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Retribuzioni più alte nel commercio: scattano bonus e aumenti contrattuali


Più soldi in busta paga e un nuovo passo verso stipendi più adeguati al costo della vita. Il 2025 sarà un anno importante per circa tre milioni di lavoratori del terziario, del commercio, della distribuzione e dei servizi, grazie all’attuazione del rinnovo del contratto collettivo nazionale Confcommercio e Confesercenti, sottoscritto a marzo 2024. Il contratto prevede un percorso di aumenti retributivi scaglionati, che porteranno a un adeguamento definitivo nel febbraio 2027. Già a partire da quest’anno, sono due le misure concrete previste: una indennità una tantum in arrivo a luglio e un aumento stabile della retribuzione mensile da novembre.

Bonus a luglio

Nel dettaglio, la prima misura consiste nel pagamento della seconda tranche dell’indennità straordinaria da 350 euro lordi, destinata a tutti i lavoratori inquadrati con il contratto Confcommercio o Confesercenti. La prima parte è stata erogata nel luglio 2024, mentre il saldo arriverà con la busta paga di luglio 2025. L’importo varia a seconda del livello di inquadramento previsto dal contratto. Per i livelli più alti, come i quadri, il bonus può superare i 300 euro lordi; per i livelli intermedi, come il quarto, si attesta attorno ai 175 euro; mentre per i livelli più bassi si aggira intorno ai 120 euro. Anche gli operatori di vendita riceveranno questa indennità: circa 165 euro per la prima categoria e poco meno di 140 euro per la seconda. Il bonus verrà erogato nello stesso mese in cui è prevista la quattordicesima mensilità, garantendo così un sostegno economico doppio, utile soprattutto in un periodo di aumento generalizzato dei prezzi. È importante sottolineare che si tratta di una misura eccezionale, non ripetibile, e che non verrà rinnovata nel 2026.

L’incremento da novembre

La seconda novità riguarda invece un intervento strutturale. A partire dal 1° novembre 2025, tutti i lavoratori inquadrati con il contratto Confcommercio-Confesercenti riceveranno un aumento del minimo tabellare, che si tradurrà in un incremento effettivo della retribuzione mensile. Anche in questo caso, l’importo dipenderà dal livello contrattuale. Per un quadro, l’incremento lordo sarà superiore ai 60 euro al mese; per un lavoratore di primo livello, sarà di circa 55 euro; per i livelli intermedi come il secondo o il terzo, l’aumento sarà compreso tra i 40 e i 47 euro; mentre per il quarto livello, tra i più rappresentati, è previsto un aumento di 35 euro lordi al mese. I livelli più bassi, come il sesto e il settimo, vedranno aumenti tra i 24 e i 28 euro lordi mensili. Anche per gli operatori di vendita sono previste cifre precise: circa 33 euro per la prima categoria e quasi 28 euro per la seconda.

La crescita graduale dei salari

Questo aumento sarà il terzo

step previsto dal contratto nazionale, che si completa in quattro fasi. Dopo il passaggio di novembre 2025, ne seguirà un altro a novembre 2026 e infine, il raggiungimento dell’aumento a regime a partire da febbraio 2027.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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