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    Meloni, oggi le comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo

    Il nuovo fronte di conflitto mediorientale si è aperto per il tentativo dello Stato ebraico di neutralizzare il potenziale nucleare iraniano. Tutta la comunità internazionale sa però che anche Israele possiede la bomba atomica, anche se non l’ha mai detto esplicitamente. Anche di questo si è parlato nella puntata di ‘Numeri’ di Sky TG24 del 19 giugno LEGGI TUTTO

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    Usa-Iran, il rischio giovani radicalizzati: dagli 007 attenzione alta su chi sbarca

    Ascolta la versione audio dell’articoloL’ultimo è un ventenne di origine marocchina a Perugia. E’ stato arrestato dai carabinieri del Ros giovedì scorso: si era detto disponibile ad unirsi all’Iskp, l’articolazione dello Stato Islamico attiva nel Khorasan (regione dell’Iran). Ma sono sempre più frequenti i casi di giovanissimi – anche minorenni – che si radicalizzano, spesso on line, e sono pronti a sposare la causa jihadista. Un fenomeno seguito con molta attenzione da intelligence e antiterrorismo, considerando l’escalation dei conflitti in Medio Oriente.Rischio lupi solitariE l’offensiva israelo-americano contro l’Iran darà ulteriore impulso alla propaganda on line con il conseguente aumento del rischio di attivazioni autonome – i cosiddetti lupi solitari – in assenza di cellule dormienti strutturate sul territorio nazionale.Loading…Attenzione agli sbarchiOcchio anche agli sbarchi: i flussi migratori sono in crescita e potrebbero portare in Italia soggetti pericolosi. E controlli accurati pure – via terra – alla rotta balcanica, utilizzata per portare elementi islamisti in Europa. Gli sbarchi stanno per tagliare quota 30mila quest’anno, 6mila in più rispetto allo scorso anno, con un aumento soprattutto delle partenze dalla Libia. C’è uno scrupoloso monitoraggio di chi arriva, per intercettare l’ingresso di potenziali profili islamisti. Quanto alla rotta balcanica, sono attivi da pochi giorni pattugliamenti di polizia misti italiani, sloveni e croati al confine con la Bosnia. Dureranno in via sperimentale per tre mesi. Dopo la riunione di domenica al Viminale del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica e del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, si stringono dunque le maglie della sicurezza sul territorio nazionale.Vigilanza rafforzata sugli obiettivi sensibiliVigilanza rafforzata sui 29mila obiettivi sensibili individuati, dunque, ma l’incubo è quello dell’azione di un singolo in luoghi che non siano necessariamente target israeliani o americani. Nei mesi scorsi in Germania si sono registrai alcuni casi di scuola: auto sulla folla, accoltellamenti per strada. Atti difficilmente prevenibili. Per questo l’invito è a predisporre servizi di tutela adeguati per le località della movida, gli spettacoli che richiamano gente, feste e concerti.L’effetto GazaIn Europa gli attentati sono raddoppiati nel 2024 rispetto al 2023 ed il trend è proseguito anche nei primi mesi di quest’anno. E’ l’effetto-Gaza. Non a caso la metà degli attentati è stata ricondotta alla situazione nella Striscia. E gli attacchi sono stati prevalentemente compiuti con armi bianche, da persone che avevano meno di 30 anni. LEGGI TUTTO

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    Usa-Iran: Aspides la missione più esposta, nell’area di Hormuz anche le navi della Marina

    Ascolta la versione audio dell’articoloGli effetti collaterali della rappresaglia iraniana contro gli Usa, ampiamente previsti, non hanno provocato danni all’Italia. I missili di Teheran di queste ore, erano diretti anche alla base americana di Al Udeid, alle porte di Doha, ma i dieci militari dell’aeronautica italiana che vi operano sono in un luogo al sicuro. Quegli attacchi «erano all’interno delle previsioni di possibilità». Per questo gli italiani che operavano nei luoghi finiti nel mirino «erano stati spostati precedentemente», spiegano le fonti della Difesa.Il Qatar non è l’unico fronte delle ritorsioni. In Iraq – dove nel Paese operano oltre un migliaio di militari italiani – i razzi sono stati diretti alla base statunitense di Ain al-Asad, che ha attivato il sistema di difesa aerea. I nostri soldati e carabinieri, che invece operano a Erbil e Baghdad, non sono stati coinvolti.Loading…Militari nei bunker in KuwaitSul fronte del Kuwait – dove era stato disposto il trasferimento di alcuni uomini qualche giorno fa – i militari si sono riparati in bunker a titolo precauzionale. «Sono state tempestivamente adottate tutte le procedure di sicurezza previste, incluso, laddove necessario, lo spostamento preventivo in aree sicure», spiega il ministro Crosetto rassicurando che «tutti i militari italiani presenti in Iraq, Kuwait e Qatar sono al sicuro» e aggiungendo che «tali attacchi rientrano nel quadro delle ipotesi operative già considerate nei giorni scorsi dai tecnici della Difesa, che avevano subito disposto il riposizionamento prudenziale dei contingenti italiani nei teatri interessati».I rischi nel Mar RossoRestano i rischi in Mar Rosso, in particolare per la missione navale dell’Ue denominata Aspides, a cui partecipa anche l’Italia in modo determinante: l’operazione ha scopo difensivo e al momento può contare su tre navi, tra queste l’italiana Andrea Doria, su cui viaggia il comandante greco della missione che cederà il posto ad un nostro connazionale a fine luglio. In quest’area la tensione era alta già da tempo, da quando dopo il 7 ottobre i leader Houthi avevano annunciato l’entrata del proprio governo nel conflitto contro Israele a fianco di Hamas e del cosiddetto ’asse della resistenza’ guidato dall’Iran. Da allora le forze yemenite avevano cominciato a sparare contro numerose navi cargo e petroliere dirette verso Israele, innescando alla fine del 2023 la decisione degli Stati Uniti di creare una coalizione marittima, Prosperity Guardian, e dell’Ue con la missione di Aspides per proteggere la libertà di navigazione in quel braccio di mare.Le altre missioni nel GolfoMa gli occhi di tutti sono puntati anche sullo stretto di Hormuz, il lembo di mare strategico da dove passa circa il 30% del petrolio mondiale e che l’Iran minaccia di voler chiudere. Solo qualche giorno fa era stato lo stesso ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il quale – nel ricordare i suoi contatti con il ministro iraniano Araghchi sulla necessità di mantenere sicura la navigazione – aveva sottolineato l’importanza della operazione Aspides. Nell’area di crisi opera anche la missione Atalanta, nata per contrastare la pirateria sulle coste somale. Della flotta faceva parte anche la fregata Rizzo che ora però sta rientrando in Italia. È presente anche un’altra fregata, nave Marceglia, che sta facendo rientro da Karachi al termine di una campagna nell’indo-pacifico. Nelle acque tra Hormuz e il Golfo Persico insiste anche la missione Emasoh, nata nel 2020 per garantire la sicurezza del traffico marittimo. In questo momento però la missione non ha navi operative. LEGGI TUTTO

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    Crosetto: “I militari italiani in Iraq, Kuwait e Qatar sono al sicuro”

    “Posso rassicurare che tutti i militari italiani presenti in Iraq, Kuwait e Qatar, hanno tempestivamente adottato tutte le procedure di sicurezza previste, incluso — laddove necessario — lo spostamento preventivo in aree sicure”, ha rassicurato il ministro della Difesa. “Tali attacchi rientrano nel quadro delle ipotesi operative già considerate nei giorni scorsi dai tecnici della Difesa, che avevano subito disposto il riposizionamento prudenziale dei contingenti italiani nei teatri interessati”, ha aggiunto

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    Gli effetti collaterali della rappresaglia iraniana contro gli Usa, dopo gli attacchi americani ai siti nucleari iraniani, non hanno provocato danni all’Italia. I missili di Teheran di queste ore, infatti, sono stati lanciati anche contro la base americana di Al Udeid, alle porte di Doha, ma i dieci militari dell’aeronautica italiana che vi operano sono in un luogo al sicuro. Quegli attacchi “erano all’interno delle previsioni di possibilità”. Per questo gli italiani che operavano nei luoghi finiti nel mirino “erano stati spostati precedentemente”, hanno spiegato le fonti della Difesa. “Posso rassicurare che tutti i militari italiani presenti in Iraq, Kuwait e Qatar, hanno tempestivamente adottato tutte le procedure di sicurezza previste, incluso — laddove necessario — lo spostamento preventivo in aree sicure. Tali attacchi rientrano nel quadro delle ipotesi operative già considerate nei giorni scorsi dai tecnici della Difesa, che avevano subito disposto il riposizionamento prudenziale dei contingenti italiani nei teatri interessati. Ad oggi, tutto il personale è quindi al sicuro e non si registrano conseguenze né criticità per i nostri militari impiegati nelle missioni internazionali”. Questa la conferma del ministro della Difesa, Guido Crosetto. 

    GUERRA IN MEDIO ORIENTE, LE NEWS IN DIRETTA DI SKY TG24

    Nessuna criticità per i nostri militari

    Ad oggi, ha proseguito Crosetto facendo il punto della situazione, “tutto il personale è quindi al sicuro e non si registrano conseguenze né criticità per i nostri militari impiegati nelle missioni internazionali. Il ministor, ha continuato, è in queste ore “in costante contatto con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, e con il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Iannucci, per monitorare con attenzione l’evolversi della situazione. Sono inoltre in contatto con i miei omologhi internazionali per una valutazione condivisa degli eventi. La sicurezza delle nostre donne e dei nostri uomini in uniforme è, e resterà sempre, la priorità assoluta”. LEGGI TUTTO

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    Meloni alla Camera: “Priorità il cessate il fuoco a Gaza e ripresa dei negoziati con Iran”

    Per l’Italia “le priorità restano il cessate il fuoco a Gaza e la ripresa dei negoziati sull’Iran” ha detto la presidente del Consiglio, in vista del prossimo Consiglio europeo del 26 e 27 giugno

    In questo momento, per l’Italia “le priorità restano il cessate il fuoco a Gaza e la ripresa dei negoziati sull’Iran”, ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, nelle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo del 26 e 27 giugno dove si discuterà della proposta aggiornata della Nato che si traduce per tutti in un impegno al 3,5 per la Difesa e dell’1,5 per la Sicurezza. “Sono impegni importanti che l’Italia rispetterà. Non lasceremo l’Italia esposta debole e incapace di difendersi”, ha aggiunto Meloni. “In una fase così delicata è importante il dialogo tra governo e Parlamento, tra governo e opposizione per il bene e la sicurezza della nazione e farò del mio meglio per proseguire ed ampliare questo dialogo”. Così ha proseguito la presidente del Consiglio. “Ci siamo occupati di assicurare all’Italia gli approvvigionamenti energetici necessari. L’acuirsi della crisi genera preoccupazione per le ripercussioni”, ha detto la premier. Infine ha rinnovato la volontà del governo nel trovare una soluzione per fermare le armi nella Striscia di Gaza: “Ribadiremo anche un altro obiettivo, il cessate il fuoco a Gaza, dove la legittima reazione di Israele a un insensato attacco sta assumendo forme drammatiche e inaccettabili”. LEGGI TUTTO