Demografia, Adnkronos fa incontrare governo-parti sociali
Demografia, Adnkronos fa incontrare governo-parti sociali | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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La sentenza della Corte costituzionale del 22 maggio comincia a produrre i suoi frutti. Infatti, il Comune di Genova, come annunciato dalla sindaca Salis durante il corteo del Pride, da domani comincerà a registrare i figli nati da coppie composte da due donne. Questa procedura era stata fortemente osteggiata dalle due precedenti amministrazioni di centrodestra, guidate dall’ex sindaco Marco Bucci, grazie ad un “vuoto normativo”, mentre altri Comuni, come Bologna, Palermo, Torino, Milano, Napoli avevano già cominciato a registrare i bambini.
Le parole di Ilaria Gibelli
Ilaria Gibelli, un’avvocata della Rete Lenford, attivista del Liguria Pride, nonché mamma di una bimba cui il sindaco Bucci rifiutò di riconoscere le due madri, ha spiegato come: “La sentenza 68 della Corte Costituzionale del 22 maggio scorso, che di fatto ha abrogato un pezzo della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, ha messo al centro l’interesse del minore: da oggi le famiglie di Genova vedono riconosciuto un diritto dei minori che finora era precluso e le costringeva a sostenere costi e una lunga trafila perché l’unica alternativa era, per una delle due madri, l’adozione del proprio figlio”. LEGGI TUTTO
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Governo Meloni, Renzi: Italia irrilevante in Europa | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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Consiglio Ue, il discorso integrale di Meloni al Senato | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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Trump annuncia cessate il fuoco, missili iraniani nel nord d’Israele, all’Aja vertice Nato | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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Dubbi sulla tregua, Teheran nega di aver lanciato missili, Israele minaccia ritorsioni | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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Ascolta la versione audio dell’articoloGiorgia Meloni arriverà all’Aia nel pomeriggio. E il clima del vertice Nato che dovrà approvare l’aumento al 5% del Pil delle spese per difesa e sicurezza entro il 2035 è già cambiato. Merito della tregua tra Iran e Israele annunciata nella notte da Donald Trump. Nonostante le violazioni, che hanno suscitato l’ira del presidente Usa anche nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu, la mossa trasforma il summit in cemento per l’alleanza atlantica e, assieme al sì sofferto della Spagna di Pedro Sanchez all’intesa, toglie Meloni dall’imbarazzo: la presidente del Consiglio italiana potrà confermare la vicinanza agli Usa senza camminare sulle uova e potrà difendere l’accordo raggiunto tra i 32 Paesi Nato come «aderente alle richieste dell’Italia».La distensione innescata dalla treguaLa riunione della Nato a bombardamenti in corso, con gli Stati Uniti direttamente entrati in guerra a fianco di Israele, sarebbe stata complicata. Difficile spiegare alle opinioni pubbliche europee (con il M5S di Giuseppe Conte che manifesta fuori dal vertice) la necessità di un riarmo a scopo di difesa dalle minacce esterne in aumento, Russia in primis, con il principale alleato impegnato in un attacco senza precedenti a un Paese sovrano, seppur guidato da una teocrazia feroce. Più semplice farlo davanti a una promessa mantenuta: Trump aveva detto che il colpo statunitense sarebbe stato mirato e veloce e che lo scopo è il negoziato per l’addio al nucleare.Loading…Il rientro dell’allarme SpagnaUlteriore elemento distensivo è il rientro dell’allarme Spagna, dopo che nei giorni scorsi il “no” di Sanchez sembrava far traballare l’accordo e addirittura mettere a rischio la partecipazione di Trump al vertice. «Era un no a uso interno», commentano fonti qualificate del governo italiano. Lo conferma la rocambolesca risoluzione dell’affaire, con il premier spagnolo costretto a un equilibrismo per giustificare l’adesione e fonti Nato che lo hanno smentito sull’esistenza di una “deroga” solo per gli iberici.L’accordo piace all’ItaliaCome spiegato oggi sul Sole 24 Ore in edicola, in dieci anni l’Italia dovrebbe passare dagli attuali 45 miliardi (pari a circa il 2% del Pil dichiarato raggiunto) di cui 35 miliardi in difesa e 10 in sicurezza, a 145 miliardi (100 miliardi in difesa e 45 in sicurezza). Un obiettivo molto ambizioso, ma il governo fa notare due passaggi positivi dell’intesa: l’assenza di un vincolo del +0,2% l’anno e la revisione dell’intero accordo nel 2029. Quando – è il sottotesto – tutto lo scenario potrebbe essere già mutato.Flessibilità, la partita si sposta in UePer queste ragioni, il disco verde acceso dall’Italia (una prova della fedeltà agli Usa assicurata da Meloni a Trump) apre contemporaneamente un fronte con l’Ue: la richiesta di flessibilità avanzata da Meloni nelle comunicazioni alle Camere alla vigilia del Consiglio europeo. «Resta ferma la necessità, a livello europeo, di rendere compatibili le regole del patto di stabilità con l’incremento delle spese di difesa concordate con gli alleati», ha detto la premier. «In particolare, con riferimento alle procedure di deficit eccessivo, riguardo cui è necessario conseguire una parità di trattamento ed evitare rischi di applicazioni asimmetriche». Si ritorna al solito punto italiano, insomma: chi ha spazi fiscali ridotti non deve essere penalizzato. LEGGI TUTTO
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Timeline, le comunicazioni di Meloni alla camera e la guerra Iran-Israele | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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