”E’ stato un parto indotto distocico, di naturale non c’è stato nulla”: Marica Pellegrinelli racconta della nascita della figlia Ariela
La modella 36enne risponde sul social alle domande dei follower
Il 29 aprile scorso ha dato alla luce la sua terza figlia, frutto dell’amore col compagno William Djoko
Marica Pellegrinelli lo svela rispondendo sul social alle domande dei follower. Racconta la nascita complicata della sua terza figlia, Ariela, frutto dell’amore col compagno William Djoko. “E’ stato un parto indotto distocico, di naturale non c’è stato nulla”, confessa.
”E’ stato un parto indotto distocico, di naturale non c’è stato nulla”: Marica Pellegrinelli racconta della nascita della figlia Ariela
La modella, mamma anche di Raffaela Maria e Gabrio Tullio, 12 e 9 anni, avuti dall’ex marito Eros Ramazzotti, parla del suo parto complicato, che non richiede un cesareo, ma ha bisogno di un intervento maggiore da parte dei medici e ostetrici a causa di contrazioni inefficaci e arresto del travaglio il più delle volte.
La modella 36enne risponde sul social alle domande dei follower
“Ho avuto un parto indotto distocico. Non cesareo, ma di naturale non c’è stato nulla”, ricorda la 36enne. “Ariela pesava solo 2,3 kg per 47,5 cm, motivo per cui mi è stata indotta a 37+5. In realtà Raffaela era esattamente uguale, esami alla mano. Ma a 23 anni probabilmente ritennero fosse fisiologico (quale era), tanto che nacque indotta a 43 settimane solo di 3,1 Kg. A 36 anni l’ospedale non si prende la responsabilità di procedere a termine o oltre, peccato. Mi avevano paventato patologie, fortunatamente tutti gli screening sono negativi, era solo piccola, ma estremamente sana”, aggiunge.
Il 29 aprile scorso ha dato alla luce la sua terza figlia, frutto dell’amore col compagno William Djoko
La Pellegrinelli si mette a nudo anche con la gestione della piccola. “A livello di gestione è molto facile: sai già come fare tutto e l’errore è ridotto ai minimi storici. Sai già che si cambia 10 minuti prima del latte e dopo aver mangiato, cascasse il mondo rimane così. Sai già che non si dà in braccio a chiunque e le gite fuori porta… anche no. Preferisco dormire la notte”, dice.
E’ stato un parto molto complicato
Poi sul nome della bambina rivela che è stata chiamata così perché i nomi dei suoi maggiori rimandano a due Arcangeli e desiderava che pure per la terzogenita fosse lo stesso. “Nei testi apocrifi Ariel è un Arcangelo – spiega – La sua energia viene percepita come femminile: è un angelo molto vigoroso e contemporaneamente dolce con un’aura di colore rosa”. Ariela, però, è pure “il nome di una delle stelle della Costellazione del Leone. Questo legame con il cielo notturno conferisce al nome un ulteriore tocco di maestosità e nobiltà”. Il secondo nome, Wilhelmina, è invece un omaggio al compagno che ha perso la madre da poco. I due sono una coppia dal 2021. LEGGI TUTTO