Regionali 2025, in Campania De Luca silura Roberto Fico
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Tajani: riconoscere Palestina? Se loro riconoscono Israele | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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Ascolta la versione audio dell’articoloRicambio e volti nuovi nel partito. E’ quello che da tempo Piersilvio Berlusconi invoca per Forza Italia (l’ultima volta lo scorso 9 luglio durante la presentazione dei palinsesti Mediaset, non escludendo per il futuro una discesa in campo nell’agone politico), senza mai mettere peraltro in discussione il ruolo dell’attuale segretario Antonio Tajani. Sarà anche per questo che il leader azzurro ha deciso di ampliare quanto più possibile il processo democratico di apertura di Forza Italia. Di qui la proposta di una modifica dello statuto, approvata ieri dal consiglio nazionale di Forza Italia riunito a Roma, in base alla quale i coordinatori regionali del partito non saranno più designati dal segretario nazionale ma votati in un congresso dagli iscritti. Niente più nomine calate dall’alto, insomma. E nuovi leader locali scelti dalla base.Tajani: la classe dirigente di FI sia scelta della base«Forse perché io sono sempre stato eletto con le preferenze e il sistema proporzionale, sono assolutamente convinto che la classe dirigente di un partito debba essere scelta dalla base, dagli iscritti, e non imposta da un segretario o dai vicesegretari che sono eletti dal Congresso» ha detto il segretario di Forza Italia Antonio Tajani al Consiglio nazionale del partito. «Abbiamo fatto un grande passo avanti, facendo fare i Congressi provinciali e comunali, ne abbiamo fatti 1.100. E ora dobbiamo avere il coraggio di far eleggere anche i segretari regionali – ha aggiunto -. Non è una scelta né per rinforzare né per indebolire il segretario nazionale. Un segretario nazionale che non è in grado di governare un partito, un partito pienamente democratico, non è all’altezza di fare il segretario nazionale»Loading…Due anni di tesseramento per votare al congresso nazionaleQuella dei coordinatori regionali eletti dagli iscritti non è l’unica novità. «Per evitare i signori delle tessere dell’ultimo minuto», un’altra modifica dello statuto di Fi proposta da Tajani e approvata dal consiglio nazionale prevede l’obbligo di tesseramento per due anni per partecipare con diritto di voto al Congresso nazionale.Continua la battaglia per lo Ius Italiae Regole a parte, Tajani ha tentato anche un rilancio di programma. E’ stato approvato all’unanimità un documento politico che contiene tra le priorità un’accelerazione sulle liberalizzazioni e sul taglio dell’Irpef per i ceti medi. Ribadita la «scelta irreversibile» del centrodestra («elemento costituente della nostra identità») per Forza Italia. E rivendicata la collocazione del partito nel «centro liberale moderato».Senza rinunciare alla battaglia per lo ius scholae o ius Italiae (malgrado sia stato definito «non una priorità» da Piersilvio Berlusconi). «Non siamo lassisti, anzi siamo molto rigorosi anche sul tema della cittadinanza. La proposta dello Ius Italiae non significa un’attenuazione, ma al contrario un rafforzamento delle norme attuali, perché prevede l’obbligo di un ciclo scolastico decennale, nel quale apprendere meglio la lingua, comprendere la cultura, assimilare i nostri valori e il nostro stile di vita» afferma il documento politico. E ancora: «Continueremo a sostenere questa proposta con i nostri alleati, ma – prosegue il documento – non si illuda l’opposizione di strumentalizzarla per dividere il centro-destra, che è unito e sa trovare una sintesi anche quando su uno specifico tema vi sono opinioni diverse». LEGGI TUTTO
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Consulta: No a somministrazione farmaco fine vita da altre persone | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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Ascolta la versione audio dell’articoloL’accordo su Roberto Fico candidato unitario del campo largo in Campania sembrava chiuso, con il placet dello stesso governatore uscente Vincenzo De Luca. Ma l’inchiesta nelle Marche (con il M5s che potrebbe togliere l’appoggio a Matteo Ricci dopo l’avviso di garanzia) e le “intemperanze” dello stesso De Luca sembrano rimettere tutto in discussione.De Luca: per candidato in Campania non ho ancora visto nomi adeguati«Per la Campania non ho ancora visto sulla scena nomi di persone adeguate per capacità, per esperienza e competenza, a ricoprire i ruoli per i quali vengono ipotizzati» ha detto il presidente della Regione nel corso di una diretta Facebook, parlando delle prossime elezioni regionali in Campania. Senza nominarlo, a essere preso di mira è il candidato in pole position del centrosinistra Roberto Fico in quota 5 stelle. E ancora: «Per quanto mi riguarda non è chiuso niente», annunciando a breve una «operazione verità»Loading…«Diamo Campania a chi non ha fatto nulla in 10 anni»Poi rivolgendosi alla segretaria dem Elly Schlein: «Qual è la Regione più importante che va al voto fra qualche mese? Qual è la Regione dove c’è il presidente che ha avuto più voti in Italia insieme con Zaia? Qual è la Regione nella quale i 5 Stelle sono stati all’opposizione per dieci anni e non hanno fatto nulla? Dunque, qual è la Regione che offriamo ai 5 Stelle? La risposta è la Campania. Molti ritengono che non ci sia molta ragionevolezza in questi comportamenti, ma io non so cosa rispondere».Gli attacchi a Ricci e DecaroNon è finita. De Luca impallina anche l’accordo nel centrosinistra su altre due Regioni al voto: Marche e Puglia. Nelle Marche è candidato Matteo Ricci del Pd, che di recente si è scoperto essere indagato: «La domanda che si pongono i cittadini non è se bisogna fermarsi perché c’è un avviso di garanzia, ma è un’altra: te l’ha prescritto il medico di candidarti? Ricci fa il parlamentare europeo a 20 mila euro al mese. Ci sono esponenti della segreteria nazionale che di fronte a avvisi di garanzia, anche in Campania, hanno dato vita in passato ad atti di sciacallaggio, in questo caso tutti zitti». Poi la Puglia dove il candidato in pectore è Antonio Decaro del Pd: «un prete spretato», lo definisce De Luca. Che elenca i suoi ultimi incarichi: per 10 anni sindaco di Bari, presidente Anci, ora parlamentare europeo. «Decaro viene proposto per altri 10 anni in Regione – sottolinea De Luca – In Campania il Pd si è espresso contro il terzo mandato. In questo caso quelli che parlavano di accumulo di potere non hanno niente da dire». LEGGI TUTTO
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Dazi, Urso: negoziato a oltranza da UE per accordo | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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