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A tre mesi dai click day di febbraio in cui datori di lavoro e famiglie hanno presentato le richieste per l’ingresso di lavoratori extraeuropei nel 2025, i nulla osta rilasciati dagli sportelli unici dell’immigrazione delle prefetture sono il 10% dei posti ammessi per quest’anno.
I nulla osta
Dai dati del ministero dell’Interno, forniti al Sole 24 Ore del Lunedì, emerge che i nulla osta rilasciati sono 11.214 per i lavoratori stagionali (su una quota di 110mila posti), 4.877 per i lavoratori subordinati, 3.631 per colf e badanti in quota (su 9.500 posti) e 103 per gli assistenti familiari fuori quota (10mila posti).
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L’emissione del nulla osta è il primo step del percorso che porta all’arrivo del lavoratore extraeuropeo nel nostro Paese. Il Testo unico per l’immigrazione prevede che avvenga entro 60 giorni per i lavoratori non stagionali ed entro 20 giorni per gli stagionali.
«Gli uffici stanno facendo controlli molto accurati sulle domande anche se sono state precompilate e quindi avrebbero dovuto già essere passate attraverso una verifica», dice Roberto Caponi, direttore generale di Confagricoltura.
Romano Magrini responsabile relazioni sindacali, lavoro e immigrazione di Coldiretti, nota che «per l’agricoltura sta pesando il fatto che il 50% delle domande di lavoratori stagionali riguarda cittadini del Marocco, Paese che è stato inserito nella lista degli Stati dove è più alto il rischio di domande irregolari. Vengono quindi fatti controlli aggiuntivi – continua – anche sulle istanze presentate tramite le associazioni datoriali. Questo allunga molto i tempi e crea problemi alle imprese: le raccolte sono partite e c’è bisogno dei lavoratori».