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    Sulla neve o casa coi parenti: come stanno trascorrendo le Feste di Natale 2024 le celebrità

    In vacanza o casalingo: ecco dove stanno trascorrendo il Natale i vip. Look coordinati oppure classico rosso per…

    1 .Melissa Satta Melissa Satta è entrata nel cuore della madre del suo giovane fidanzato Carlo Gussalli Beretta. L’ex velina 38enne è stata infatti invitata a trascorrere il Natale insieme alla famiglia Beretta nella loro storica residenza di Passirano, in Lombardia. A testimoniarlo sono alcune foto condivise dalla stessa madre di Carlo, Umberta Gnutti Beretta, socialite 56enne, laureata alla Franklin University di Lugano con un BA in business.In uno scatto condiviso su Instagram, Melissa appare insieme a tutto il resto della famiglia Beretta nel salotto di casa proprio a Natale. Oltre a lei e a Carlo c’è anche Maddox, il bambino di 10 anni avuto da Melly insieme all’ex marito Kevin Prince Boateng.

    2. Fabrizio CoronaPrimo Natale in tre per Fabrizio Corona e Sara Barbieri. L’ex manager dei paparazzi ha avuto il suo secondo figlio Thiago il 21 dicembre 2024 insieme alla compagna Sara Barbieri. Il 50enne posa felice insieme alla modella 24enne.

    3. Bianca BaltiNatale in Italia per Bianca Balti che tra trascorso le feste a Lodi con le figlie Matilde, Mia e ovviamente i genitori e tanti parenti.

    4. Chiara FerragniNatale in Montagna per le Ferragni Girls. Chiara, Valentina e Francesca hanno festeggiato insieme alla mamma Marina Di Guardo sulle Apli di Siusi.

    5. Ignazio BoschettoNatale casalingo in famiglia per il tenore de Il Volo. Eccolo con la moglie Michelle Bertolini nella loro casa di Bologna.

    6. Belen RodriguezTorna sui social la showgirl argentina, anche se il papà Gustavo è ancora in ospedale. Belen ha trascorso il Natale con i figli a Milano, senza partire.

    7. Alena SeredovaNiente Torino quest’anno, l’ex moglie di Gigi Buffon è volata a Praga. Eccola nella sua terra d’origine con i figli Louis Thomas, David Lee, Vivienne Charlotte e il marito Alessandro Nasi.

    8. Eleonora Giorgi Natale rigorosamente in famiglia per l’attrice che sta lottando contro la malattia. Eccola a Roma con l’adorato nipotino Gabriele, figlio di Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia.

    9. Diletta Leotta Natale a Milano per Diletta Leotta che ha ospitato tutta la sua famiglia. Eccola con il marito Loris Karius, la piccola Aria e tutti i parenti.

    10. Alessia MarcuzziNatale insolito per la conduttrice romana che ha postato uno scatto insieme ad una famosissima collega. Alessia posa con Francesca Fagnani, la figlia Mia Facchinetti e i cuccioli di entrambe.

    11.Elisabetta GregoraciNatale in Africa come ogni anni per la showgirl calabrese. Elisabetta è partita per il Kenya con l’ex marito Flavio Briatore e il figlio Nathan Falco.

    12. Cristiano Ronaldo Natale sulla neve per il calciatore portoghese che ha festeggiato con uno scatto di famiglia. Pigiami uguali per tutti i figli, compresa la compagna Georgina Rodriguez.

    13. Elettra LamborghiniNatale in famiglia per l’ereditiera che ha trascorso le feste con il marito Afrojack, i genitori e le sorelle. LEGGI TUTTO

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    Montagna che passione! I vip che sono già saliti in vetta prima di Natale 2024

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    Da Ilary Blasi a Michelle Hunziker: i famosi che hanno passato agosto in montagna

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    Eleonora Pedron si arrampica in montagna come una professionista

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    Stanno aumentando anche le zecche

    Caricamento playerÈ il periodo dell’anno in cui tante persone fanno escursioni sui sentieri di montagna indossando pantaloni corti: ma passeggiando nei boschi e dove c’è l’erba alta si può rischiare di essere morsi da una zecca dei boschi, cosa che può comportare dei rischi. Questi animali infatti possono trasmettere due malattie pericolose per le persone, la borreliosi di Lyme e l’encefalite da zecche, presenti in Italia dalla metà degli anni Ottanta e dal 1994 rispettivamente.
    In Europa i casi di contagio registrati sono in aumento da anni e si ritiene che c’entri il cambiamento climatico. Le temperature più alte allungano il periodo di attività annuale delle zecche e favoriscono la loro proliferazione e la loro diffusione territoriale: in alta montagna fa troppo freddo, ma si trovano anche tra i 1.200-1.400 metri di altitudine. Sono quindi cresciute le popolazioni di questi animali e con esse le probabilità di essere morsi da individui vettori dei batteri che causano la malattia di Lyme o del virus dell’encefalite. Ci sono comunque varie precauzioni per evitare di essere morsi, e nel caso dell’encefalite esiste anche un vaccino, che è consigliato a chi è più esposto al rischio di incontrare zecche ed è gratuito per i residenti in aree particolarmente interessate dalla loro presenza.
    Cosa sono le zeccheLe zecche sono piccoli animali ematofagi, che cioè si nutrono del sangue di altri animali: per succhiarlo penetrano la pelle con il loro apparato boccale, detto rostro. Non sono insetti ma aracnidi, come i ragni e gli acari, e ne esistono numerose specie. Le zecche che possono mordere le persone non sono le stesse interessate al sangue dei cani e nella classificazione scientifica sono chiamate Ixodes ricinus. Vivono generalmente nei prati e nei boschi, tra l’erba alta e il fogliame, perché si trovano bene in condizioni fresche e umide – non bisogna temere di incontrarne nei parchi cittadini. D’inverno si rifugiano sotto il fogliame o sotto le rocce, e rimangono in uno stato di inattività, mentre con l’aumentare delle temperature cercano animali da parassitare.
    Percepiscono l’anidride carbonica e il calore emessi dal corpo degli animali più grandi e così si accorgono della presenza di un possibile ospite: a quel punto si spostano sull’estremità di una pianta, che si tratti di un filo d’erba o di un arbusto, e si aggrappano – non saltano e non hanno ali – poi all’ospite. Il morso di solito è indolore perché nella saliva delle zecche è presente una sostanza che ha un effetto anestetico. Se non vengono rimosse prima, le zecche succhiano il sangue dell’ospite per alcuni giorni e poi si lasciano cadere.
    Le malattie che le zecche possono trasmettereAl di là del fastidio legato al morso, i problemi più gravi legati agli incontri con le zecche derivano dai patogeni che possono essere presenti – ma non sempre, è importante saperlo – nella saliva di questi animali.
    Tra questi patogeni, in Europa, ci sono il Borrelia afzelii e il Borrelia garinii. Sono batteri che le zecche possono “raccogliere” succhiando il sangue di animali selvatici come roditori, caprioli, cervi, volpi e lepri, e che causano la borreliosi di Lyme. È una malattia che causa sintomi che riguardano la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso e gli organi interni, più o meno gravi. Il primo sintomo è spesso una macchia rossa sulla pelle che ha origine nel punto del morso e da lì si espande: nelle settimane o nei mesi successivi si possono sviluppare diversi sintomi neurologici o cardiaci, che se la malattia non viene correttamente riconosciuta (non è sempre facile) e curata possono diventare cronici. Se viene diagnosticata si cura con una terapia antibiotica.
    Non esistono invece terapie per l’encefalite da zecche, o più propriamente “meningoencefalite”, spesso chiamata anche con l’acronimo inglese TBE. È causata da un virus del genere Flavivirus, simile a quelli responsabili della febbre gialla e della dengue. Nel 70 per cento dei casi una persona morsa da una zecca portatrice del virus non sviluppa sintomi, o ne manifesta di lievi. Nel restante 30 per cento dei casi invece si hanno sintomi simili a quelli di un’influenza, dunque febbre alta, mal di testa o mal di gola, stanchezza e dolori muscolari. Dopo 8-20 giorni di apparente benessere alcune delle persone che hanno questo decorso (tra il 10 e il 20 per cento) possono sviluppare altri sintomi, più gravi: confusione, perdita di coordinazione, difficoltà a parlare, debolezza degli arti e convulsioni. In una minoranza dei casi, specialmente tra le persone più vulnerabili, la malattia può essere mortale.
    Secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), tra il 2012 e il 2022 sono stati registrati ogni anno tra i 1.900 e i 3.700 casi di TBE all’incirca, di cui la maggior parte in alcuni paesi dell’Europa settentrionale, centrale e orientale. Nel 2022, ultimo anno per cui sono disponibili i dati, i paesi più interessati sono stati Cechia, Germania, Svezia, Lituania e Polonia. In Italia nel 2022 i casi confermati sono stati 104: nei dieci anni precedenti non erano mai stati più di 55.
    Per quanto riguarda invece la malattia di Lyme, negli ultimi anni ci sono stati circa un migliaio di casi certificati in Europa, ma i dati sono carenti. In Italia la malattia è più presente rispetto alla TBE e finora è stata riscontrata soprattutto nelle regioni settentrionali e in particolare in Friuli Venezia Giulia, dove venne registrato il primo caso, Veneto (in particolare la provincia di Belluno) e Lombardia.
    Come evitare i morsi di zeccheSe tra la primavera e l’autunno si fanno passeggiate nei boschi o attraversando prati con l’erba alta in collina e in montagna sotto i 1.400 metri, conviene prendere alcune precauzioni per evitare i morsi di zecche. Il sito dell’Istituto superiore di sanità consiglia di indossare un cappello e coprire le gambe con calze, pantaloni lunghi e stivali (preferibilmente di colore chiaro, per vedere più facilmente eventuali zecche), e di non addentrarsi nelle zone con l’erba alta. Suggerisce inoltre di esaminare il proprio corpo e i propri abiti alla fine dell’escursione, per verificare di non avere zecche addosso; tendono a mordere soprattutto sulla testa, sul collo, dietro le ginocchia e sui fianchi.
    Se si scopre di avere una zecca attaccata, è utile avere a portata di mano una pinzetta (preferibilmente a punte sottili), dei guanti e una boccetta in cui conservarla successivamente. Bisogna rimuovere la zecca il prima possibile perché la probabilità di contrarre un’infezione dipende anche dalla durata del morso. Per farlo si deve indossare i guanti, avvicinare la pinzetta il più possibile alla superficie della pelle e poi usarla per staccare la zecca «tirando dolcemente» e «cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione». Esistono anche strumenti specifici per quest’operazione.
    È importante non schiacciare il corpo della zecca mentre la si toglie perché così si potrebbe causare un rigurgito dell’animale e aumentare le probabilità di trasmissione di un virus o di un batterio. Bisogna inoltre ignorare alcune credenze piuttosto diffuse secondo cui per rimuovere una zecca bisognerebbe usare alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o oggetti arroventati: causare una sofferenza alla zecca aumenterebbe sempre il rischio di provocarle un rigurgito. È bene invece disinfettare la zona del morso dopo la rimozione. Se il rostro, cioè la bocca della zecca, rimane all’interno della cute bisogna estrarlo con le pinzette o con un ago sterile.
    Per quanto riguarda la zecca rimossa, conviene conservarla in una boccetta con alcol al 70%: nel caso in cui si manifestino dei sintomi di un’eventuale malattia successivamente al morso, avere a disposizione i resti biologici dell’animale può essere utile per identificare correttamente la malattia e curarla al meglio. Nel caso in cui dopo il morso si sviluppasse uno o più sintomi della borreliosi di Lyme (compreso l’arrossamento della pelle che si allarga) o della TBE bisogna contattare il proprio medico.
    E i vaccini?Negli Stati Uniti esisteva un vaccino per la malattia di Lyme che però non si poteva usare in Italia perché in Europa sono presenti diverse e più numerose specie di batteri, hanno smesso di produrlo e sono in corso i test per l’approvazione di un nuovo vaccino. Esiste invece un vaccino per la TBE, disponibile in Italia e raccomandato alle persone più a rischio di morsi di zecche.

    – Leggi anche: Le zanzare invasive sono sempre più diffuse in Europa LEGGI TUTTO

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    Aurora Ramazzotti porta il figlio di 11 mesi per la prima volta in montagna in Svizzera, Cesare tra le vette muove i primi passi: guarda

    La 27enne va per tre giorni a Crans-Montana insieme al compagno Goffredo Cerza e il bambino
    I tre alloggiano nel lussuosissimo Guarda Golf Hotel & Residences

    Ha deciso che avrebbe camminato proprio lì. Aurora Ramazzotti porta il figlio di 11 mesi per la prima volta in montagna in Svizzera, Cesare tra le vette muove i primi passi. Lascia la mano della premurosa mamma e, nella stanza del nel lussuosissimo Guarda Golf Hotel & Residences, dove la 27enne alloggia insieme al compagno Goffredo Cerza e il bambino, si lancia nel mondo con le proprie gambine paffute.
    Aurora Ramazzotti porta il figlio di 11 mesi per la prima volta in montagna in Svizzera, Cesare tra le vette muove i primi passi
    La figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti è stupefatta e raggiante, anche se il piccolo pare non apprezzi appieno la bellezza della montagna. Sono a Crans-Montana, località sciistica tra le più apprezzate al mondo, eppure il bambino, che il prossimo 30 marzo compirà appena un anno, non è così entusiasta. Almeno a sentire lei. 
    Il bimbo nella stanza in hotel cammina da solo
    La 27enne va per tre giorni a Crans-Montana insieme al compagno Goffredo Cerza e il bambino
    “Cesare ha visto la neve per la prima volta e sembrerebbe che proprio come sua mamma la preferisce nel suo stato liquido con 30 gradi in più. Ritenteremo”, fa sapere Aury. Tra i commenti spunta quello della ‘suocera’, Francesca Romana Malato, madre di Goffredo, che prova a rassicurarla. “Non si può ancora dire … aspettiamo che papà possa metterselo sugli sci”, le sottolinea.
    I tre alloggiano nel lussuosissimo Guarda Golf Hotel & Residences
    Aurora e Goffredo sono partiti per un weekend lungo insieme ad alcuni cari amici. E’ la Ramazzotti a svelarlo nel suo reel su Instagram. “Amici + montagna. Un grazie speciale alla meravigliosa struttura che ci ha accolti per questi tre giorni. Siamo stati coccolati sotto ogni aspetto tutti quanti compreso Cesare. Je suis très reconnaissant”, fa sapere, taggando il resort in cui ha alloggiato. E’ grata. Altri ricordi indelebili rimarranno nella sua mente, compresi i primi passi del suo adorato bimbo. LEGGI TUTTO

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    Costanza Caracciolo e Christian Vieri a Madonna di Campiglio con le figlie

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    Luca Argentero porta per la prima volta i figli in montagna, Nina impara a sciare con il nonno maestro di sci: guarda

    Cristina Marino con l’attore 45enne e i loro famigliari a Courmayeur
    La 32enne entusiasta e grata della vacanza: erano tre anni che non metteva piede sulle piste da sci

    Si sono regalati una splendida settimana bianca. Luca Argentero porta per la prima volta i figli montagna e Nina impara a sciare con il nonno maestro di sci. Cristina Marino racconta tutto nelle sue storie. La 32enne è entusiasta e grata della vacanza: erano tre anni che non metteva piede sulle piste da sci. Sono nella bellissima Courmayeur.
    Luca Argentero porta per la prima volta i figli montagna, Nina impara a sciare con il nonno maestro di sci. Guido Argentero si prende cura della nipotina
    “Volevo condividere questo momento di gioia – dice la Marino -Sono tipo tre anni che tra gravidanze e pandemie non sciavo. Sia io che Luca siamo dei grandissimi fan e oggi finalmente sciamo e sono davvero molto felice”. Sulle piste con loro c’è la primogenita, nata il 20 maggio 2020. Noè Roberto, venuto al mondo solo lo scorso 16 febbraio, rimane in hotel con la nonna materna, Carmela Marcozzi, pure lei in settimana bianca insieme a tutti loro.
    Il papà dell’ex gieffino insegna a Courmayeur, anche lo zio di Luca, suo omonimo, è maestro di sci
    Cristina Marino con l’attore 45enne e i loro famigliari in settimana bianca. La 32enne entusiasta e grata della vacanza: erano tre anni che non metteva piede sulle piste da sci
    Cristina mostra poi ‘nonno Arge’, così lo chiama. E’ Guido Argentero, padre dell’ex gieffino. L’uomo, con indosso la divisa da maestro di sci, insegna alla nipotina il popolarissimo sport. “Come avete visto nonno Guido, nonché papà di Luca, è maestro di sci. Omonimo Luca Argentero, zio di Luca, è maestro di sci. E il buon Argentero non è maestro di sci, ma è come se lo fosse – rivela l’attrice, modella e imprenditrice – Quindi immaginatevi la prima volta che ho sciato con Luca, l’ansia da prestazione. Poi facevo la splendida e dicevo: ‘Sono bravissima, sono sicuramente più brava di te’. E invece no, non ero più brava di lui, però credo sia stata un’arma vincente il fatto che fossi una donna di montagna, data la passione di Argentero per la montagna”.
    L’attore 45enne è bravissimo in pista
    “Comunque credo sia bellissimo che Nina abbia messo gli sci per la prima volta con il nonno – sottolinea ancora Cristina – Spero che questa passione venga tramandata anche ai nostri bimbi perché, devo dire, è un sport che ci piace tantissimo”.
    Anche la Marino è una provetta sciatrice. In vacanza con loro c’è pure la mamma di Cristina, Carmela, che si prende cura del secondogenito della coppia, Noè Roberto, che ha solo 11 mesi.
    Luca, con lei in cabinovia, commenta: “Sei la donna che conosco che scia meglio”. E aggiunge ironico: “A parte le maestre di sci, ovviamente”. Lo sottolinea col sorriso. I due si fanno vedere pure in un selfie insieme e poi mentre scendono in pista: sono davvero bravi, hanno uno stile impeccabile. LEGGI TUTTO