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Condominio: come funziona se vuoi avere un cane in casa


Per molte famiglie italiane avere un animale domestico in casa è una scelta affettiva imprescindibile, ma quando si vive in un condominio questa scelta può causare numerose tensioni o conflitti con gli altri residenti del palazzo.

Difatti, con un cane o un gatto in casa non sempre la convivenza tra vicini è semplice a volte per la cattiva gestione degli animali da parte dei proprietari, a volte per una presa di posizione degli altri condomini che non vedono di buon occhio, ad esempio, l’uso di beni come l’ascensore o altri spazi comuni.

Ma è possibile che si possa impedire ad un condomino il diritto di avere un animale domestico in casa?

Entriamo più nel dettaglio.

Il regolamento condominiale può impedire il possesso di un animale?

La risposta è no: il regolamento di condominio non può porre il divieto al possesso di un animale domestico.

A stabilirlo è la riforma del condominio con l’articolo 1138 del codice civile che afferma che “le norme del regolamento non possono in alcun modo menomare i diritti di ciascun condomino, quali risultano dagli atti di acquisto e dalle convenzioni, e in nessun caso possono derogare alle disposizioni” di alcuni articoli di legge e richiamando la che ricorda come “i regolamenti condominiali non potranno in alcun modo vietare il possesso o la detenzione di animali domestici da parte di singoli condomini”.

Inoltre, anche recenti sentenze sottolineano questa impossibilità di porre divieti da parte del regolamento di condominio. Il tribunale di Cagliari, difatti, con la sentenza n. 134 del 25 gennaio scorso ha ribadito il principio che le norme condominiali non possono imporre limitazioni alla detenzione di animali domestici, anche nel caso in cui il divieto non sia di tipo regolamentare ma contrattuale, cioè legato all’acquisto.

Quali norme seguire se si ha un animale

In primo luogo, resta la previsione dell’art. 1 dell’ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, che prevede che nelle aree comuni l’animale debba essere tenuto al guinzaglio mentre in ascensore debba indossare la museruola nel caso in cui ci siano altri condomini.

Inoltre, una recente sentenza del Tribunale di Pescara si è espressa a favore dei vicini rispetto alla proprietaria di alcuni gatti che, accedendo ai terrazzi dei residenti nel piano sottostante,

avevano causato dei danni.

Al termine del procedimento, il Tribunale si è espresso obbligando la proprietaria ad installare misure di protezione, tra cui reti anti-caduta oltre che a risarcire i vicini per i danni subiti.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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