Parlamento in vacanza ma a settembre si corre sulle riforme
Parlamento in vacanza ma a settembre si corre sulle riforme | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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Finanziaria, Licheri: zero misure per aiutare cittadini | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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Ascolta la versione audio dell’articolo «La ricetta economica di Forza Italia in vista della Legge di Bilancio per il prossimo anno punta sull’abbattimento delle tasse per imprese e famiglie, favorire gli investimenti e salari più alti ma senza la ricetta sbagliata della sinistra che penalizzerebbe i lavoratori». Così ad Affaritaliani Maurizio Casasco, responsabile economico del partito. In manovra «dovrà esserci la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35 al 33% fino a 60mila euro lordi» che «costa circa 4 miliardi di euro. È il cavallo di battaglia di FI. Il ceto medio si è caricato sulle spalle la maggior parte del gettito fiscale, è ora che abbia la doverosa attenzione».Loading…«Rivedere il fondo per la riduzione delle tasse»«Bisogna poi rivedere – prosegue Casasco – il fondo per la riduzione delle tasse, istituito nel 2014 e rivisto nel 2022 considerando non solo i fondi derivanti dal recupero delle evasioni ma quanti provenienti dal calo dell’evasione tributaria aumentati grazie al concordato fiscale, dal ravvedimento operoso e dall’aumento dell’occupazione. La riduzione dell’evasione fiscale, pur dovendo essere considerata permanente, con l’aumento delle entrate fiscali deve essere essenzialmente indirizzata alla riduzione delle tasse sempre secondo il concetto che è la leva per lo sviluppo del Paese».Dalla razionalizzazione dell’assistenza fondi per 10 miliardiPer il responsabile economico degli azzurri «va infine attivata al più presto, come richiesto da Forza Italia, la piattaforma del dato anagrafico Inps dell’assistenza, al pari di quello esistente sul sistema pensionistico. Attivando questo sistema, razionalizzando le spese e senza tagliare i servizi si possono recuperare 10 miliardi di euro da mettere a disposizione del taglio delle tasse». LEGGI TUTTO
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Ucraina, Calenda: non si può fare la pace senza Kiev | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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Tra gli ex alleati Matteo Renzi e Carlo Calenda, è il secondo il più assenteista con 3.471 clic in Aula rispetto all’ex premier che ne ha 677 in più. Altri distinguo valgono per i leader di partito, che affollano la Camera. Il meno presente è Maurizio Lupi di Noi moderati con un bottino di 2.466 voti, ma anche oltre 10mila assenze giustificate. Il duello tra Elly Schlein e Giuseppe Conte lo vince la leader del Pd, con il 22,15% di voti (in tutto 3.177) contro il 20,54% del pentastellato (ne ha 2.945). Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs superano entrambi i 9mila voti
Per approfondire: La classifica del 2024 LEGGI TUTTO
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Ascolta la versione audio dell’articoloGiusi Bartolozzi, capo di gabinetto del Ministro della giustizia, Carlo Nordio, è al centro di polemiche a seguito del presunto coinvolgimento sul caso Almasri. Bartolozzi, nata a Gela nel 1969, consegue l’abilitazione alla professione forense nel 1996 e, tre anni dopo, supera il concorso per la magistratura. Dopo un periodo di attività presso il Foro di Roma, rientra a Gela come giudice in ambito civile e penale. Nel 2009 si trasferisce a Palermo, dove svolge le stesse funzioni fino al 2013, anno in cui ottiene l’incarico presso la Corte d’Appello di Roma. È sposata con Gaetano Armao, già vicepresidente della Giunta regionale siciliana. Nel 2018 viene eletta deputata con Forza Italia; nel 2022 non si ricandida. In seguito alla vittoria del centrodestra alle elezioni politiche, entra nel Gabinetto del Ministero della Giustizia come vice capo di gabinetto, incarico che mantiene fino a febbraio 2024, quando subentra ad Alberto Rizzo come capo di gabinetto.Il ministro Nordio si assume la piena responsabilità«Tutte le sue azioni sono state esecutive dei miei ordini». Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, non usa giri di parole e interviene in prima persona per ribadire la sua totale fiducia nella capogabinetto, Giusi Bartolozzi, pesantemente tirata in ballo dal Tribunale dei ministri nell’atto in cui sollecita al Parlamento l’autorizzazione a procedere nei confronti dello stesso Guardasigilli, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nella vicenda legata al mancato arresto e al rimpatrio del generale libico Almasri.Loading…Estensione dell’immunitàLe parole del ministro arrivano nelle stesse ore in cui il Governo sta valutando eventuali strade per estendere lo scudo dell’immunità anche agli stretti collaboratori dei ministri coinvolti nella vicenda. Nordio, comunque, si assume «la responsabilità politica e giuridica» su quanto avvenuto nel gennaio scorso dopo il fermo a Torino del generale libico accusato dalla Corte internazionale penale di crimini contro l’umanità. Per il professor Gaetano Azzariti, costituzionalista dell’università La Sapienza di Roma, l’immunità prevista per parlamentari e componenti del governo sarebbe estendibile anche alla capo di gabinetto al ministero della Giustizia, Giusi Bartolozzi, nell’eventualità che fosse indagata in concorso per la vicenda Almasri. Spiega il professore: «In base all’articolo 4 della legge 219 del 1989, che prevede il Parlamento possa estendere il diniego di procedere anche ai soggetti ’in concorso’, assumendosi però direttamente la responsabilità di un atto politicamente non neutro. Si tratta infatti di allargare una prerogativa riservata ai membri del governo a persone, non parlamentari né componenti dell’esecutivo, indagate per lo stesso reato, che, in via di principio, dovrebbero essere assoggettate alla giurisdizione ordinaria».Il caso AlmasriOsama al-Maṣrī Nağīm, generale libico accusato di crimini di guerra e contro l’umanità dalla Corte Penale Internazionale (Cpi), è stato arrestato a Torino il 19 gennaio 2025 a seguito di un mandato internazionale. Due giorni dopo, il 21 gennaio, è stato rilasciato dalla Corte d’Appello di Roma per un vizio procedurale legato alla mancata comunicazione con il Ministero della Giustizia, e subito espulso con un volo di stato verso la Libia. La vicenda ha suscitato forti reazioni, con critiche delle opposizioni al governo e l’apertura di un’indagine che coinvolge la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. La vicenda è stata al centro di un dibattito parlamentare acceso e ha portato alla presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia. LEGGI TUTTO
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Ascolta la versione audio dell’articoloIl decreto legge “Disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport” è stato approvato (definitivamente) dalla Camera con 153 voti favorevoli, 85 contrari e sei astenuti. Redatto in vista di appuntamenti sportivi di portata internazionale, tra cui le Olimpiadi invernali Milano‑Cortina 2026, l’America’s Cup 2027, le ATP Finals 2026‑2030 e gli Europei di calcio di Euro 2032, il decreto comprende 22 articoli suddivisi in tre Capi che affrontano aspetti organizzativi, finanziari e normativi.Eventi internazionali: governance, sicurezza e risorseIl testo prevede misure per assicurare la regolarità organizzativa e la sicurezza durante eventi come Milano‑Cortina 2026 e l’America’s Cup a Napoli 2027. Sono stanziati circa 30 milioni di euro per servizi di sicurezza e soccorso pubblico, oltre a un contributo di 13 milioni al Ministero della Difesa per il supporto logistico delle Forze Armate. Prevede inoltre l’uso gratuito delle frequenze radio da parte degli operatori durante i Giochi e la nomina di un Commissario straordinario per le Paralimpiadi. In vista di Euro 2032, si introduce la figura di un nuovo commissario per la gestione degli stadi, con ruoli di coordinamento e controllo sulle strutture coinvolte. Per le Atp Finals sarà istituito un comitato di monitoraggio e promozione territoriale: se la Federazione italiana tennis e padel (Fitp) rinuncia a finanziamenti pubblici superiori a 5 milioni, manterrà l’autonomia organizzativa; in caso contrario, Sport e Salute Spa entrerà nella gestione dell’evento. Il comitato di governance dell’America’s Cup sarà composto da sei membri: tre nominati dal Governo, uno da Sport e Salute Spa, uno dal Comune di Napoli e uno dall’organizzazione internazionale. Le richieste di inserimento di un rappresentante della Regione Campania sono state respinte durante l’esame parlamentare, suscitando alcune critiche.Loading…Legalità e norme contro le frodi sportiveIl decreto include un capitolo dedicato al contrasto del match-fixing e alla tutela degli arbitri e ufficiali di gara. L’articolo 6 introduce strumenti più rigidi per prevenire manipolazioni dei risultati e flussi anomali di scommesse, incentivando la cooperazione tra autorità amministrative e la Procura generale dello Sport presso il Coni. Viene inoltre considerato l’uso di intelligenza artificiale per sorvegliare i sistemi di scommesse sospette. Vengono aumentate le pene per atti di violenza contro gli arbitri e garantita maggiore trasparenza nella gestione dei contenziosi disciplinari.Gestione dei fondi e strumenti finanziariIl decreto istituisce un Fondo italiano per lo sport, gestito dall’Istituto per il Credito Sportivo e finalizzato a supportare l’organizzazione degli eventi qualificanti internazionali per l’immagine e lo sviluppo del Paese. È previsto inoltre un finanziamento fino a 25 milioni di euro dedicati ai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, attinti da eccedenze del gettito destinato al movimento sportivo nazionale. Sport e Salute Spa è autorizzata a mettere a disposizione risorse umane e strumenti per l’organizzazione delle manifestazioni, con rapporti disciplinati da contratti di servizio annuali.In sintesiIl Decreto Sport 2025 costituisce un quadro normativo organico, punto di riferimento per l’Italia nei prossimi grandi eventi internazionali. Al centro ci sono la sicurezza organizzativa, il governo dei contributi pubblici, le misure di legalità e trasparenza nel sistema sportivo, nonché un sostegno economico dedicato all’infrastrutturazione, alle manifestazioni e alla tutela giudiziaria. LEGGI TUTTO
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Ascolta la versione audio dell’articoloVia libera dell’Aula della Camera al decreto Economia. I sì sono stati 160, i no 99 e 3 gli astenuti. Il testo, già approvato dal Senato, è legge. Il provvedimento interviene su diversi ambiti: dispositivi medici e payback sanitario, sostegno alle imprese industriali, fiscalità per il mercato dell’arte e incentivi al lavoro femminile. L’obiettivo del decreto è affrontare situazioni critiche in alcuni settori strategici e introdurre strumenti di accompagnamento per le transizioni economiche e sociali in corso.Payback sanitario: modificato il meccanismo di recupero delle speseIl testo approvato modifica il funzionamento del meccanismo del payback sanitario relativo ai dispositivi medici. In caso di sforamento dei tetti di spesa regionali, il sistema precedente prevedeva che le imprese fornitrici partecipassero al ripiano dei disavanzi. La nuova normativa introduce la rateizzazione in quattro anni delle somme dovute, prevede uno sconto del 10% per i pagamenti in un’unica soluzione e consente, in presenza di determinate condizioni economiche, l’esonero parziale o totale per le imprese con fatturati più bassi o marginalità limitata. Viene inoltre attivato un meccanismo di compensazione tra debiti e crediti verso la Pubblica Amministrazione, attraverso un processo di certificazione semplificato. Queste modifiche hanno l’obiettivo di regolare i rapporti finanziari tra le imprese fornitrici e le amministrazioni pubbliche, tenendo conto della sostenibilità economica e del fabbisogno sanitario.Loading…Industria: interventi su stabilimenti strategici e transizione produttivaNel comparto industriale, il decreto conferma misure a supporto di stabilimenti produttivi considerati di interesse strategico nazionale, con particolare riferimento al settore siderurgico. Vengono previsti finanziamenti e strumenti per sostenere la continuità operativa e la riconversione tecnologica, anche in ottica di decarbonizzazione dei processi industriali. Il provvedimento include anche semplificazioni normative per agevolare nuovi investimenti in aree di crisi complessa e il potenziamento degli Accordi di Sviluppo, coordinati da Invitalia, destinati a sostenere grandi progetti di impresa. Dal punto di vista occupazionale, sono previste misure di supporto alla riqualificazione dei lavoratori e alla ricollocazione del personale coinvolto in processi di ristrutturazione aziendale.Arte e cultura: Iva agevolata al 5% per gli artistiAll’interno del decreto è inserita una disposizione relativa al settore culturale: l’aliquota IVA del 5% sarà applicata alle vendite dirette di opere d’arte effettuate dagli autori o dai loro eredi. La norma intende incentivare la regolarizzazione del mercato dell’arte contemporanea e agevolare la produzione e la circolazione delle opere in ambito nazionale. Secondo la relazione tecnica, la misura può contribuire a migliorare la tracciabilità delle transazioni e ad aumentare la competitività fiscale del settore rispetto ad altri Paesi europei.Lavoro femminile: confermata l’esenzione contributiva per le madriSul piano delle politiche sociali e del lavoro, il decreto conferma per il 2025 l’esenzione totale dai contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti con almeno due figli. L’esonero, previsto per un periodo limitato, si applica a partire dal secondo anno di età del figlio più piccolo. La finalità è sostenere l’occupazione femminile e favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia in una fase considerata critica per il rientro delle donne nel mercato del lavoro. LEGGI TUTTO
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