“Mi pare che sia una carneficina più che un genocidio. Però non è la questione delle parole che cambia la situazione”. Lo ha detto, a proposito delle affermazioni della vicepresidente della Commissione Ue che ha parlato di genocidio, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di un evento del festival Dannunziano a Pescara nel corso del quale riceverà il premio Fare Pace. “Genocidio ha un significato particolare per me – ha aggiunto – Ho parlato di carneficina. Genocidio è una scelta deliberata di distruggere un popolo; genocidio era quello che Hitler aveva in mente per distruggere la popolazione di religione ebraica, per distruggere i rom, per distruggere persone omosessuali. E quello è il genocidio. Qui c’è una guerra in corso, non condivido il comportamento e gli attacchi anche in Cisgiordania”.
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