“La riunione odierna del Cipess segna una tappa fondamentale nell’azione di questo Governo. Questo Comitato è chiamato oggi ad approvare il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, per avviare la costruzione di un’opera tanto imponente quanto all’avanguardia dal punto di vista tecnico e ingegneristico. Un’infrastruttura dai tanti primati, a partire da quello che lo renderà il ponte sospeso a campata unica più lungo del mondo”. Questo, il pensiero della premier Giorgia Meloni durante la riunione del Cipess che ha dato oggi, 6 agosto 2025, il via libera al ponte sullo stretto. “Ma il progetto non si limita alla costruzione del ponte in senso stretto. Sono previsti infatti oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari per connettere l’infrastruttura. Si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la Nazione, frutto di un lungo processo progettuale e normativo – i primi progetti risalgono alla fine degli anni Sessanta – che questo Governo ha scelto di riavviare ufficialmente nel 2023, dopo la sospensione decisa dal Governo Monti nel 2012, di questo ringrazio il ministro Salvini per il coraggio e la determinazione”, ha sottolineato ancora la presidente del Consiglio.
Un investimento sul “presente e sul futuro dell’Italia”
“Non è un’opera facile ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate. Lo facciamo per dare lavoro e opportunità oggi, visto il moltiplicatore che un’opera di questa imponenza può generare sul nostro tessuto economico e produttivo, e per lasciare alle generazioni future un’eredità concreta: un’Italia più connessa, più competitiva, più coesa”, ha sottolineato ancora Meloni. “Il Ponte sarà un simbolo ingegneristico di rilevanza globale, una dimostrazione della forza di volontà e della competenza tecnica dell’Italia, che ha pochi paragoni nel mondo. Crediamo in questa infrastruttura, così come crediamo in tutte le infrastrutture che questa Nazione aspetta da decenni e che devono costituire l’ossatura per una Nazione più veloce e moderna”, ha poi concluso la premier.
Tajani pensa a Berlusconi: “Ce l’abbiamo fatta Presidente”
La foto di Silvio Berlusconi con l’elmetto giallo e il ponte sullo sfondo, con la scritta “Via libera al ponte sullo Stretto. Ce l’abbiamo fatta Presidente”. Si tratta della card di Forza Italia, ripostata su X dal vicepremier Antonio Tajani. ”Un’altra promessa mantenuta per l’Italia – si legge nel post – Adesso avanti con il massimo impegno per la realizzazione del Ponte”, ha aggiunto.
Approfondimento
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Fratoianni: “Dal governo una scelta folle”
Non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione. “Restiamo profondamente convinti che il Ponte sullo Stretto sia una scelta folle da ogni punto di vista: dal punto di vista ambientale,e dal punto di vista economico. Darà un’enorme massa di risorse pubbliche che invece sarebbero necessarie per rispondere ai problemi e alle emergenze di milioni di italiani”. Lo ha detto Nicola Fratoianni di Avs. “Non solo in quella parte del Paese, ma lì in Calabria e Sicilia certo con esigenze particolarmente grandi ed impellenti, ma in tutta Italia. E la scelta di questa mega opera – ha aggiunto – rischia di trasformarsi, anzi ne siamo certi, in un gigantesco buco nero”.
Barbagallo (Pd): “Giornata triste, ponte sullo Stretto uno spreco enorme”
“Altro che giornata storica: oggi è una giornata triste per il Mezzogiorno e per tutto il Paese. Il via libera del Cipess al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto rappresenta un colossale spreco di risorse pubbliche, un monumento all’inutilità e alla propaganda di Salvini. Un’opera vecchia, contestata, irrealizzabile nei tempi e nei modi raccontati, che cancella con un colpo di spugna le vere priorità del Sud: trasporti locali, ferrovie moderne, scuole sicure, sanità accessibile e infrastrutture sostenibili”. Questo il pensiero di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati. “Il Partito Democratico continuerà a opporsi in tutte le sedi a questa scelta scellerata. La battaglia non è finita”, ha poi aggiunto.
Floridia (M5S): “L’ok del Cipess è via libera ad uno spreco”
“Con l’approvazione del Cipess, il governo Meloni ha dato il via alla più grande operazione di spreco e prevaricazione mai vista negli ultimi decenni. Non c’è un progetto esecutivo. Non ci sono certezze sui costi reali, sull’impatto ambientale, sul rischio sismico, sulla mobilità alternativa. L’unica cosa certa sono i danni: ai cittadini, al territorio, alle casse dello Stato. Infatti, oggi si approvano penali fino a 1,5 miliardi di euro nel caso in cui il ponte – come loro in fondo sanno – non si farà. Avete capito bene: pagheremo per non farlo, dopo aver già speso centinaia di milioni per iniziare. Ad un certo punto l’evidenza imporrà comunque di fermarsi, ma il danno sarà fatto. Sarà imperdonabile. Il Ponte è l’affare del secolo solo per gli amici di questo governo. E tutto questo con i soldi tolti alla Sicilia e alla Calabria”. Lo ha scritto sui social la senatrice del Movimento 5 Stelle. Barbara Floridia.
La sindaca di Villa San Giovanni: “A rischio sopravvivenza della città”
“Abbiamo sempre espresso una contrarietà a questo progetto definitivo approvato”. Lo ha detto, ancora, la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Camini. “Riteniamo che la fase degli studi da noi richiesta doveva essere anticipata perché solo questo avrebbe dato alla comunità la serenità. C’è a rischio la sopravvivenza della città di Villa San Giovanni per un cantiere che impatta l’intero territorio comunale dividendolo in due parti, un cantiere rispetto al quale la città non è oggi preparata. La tutela della città viene prima di tutto”, ha poi aggiunto la giunta comunale.