Dopo le polemiche esplose in seguito alle morti a Olbia e Genova, dove due persone sono decedute dopo aver ricevuto una scarica dai taser in dotazione alle forze dell’ordine, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto per difendere l’utilizzo dello strumento e rassicurare sull’operato dei carabinieri coinvolti. “Chi, in maniera ideologica, critica l’utilizzo del taser deve tener presente che si tratta di uno strumento imprescindibile che viene fornito agli agenti proprio per evitare l’utilizzo di armi da sparo. Le regole di ingaggio prevedono che venga usato soltanto quando ci si trova di fronte a soggetti violenti e aggressivi che rappresentano un concreto pericolo per i presenti”, ha detto il ministro.
“Ricostruzioni contro forze dell’ordine da respingere perché pretestuose”
Piantedosi ha aggiunto che “la sicurezza dei cittadini è il primo obiettivo che deve essere perseguito. E dalle prime ricostruzioni è esattamente la situazione in cui si sono ritrovati i carabinieri intervenuti (ad Olbia e a Genova, ndr). Dunque, vanno respinte, perché del tutto pretestuose, pregiudiziali ed infondate, le polemiche contro le forze di polizia a cui va tutta la gratitudine e il completo sostegno del nostro Governo”.
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“Profondo cordoglio per il decesso di due persone”
“Il profondo cordoglio per il decesso di due persone, dopo che era stato usato su di loro il Taser – ha sostenuto ancora Piantedosi – non deve essere strumentalizzato al solo fine di portare avanti l’ennesima campagna di antipatia verso i tutori dell’ordine. L’autorità giudiziaria farà accertamenti e valutazioni ma nulla può mettere in discussione professionalità, equilibrio e impegno delle forze di polizia”. Nei due casi specifici, sottolinea Piantedosi, “si tratta di Carabinieri intervenuti in altrettante situazioni estremamente difficili e rischiose. E non dobbiamo portare loro rispetto solo quando sono loro stessi a rimanere vittime di queste situazioni”.