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    Caso Garofani, La Russa: “Dovrebbe lasciare l’incarico”. Ma poi frena

    Francesco Saverio Garofani “è il segretario del Consiglio supremo di Difesa, quello che si deve occupare della difesa nazionale. Credo che forse è meglio che quel ruolo lo lasci a qualcun altro”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenendo all’evento Italia Direzione Nord in Triennale, a Milano. Poco dopo però è arrivato il chiarimento: “Non tocca a me chiedere le sue dimissioni e nemmeno l’ho fatto” LEGGI TUTTO

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    Elezioni regionali, affluenza alle 12 in calo: Campania 8,25%, Puglia 8,53%, Veneto 10,10%

    Diminuisce ovunque la partecipazione, come emerge dalla prima rilevazione di giornata: nella precedente tornata elettorale in Campania era sopra l’11%, in Puglia intorno al 12% e in Veneto oltre il 14,70%. Le urne chiudono alle 23 di oggi e riaprono domani, dalle 7 alle 15

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    Urne aperte in Campania, Veneto e Puglia per le elezioni regionali: i cittadini sono chiamati a esprimersi per il rinnovo del Consiglio regionale e per scegliere il nuovo governatore. Le operazioni di voto hanno preso il via alle 7 di oggi, domenica 23 novembre, e continueranno fino alle 23 di stasera, per poi riprendere domani, dalle 7 alle 15. Affluenza in calo un po’ ovunque alle ore 12. La Campania si assesta all’8,25% (nella precedente tornata era l’11,32%). La Puglia è all’8,53% (contro il 12,04%) e il Veneto al 10,10% (contro il 14,74%). A livello nazionale la media dell’affluenza è dell’8,95% (contro il 12,63%).

    L’affluenza alle ore 12 in Campania

    Alle ore 12, la provincia con l’affluenza più alta in Campania è quella di Napoli, all’8,58% (contro l’11,84% della tornata precedente). Poi Caserta all’8,25% (contro l’11,21%), Salerno all’8,20% (contro l’11,20%), Benevento al 7,33% (contro il 10,06%) e Avellino al 7,04% (contro il 9,55%). LEGGI TUTTO

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    Elezioni regionali in Veneto, oggi si vota dalle 7 alle 23: cosa sapere

    Per le elezioni regionali in Veneto si vota oggi, domenica 23 novembre, dalle ore 7 alle ore 23 e dalle ore 7 alle ore 15 di domani, lunedì 24 novembre. Al termine inizieranno le operazioni di scrutinio. Per esercitare il diritto di voto, gli elettori devono presentarsi al seggio di riferimento muniti di scheda elettorale e documento di riconoscimento valido.

    La legge regionale del Veneto

    Le norme che regolano le elezioni regionali in Veneto sono contenute nella legge regionale n. 5 del 16 gennaio 2012. In essa viene stabilito che venga proclamato presidente della Regione il candidato che ottiene la quota più elevata di consensi. Qualora superi il 40% dei voti validi, scatta un premio di maggioranza che garantisce al candidato vincente il controllo del 60% dei posti in Consiglio. Inoltre, un posto in Consiglio spetta di diritto anche al candidato presidente che si classifica secondo per numero di preferenze. Per accedere alla ripartizione dei seggi, le coalizioni devono raggiungere almeno il 5% dei voti, mentre le singole liste necessitano del 3%.
    La scheda elettorale
    L’elettore può manifestare la propria scelta tracciando un segno sul nome del candidato presidente e/o sul simbolo situato accanto: in questo modo il voto viene attribuito sia al candidato sia all’insieme delle liste che lo supportano. È altresì possibile barrare, oltre al nome o al contrassegno del candidato presidente, anche una specifica lista appartenente alla coalizione che ne sostiene la candidatura, indicando così una preferenza più mirata all’interno dello schieramento prescelto.
    Le modalità di voto
    È permesso il voto disgiunto, grazie al quale l’elettore può sostenere un candidato alla presidenza e una lista non collegata. L’elettore può decidere di apporre il segno su una sola lista tra quelle riportate sulla scheda elettorale: in tale circostanza, la preferenza espressa viene automaticamente attribuita anche al candidato alla presidenza della Regione che risulta collegato a quella lista. Durante la votazione, è consentito indicare uno o due nomi di aspiranti consiglieri regionali, esercitando così il voto di preferenza. Per farlo, occorre scrivere il nome e cognome, o solo il cognome, nelle righe accanto al simbolo della lista cui i candidati appartengono. È possibile anche limitarsi a indicare soltanto il nominativo del candidato consigliere: in questo caso, il voto si estende automaticamente alla lista di riferimento e, di riflesso, al candidato presidente associato a quella stessa formazione politica. Quando si decide di esercitare il voto di preferenza, è fondamentale ricordare che, se si desidera esprimere due preferenze, entrambe devono riguardare candidati della medesima lista ma di genere differente. Se invece vengono segnati due nominativi dello stesso genere, la seconda preferenza indicata sarà considerata nulla e non avrà effetto ai fini dello scrutinio. LEGGI TUTTO