Per aiutare la popolazione di Gaza sarebbe meglio “avvalersi dei canali umanitari già attivi”, sia a livello nazionale che internazionale, ma il governo adotterà comunque “tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero” per i partecipanti italiani alla spedizione umanitaria verso Gaza della Global Sumud Flotilla. Così Giorgia Meloni risponde alle preoccupazioni espresse da Elly Schlein in una lettera inviata ieri, 3 settembre, evidenziando che seguire i canali istituzionali “eviterebbe di esporre i partecipanti” ai rischi “derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse Autorità statuali coinvolte di garantire tutela e sicurezza”. Il ministro degli Esteri israeliano Ben-Gvir ha detto che tratterà gli attivisti come “terroristi” (GUERRA IN MEDIO ORIENTE, GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
Schlein: “Flotilla fa quello che dovrebbero fare i governi”
Schlein, nella lettera inviata a Meloni, ricordava che “la missione umanitaria nata dal basso, non violenta e pacifica” si svolgerà “nel rispetto del diritto internazionale”. Menzionava poi il fatto che tra le 44 delegazioni da tutto il mondo di migliaia di attiviste e attivisti vi sono “sono molti cittadini italiani nonché quattro parlamentari della Repubblica italiana appartenenti a varie forze politiche”, tra cui il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Annalisa Corrado del Partito Democratico. Su Instagram, in un collegamento con i due parlamentari dem che salperanno da Catania, tirava una stoccata a Meloni: la spedizione, ha detto, “fa quello che avrebbero dovuto fare i governi, italiani ed europei: rompere il blocco illegale di Netanyahu”.
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Meloni: “Suggeriamo canali più efficaci”
Nella sua risposta, prima di tutto, la presidente del Consiglio scrive che “per agevolare il buon esito della finalità rappresentata, ovvero la consegna di generi di prima necessità alla popolazione palestinese, tenuto conto della limitata quantità di aiuti trasportabili sulle imbarcazioni coinvolte, si suggerisce la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna”. Meloni continua: “Tra questi, mi permetto di segnalare i canali finora attivati dal Governo italiano, che, come è noto, svolge un ruolo di primo piano nel prestare assistenza alla popolazione civile attraverso l’iniziativa umanitaria “Food for Gaza”, con cui è stato possibile distribuire oltre 200 tonnellate di generi di prima necessità, aiuti alimentari e sanitari, toccando anche le aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia”.
Meloni: “Prendo atto di finalità simbolica dell’iniziativa”
Detto ciò, la premier promette di tutelare i connazionali, prendendo atto che “l’iniziativa possa avere anche una finalità di natura simbolica o politica, e che quindi si intende portare avanti a prescindere da quanto sopra esposto”.
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Tajani: “Flotilla gesto simbolico e legittimo, ma non risolve la carestia a Gaza”
Anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di una conferenza alla Camera, ha promesso: “Daremo assistenza diplomatica e consolare” agli italiani sulla Global Flotilla. Sulla scia di Meloni, dice però che – con la carestia “evidente” in corso a Gaza – “non credo che qualche nave con iniziative di fortuna possa dare un contributo determinante, diventa un gesto simbolico e politico, legittimo, ma non risolve la carestia”.