrario all’offensiva a Gaza

    Ascolta la versione audio dell’articoloL’operazione di terra israeliana, con i carri armati che avanzano in diverse aree alla periferia di Gaza City, non è condivisa dal governo italiano. La linea è dettata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Abbiamo sempre detto di essere contrari all’offensiva su Gaza per i rischi che corre la popolazione civile, non certo per difendere Hamas che usa gli ostaggi come scudi umani» ha detto Tajani a Skytg24. E ha aggiunto. serve «accelerare i tempi per un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi senza condizioni e la fine degli attacchi. Si è già vista una carneficina in questi mesi a Gaza, non sarà facile».Crosetto: l’attacco a Gaza non fa il bene di IsraeleSulla stessa lunghezza d’onde il ministro della Difesa Guido Crosetto: «Non penso che l’attacco a Gaza sia il bene di Israele. Non penso che la lotta ad Hamas, che è sacrosanta, debba essere fatta in questo modo, non penso che si possa pensare di deportare il popolo palestinese, non è una cosa che mette in sicurezza Israele, ma neanche nessun altro Paese del Medioriente. Io penso che vada trovata una possibilità di convivenza tra palestinesi e Israele e che questo sia possibile se in qualche modo si estirpano i proxi dell’Iran e delle organizzazioni terroristiche come Hamas. Il modo che ha scelto Netanyahu, non Israele, sono due cose diverse per me, secondo me non è il metodo giusto» ha detto il ministro della Difesa a margine del forum Defence Procurement a Roma.Loading…Opposizioni: Gaza brucia, Meloni venga a riferireE intanto l’opposizione incalza Meloni a riferire in Aula. «Siamo stanchi di sentire le banalità di Tajani, che dice: “siamo contrari alle operazioni di Israele perché ci sono rischi per i civili”. Le cose sono due: o siete complici o siete totalmente inadeguati» ha detto il capogruppo M5s Riccardo Ricciardi associandosi alla richiesta del Pd di comunicazioni della premier Meloni su Gaza. «E’ ora che la presidente venga in Aula – si è associato Roberto Giachetti (Iv) – a fare un ragionamento su quale ruolo l’Italia intende svolgere. Ci venga a dire quali sono le iniziative che il governo intende prendere per fermare un’azione che non è più giustificabile da alcun punto di vista». Alla richiesta si è associata anche Azione.Schlein: pagina tragica, l’Italia non sia complice«L’occupazione illegale di Gaza da parte dell’esercito israeliano va fermata subito, dove invece devono entrare aiuti umanitari, cibo, medicinali per prestare soccorso a un popolo stremato e ridotto alla fame» ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein, in una nota, definendo quello di Netanyahu un «piano criminale concordato con Trump per colonizzare la Palestina, annettere la Cisgiordania e annientare la popolazione civile». E ancora: «L’Europa ha iniziato a reagire, seppur tardivamente, invocando sanzioni al governo israeliano. La contrarietà del governo italiano è tra le cause dell’immobilismo Ue. Dopo più di 60mila morti palestinesi, Meloni ancora sceglie Trump e Netanyahu e frena una dura reazione europea. Non possiamo accettare che l’Italia sia complice, perché siamo davanti a una delle pagine più buie e tragiche della storia contemporanea» conclude.Fratoianni: non è una guerra, è in corso un genocidioAncora più dura la reazione di Avs. «L’attacco di terra a Gaza è un altro salto di qualità nel genocidio, nello sterminio del popolo palestinese: faccio un appello, l’ennesimo, al governo italiano, fate qualcosa, intervenite. Basta con le parole vuote, con l’ipocrisia, con la complicità, non è più sopportabile». A dirlo, a Firenze, il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che stamani, nella sede Arci di piazza dei Ciompi, ha partecipato alla presentazione dei candidati di Avs alle regionali in Toscana, assieme al segretario di Europa Verde, Angelo Bonelli. LEGGI TUTTO