- L’attrice 70enne si mette completamente a nudo: “Ho imparato il valore del tempo che resta”
- “Ciò che conta è quello che voglio ora: stare con i miei figli, con la mia famiglia, con gli affetti”
Si mostra come è ora, segnata dal cancro al pancreas che sta combattendo con tutte le sue forze, ma serena, ricolma d’amore. Eleonora Giorgi posa in copertina su Vanity Fair senza capelli e spiega perché condivide la sua malattia col pubblico. “Ora sono libera”, dice. Prima degli scatti del fotografo, chiede: “Mi raccomando, fatemi solare. Ho tenuto in piedi il mio viso fino a oggi con un lifting che mi ha ben riempita pur lasciandomi le rughe d’espressione. Però con la chemio non posso più usare il botox, quindi pazienza. Insomma, fate il meglio che riuscite a fare”.
L’attrice 70enne chiarisce subito il motivo che l’ha portata a condividere la malattia in tv: “Chi scopre di essere malato vive innanzitutto un’incredibile solitudine. Parlarne per me è stato liberatorio. Non è stata ‘vanità’. Io sono cresciuta con il pubblico. Avevo diciannove anni quando è iniziata la mia carriera. Ma non è questo: parlarne è stato un modo per mettere ancora più a fuoco il valore del tempo che resta. Un mese, un anno, una vita: non importa. Ciò che conta è quello che voglio ora: stare con i miei figli, con la mia famiglia, con gli affetti. Mi sono riparata in questo bozzolo d’amore. Un bozzolo che è più vita di quella che avevo prima”.
Il tumore non si è fermato, anzi. Ma Eleonora non ha paura di morire: “Insegno all’Accademia e ai ragazzi faccio sempre la stessa domanda: voi ce l’avete un’anima? Ogni tanto qualcuno mi dice di no. Però quasi tutti dicono di sì. Per me l’anima è quella voce che mi parla fin da bambina. Non so se ci sia un dopo. Sento però che c’è stato un prima. Quella voce mi parla di qualcosa che c’era prima”.
Senza capelli si sente libera. La Giorgi spiega: “Ora sono libera. Libera. Quando sono caduti mi sono detta: la testina ce l’hai carina, piccolina. Sentirai un po’ più di freddo, però, vuoi mettere, non te li devi più lavare, niente colpi di sole. Perdere i capelli mi ha insegnato che vedere il lato positivo è una forma di grande libertà. C’è un tempo per ogni cosa nella vita: oggi è finalmente arrivato quello di cogliere tutto l’amore che mi circonda”.
L’artista aggiunge: “Se sopravviverò, non posso dire se guarirò ma se comunque le cose si metteranno un po’ meglio, io alla vita di prima non voglio tornare. Voglio passare tutto il tempo che mi resta così, con l’amore che ho finalmente riscoperto. Mi sono stufata di fare la Giorgi. Preferisco fare la babysitter al mio nipotino”.
A Gabriele, il nipotino figlio di Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia non ha detto del cancro: “Quando gioco col mio nipotino lui nemmeno si accorge che sono malata. Quindi non glielo dico. Però ho chiesto che se morirò non voglio che gli dicano che me ne sono andata. Lo vivrebbe come un tradimento. Mi piacerebbe che gli dicessero che sono diventata un angelo e che veglierò sempre su di lui”.
In famiglia, con i due figli, le nuore e il bambino, Eleonora trova tanto calore: “E’ come se ci fossimo tutti ritrovati, come se ci fosse stato uno svelamento del nostro amore”. Poi ci sono gli amici veri che non l’hanno lasciata sola. Conferma: è l’anno più felice della sua vita. “Io non voglio tornare alla Giorgi di prima. – ribadisce – Quest’anno siamo stati talmente uniti che mi è sembrato di recuperare tutto quello che altrimenti sarebbe andato perduto. Certo, la notte, quando sono da sola, è più difficile. Mi viene da piangere perché tutti i ricordi mi assalgono. I miei figli da piccoli, i miei genitori, tutto il dolore che ho provato per l’allontanamento dal cinema. Poi però passa, arriva l’alba e io so che c’è un altro giorno da vivere, un altro giorno per amare. Ho appena fatto una chemio davvero tosta. Però oggi sto bene e sono qui con voi”.
La Giorgi conclude: “Se c’è una cosa che questo tumore mi ha insegnato è che la vita è una cosa magica che non va sprecata. Quindi, esci dalla tua zona di comfort, rischia, muoviti. Non importa mai quanto tempo hai a disposizione ma come scegli di viverlo. La bontà, invece, riguarda la capacità di essere felici di quello che si ha. Non serve provare invidia”. E ancora, rivolgendosi a tutti, sottolinea: “Provate a vivere il tempo che resta con bontà. Solo così il tempo che resta diventerà vita. Vita vera”.
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