Un vertice del centrodestra sul terzo mandato non è riuscito a risolvere i dissidi all’interno della coalizione. Forza Italia ha ribadito la propria contrarietà, la Lega rimane favorevole mentre Fratelli d’Italia ha confermato la volontà di discutere della materia. E dunque la delega della decisione passa nelle mani dei leader Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi.
Tajani: Fi contraria, no a incrostazioni potere
«Noi siamo contrari» al terzo mandato «ed è una posizione che abbiamo sempre avuto: siamo pronti ad ascoltare sempre tutti» ma «il terzo mandato poi devi farlo anche per i sindaci e diventa una cosa troppo complicata, non si può fare alla vigilia del voto ma siamo contrari proprio al principio». Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, parlando alla Camera. «Io sono sempre pronto al dialogo – ha specificato – ad ascoltare le ragioni ma gli altri devono ascoltare le nostre. Le incrostazioni di potentati rischiano di essere dannose per i cittadini».
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«Priorità a taglio Irpef, poi rottamazione»
Ad agitare le acque nelle ultime ore c’è poi il nodo fisco. Sulla questione intorno alla manovra, come spiegato a chiare lettere dal leader azzurro, «la priorità per noi è il taglio dell’Irpef, poi la rottamazione. Ma la priorità è il taglio dell’Irpef, allargando la base a 60mila euro annui. Rimane anche il ritiro della Sugar tax».
Salvini: per la Lega la pace fiscale è priorità ed emergenza
Per la Lega e per il governo «una giusta, attesa e definitiva pace fiscale, una rottamazione di milioni di cartelle esattoriali che stanno bloccando l’economia del Paese, sono una priorità, anzi una emergenza». Così il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini in una nota.