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Treni, aerei e bus: tra scioperi e mobilitazioni maggio nero per chi viaggia

Lasciate ogni speranza, o voi che viaggiate. È un maggio di fuoco, passione, attese, incertezze e cancellazioni quello che attende gli utenti delle ferrovie, ma anche degli aeroporti e del trasporto pubblico locale. Un calendario in costante aggiornamento che è possibile consultare sulla tabella presente sul sito del ministero dei Trasporti.
L’antipasto, decisamente impegnativo, verrà servito tra 48 ore. Martedì 6 maggio, dalle 9 alle 17, scatta infatti uno sciopero nazionale di 8 ore del personale ferroviario e degli appalti ferroviari. La causa è il “mancato raggiungimento degli accordi per il rinnovo del Contratto collettivo mobilità attività ferroviarie e per il rinnovo del contratto aziendale del Gruppo Fs, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023”, dichiarano in una nota congiunta Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.

I treni, come si legge sul sito di Trenitalia, potranno dunque “subire cancellazioni o variazioni”. “La mobilitazione – spiegano i sindacati nella nota – si rende necessaria in quanto, sebbene nel corso del negoziato si siano fatti significativi passi in avanti, non si è ancora trovato un punto di mediazione coerente con le richieste delle organizzazioni sindacali”. “Sollecitiamo – proseguono le tre sigle sindacali – le controparti ad attivare una no-stop già a partire dalle 18 dello stesso 6 maggio in quanto è urgente dare una risposta coerente in termini di salario, normativa e welfare ai circa 100mila lavoratori e lavoratrici a cui si applicano i due contratti. Lo sciopero rappresenta un atto di responsabilità e determinazione per difendere la dignità del lavoro, la sicurezza e il futuro del settore ferroviario italiano”.

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riferiscono infine Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, “ci ha convocato lunedì 5 maggio e in quella sede affronteremo oltre alle questioni all’ordine del giorno come sciopero e contratto anche temi irrisolti come le aggressioni al personale e il dumping contrattuale in quanto una serie di imprese ferroviarie si ostina a non applicare il Ccnl mobilità attività ferroviarie”.

Trenitalia, invece, fa sapere che la fascia di interesse sarà quella delle 9 alle 17 e che i passeggeri che intendono rinunciare al viaggio possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero fino all’ora di partenza del treno prenotato per i treni Intercity e Frecce, e fino alle ore 24 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali. In alternativa possono riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti.

Lo sciopero di martedì non sarà affatto un caso isolato. Sono una trentina le proteste in programma, sia nazionali sia territoriali che riguardano ferrovie, aeroporti e trasporto pubblico locale, come risulta dal sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si comincia lunedì con 8 ore di stop proclamato dal personale settore funicolari della società Anm di Napoli e di 4 ore dei lavoratori della Soc. Autolinee toscane provincia di Prato.

Il 7 sarà colpito il tpl in Abruzzo per lo stop di 4 ore del personale della società Tua e in Lombardia dove incrocerà le braccia il personale della Autoguidovie delle province di Milano, Pavia, Cremona, Monza e Brianza aderente a Usb lavoro privato. L’8 su iniziativa della Filt Cgil si fermerà per per 4 ore il personale della Sitaf, concessionaria dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia.

Il 9 maggio il focus si sposta sul comparto aereo. In tutta Italia il 9 maggio è prevista una mobilitazione del personale aereo aderente a Cub Trasporti, per quattro ore (dalle 13.00 alle 17.00). Nella stessa giornata si ferma il trasporto pubblico locale della provincia di Brescia, dalle 17.30 alle 21.30. L’11 si fermano per 24 ore macchinisti, capitreno e coordinatori mobilità della società Eav di Napoli (sindacato Orsa) mentre il 13 è la volta dei dipendenti di Busitalia Sita nord regione Umbria che si fermano per 24 ore (Usb lavoro privato).

Il 17 disagi per il settore ferroviario in Piemonte: dalle 2 di notte del 17 maggio fino alle 3 del 18 maggio. Lo stesso si prevede in Sardegna, con una mobilitazione dalle 21.00 del 17 fino alle 20.59 del 18. Il 20 maggio è la volta dello sciopero di 24 ore del personale viaggiante trasporto merci su ferro della Gts rail (Filt-Cgil/Fit-Cisl/Uilt-Uil/Ugl ferrovieri/Fast-Confsal) e di 4 ore dei lavoratori del Tpl in Molise (Filt/Fit/Ugl autoferro/Faisa-Cisal/Usb lavoro privato).

Il 23 si ferma per 4 ore il personale control room divisione trasporto ferroviario della Eav di Napoli (Faisa Confail), il 27 stop di 23 ore del personale della Trenord in Lombardia (Orsa) e il 30 si ferma per 24 ore il personale dell’Ataf di Foggia. Una raffica di proteste che costringerà i viaggiatori a non dare nulla per scontato e controllare costantemente i tabelloni di viaggio.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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