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    ”Con la malattia che ho mi è vietato avere speranza”: Matteo Materazzi, fratello dell’ex calciatore azzurro, parla della vita con la SLA

    Il 49enne svela la scoperta della patologia e parla delle sue attuali limitazioni

    Al suo fianco la moglie Maura Soldati e i due figli di 19 e 16 anni

    E’ spaventato all’idea di “non veder crescere i miei figli”. Matteo Materazzi, fratello dell’ex calciatore azzurro Marco, parla della vita con la SLA, intervistato da La Repubblica. “Con la malattia che ho mi è vietato avere speranza”, ammette. Accanto a lui, a dargli forza, oltre ai ragazzi di 19 e 16 anni, la moglie Maura Soldati.

    ”Con la malattia che ho mi è vietato avere speranza”: Matteo Materazzi, fratello dell’ex calciatore azzurro, parla della vita con la SLA

    “Devo essere aiutato per andare in bagno, farmi una doccia, salire in macchina. Per mangiare mi devono imboccare, le mani le muovo ancora, ma non riesco a tirare su il braccio. Questa malattia è infame perché ti toglie giorno dopo giorno qualcosa”, confessa Matteo, 49 anni.

    “Ho scelto di dire tutto subito ai miei figli, Geremia e Gianfilippo, così possono metabolizzare” sottolinea Materazzi. Ha compreso di non stare bene durante una partita di calciotto con amici, a marzo 2024: “Non correvo bene. Pensavo a un’ernia del disco, avevo preso una botta saltando una staccionata. Ho fatto gli esami, tra cui una risonanza a contrasto che aveva scongiurato sclerosi e Sla: questa malattia non si manifesta in modo chiaro”. 

    Due mesi più tardi a un torneo della Fondazione Vialli e Mauro altri sintomi: “Ero in tribuna in pantaloncini, ero caduto da poco e avevo le gambe tirate su. Claudio Marchisio mi vide e si insospettì, Massimo Mauro mi chiese se poteva mettermi in contatto col professor Sabatelli del Centro NeMo, a Roma. Mi visitò il 4 settembre, appena mi vide mi disse che avevo la Sla”.

    “La notte è lunga. Non prendo mai sonno – rivela Matteo – Sono steso e si addormenta una parte del corpo che non riesco a muovere, il formicolio aumenta e diventa crampo. Devo chiedere aiuto a mia moglie Maura per fare cose banali. Di giorno esco con gli amici, porto Gianfilippo all’allenamento. Non sono mai solo, persino il mio pitbull Gilda ha capito che qualcosa non va, mi lecca le gambe, è diventata la mia ombra. Mi sposto su una sedia speciale, con un cuscino che mi fa stare eretto”. 

    Materazzi aggiunge: “Costa tanto, dalla Asl abbiamo ricevuto una piccola parte dei soldi. I malati di Sla spendono cifre enormi, i tempi della burocrazia sono lentissimi, quelli della malattia rapidi. Abbiamo pagato 100mila euro solo per rendere la mia giornata vivibile. Noi possiamo, per gli altri è un inferno. La nostra sanità è ottima, ma continuiamo a tagliare risorse. Spendiamo per le armi, puntiamo sulla morte invece che sulla vita”.

    “Con la malattia che ho mi è vietato averla. Provo a vivere al massimo, finché posso. E di notte sogno di correre”, ammette. La moglie ha aperto una raccolta fondi sulla piattaforma GoFoundMe chiamata “Una speranza per Matteo”. Il desiderio è di tentare una costosissima terapia personalizzata negli States. Il costo è altissimo: servono un milione e mezzo di dollari. Finora è stata raggiunta la cifra di 200mila euro. LEGGI TUTTO

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    ”Prima di entrare nella camera mortuaria mi hanno bendata”: Dalila Di Lazzaro racconta un particolare straziante della morte del figlio

    Christian è morto a 22 anni, nel 1991, in un incidente stradale mentre prestava servizio nei Carabinieri

    “Era anche l’uomo che ho amato di più. Siamo cresciuti insieme”, svela l’attrice 72enne

    Lo ha partorito quando aveva solo 15 anni. Christian è morto a 22 anni, nel 1991, in un incidente stradale mentre prestava servizio nei Carabinieri. Dalila Di Lazzaro racconta un particolare straziante della morte del figlio. A La Repubblica confessa: “Prima di entrare nella camera mortuaria mi hanno bendata”. 

    ”Prima di entrare nella camera mortuaria mi hanno bendata”: Dalila Di Lazzaro racconta un particolare straziante della morte del figlio

    E’ un lutto insuperabile. Ancora oggi l’attrice 72enne dedica post all’amato ragazzo scomparso tragicamente. “Era mio figlio ma anche l’uomo che ho amato di più. Siamo cresciuti insieme. La sera mi aspettava in cucina e mi preparava un uovo al tegamino quando ero triste – racconta al giornale Dalila -. Alcuni miei amici mi hanno portato da lui e prima di entrare nella camera mortuaria mi hanno bendata. Con gli occhi chiusi l’ho accarezzato, gli ho dato un ultimo bacio, mentre da fuori sentivo il pianto disperato dei suoi amici”.

    “Poi sono partita: tre mesi in Tunisia, bevevo acqua e valium, me lo mettevano nel bicchiere di nascosto – aggiunge la Di Lazzaro – Non riesco a sognarlo forse fa troppo male. Ma tra il dormiveglia lo vedo, con il giubbotto di pelle, bellissimo e imbarazzato. A me ha aiutato la fede. E l’idea di saperlo sempre accanto, nei momenti belli e in quelli brutti”.

    E’ convinta che Christian non l’abbia mai lasciata definitivamente. Dalila confida: “Di sicuro c’era ogni volta che ho fatto l’anestesia per un intervento. Da ragazzino mi regalava dei cuori o cose a forma di cuore, una matita, una spugna, un disegno, un piattino. Non c’è giorno in cui non veda un cuore da qualche parte, sono riuscita a scorgerlo anche dentro il macchinario per la risonanza, pensi un po’. Però, quando è morto, non ho voluto vederlo, altrimenti sarei morta insieme a lui. Forse mi sarei uccisa. Ma l’ho baciato lo stesso”. LEGGI TUTTO

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    ”La mia fidanzata è più matura di quello che dice la carta d’identità”: il 61enne Jimmy Ghione parla dell’amore con la 27enne Marialaura De Vitis

    “Mi sono sposato con Tania e ho avuto due figli: Gabriele che ha vent’anni e Federico di quattordici”

    “Mi ha lasciato 8 anni fa e ho di nuovo sofferto come un cane. Pensavo che fosse la donna della mia vita”

    Jimmy Ghione, storico inviato di Striscia la Notizia, in una lunga intervista a La Repubblica parla dell’amore con la 27enne Marialaura De Vitis, ex Pupa. Tra il 61enne e la ragazza, con cui vive una relazione da poco più di un anno, ci sono ben 35 anni d’età di differenza d’età. Lui sottolinea: “La mia fidanzata è più matura di quello che dice la carta d’identità”.

    ”La mia fidanzata è più matura di quello che dice la carta d’identità”: il 61enne Jimmy Ghione parla dell’amore con la 27enne Marialaura De Vitis

    Ghione su di sé spiega: “Purtroppo si dà per scontato che uno bello sia scemo e che non sappia fare le cose. Però, ecco, per distruggere quello stereotipo bisogna lavorare più degli altri. Per dimostrare che non è vero che, se hai un ruolo o hai una posizione, è solo perché sei bello. E posso dire che i miei ventotto anni a Striscia sono una testimonianza: ci ho messo i contenuti oltre che, certamente, la bellezza. Ma, nonostante il mio bel viso e il lato B, in amore ho sofferto come un cane…”.

    Poi, quando gli si chiede dell’anima gemella, si apre sul Paganoni, con cui si è unito in matrimonio nel 2003: “Mi sono sposato con Tania e ho avuto due figli: Gabriele che ha vent’anni e Federico di quattordici, sono molto fiero di entrambi. Non c’è giorno in cui non pensi di essere migliore per loro. Ma, per tornare alla domanda sull’anima gemella: mia moglie mi ha lasciato otto anni fa e ho di nuovo sofferto come un cane. Quando l’ho incontrata pensavo che fosse la donna della mia vita, per me la famiglia era (ed è) tutto. Ci siamo conosciuti ad Aosta venticinque anni fa, lei lavorava nel mondo del calcio, io ero lì con altri giornalisti per una partita di beneficenza a Morgex. Poi ci siamo sposati. Ma il matrimonio è naufragato”.

    Adesso sta con Marialaura. Jimmy chiarisce: “Poi, dopo varie vicissitudini, ho conosciuto la mia attuale fidanzata, Maria Laura: ha 27 anni ed è molto più matura di quello che dice la carta d’identità. Studia, fa laboratori di teatro, dizione, doppiaggio. Ma la vita è complicata in amore e non solo”. I due vivono il loro legame alla luce del sole, ma non pubblicano foto sul social insieme, se non in rarissimi casi. LEGGI TUTTO

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    ”Mio figlio è uscito blu”: l’attrice Francesca Inaudi racconta il parto da incubo e perché oggi è diventata una doula

    Avrebbe tanto voluto averne una, invece si è ritrovata sola tra mille paure

    Ora è una figura di supporto che assiste la donna e la famiglia durante la gravidanza, il parto e il post-partum

    Francesca Inaudi in una lunga intervista a La Repubblica racconta il parto da incubo. L’attrice il 29 febbraio del 2020 ha avuto il suo primo e unico bambino dal compagno Andrea. “Mio figlio è uscito blu”, svela. Spiega perché oggi è diventata una doula, una figura di supporto che assiste la donna e la famiglia durante la gravidanza, il parto e il post-partum.

    ”Mio figlio è uscito blu”: l’attrice Francesca Inaudi racconta il parto da incubo e perché oggi è diventata una doula

    “Vorrei tanto averne avuta una – chiarisce Francesca – per ignoranza, perché come sempre pensavo: ‘Faccio da sola’, ho rinunciato. Ma la mia gravidanza, il mio parto mi hanno portato qui, a provare a mettermi al servizio di altre donne”.

    La 47enne si porta dietro cicatrici arrivate proprio in dolce attesa: “Alla 37esima settimana mio figlio era podalico, ero in America, mi hanno terrorizzato, hanno fatto manovre, agopuntura, esercizi a testa in giù. Il cordone ombelicale si è attorcigliato al collo, mio figlio ha perso il battito, mi hanno lanciata in sala operatoria per un cesareo d’urgenza, ho fatto in tempo a pensare: ‘Ci vediamo dall’altra parte’, lui è uscito blu”. 

    Avrebbe tanto voluto averne una, invece si è ritrovata sola tra mille paure. Ora è una figura di supporto che assiste la donna e la famiglia durante la gravidanza, il parto e il post-partum

    “Mi sono addormentata nel momento più brutto della mia vita e mi sono risvegliata nel più bello. Ne ho sofferto anche nel post parto, per settimane ho sognato di morire annegata”, sottolinea. Ha quindi scelto un ruolo diverso: “Una doula è una figura non medica riconosciuta per legge che accompagna con un supporto emotivo, pratico, fisico, di cura e incoraggiamento la donna nella gravidanza, nel travaglio e dopo il parto. E si dedica totalmente a lei e al partner. Quella a cui chiedere tutto quello che avresti voluto sapere sulla maternità e non hai mai avuto il coraggio o la voglia di domandare a mamma, a una sorella, a un’amica. Una persona neutra che non giudica, non sceglie al tuo posto, ma ti guida senza farti sentire in colpa o sbagliata”.

    “Sono andata nel panico all’inizio dell’allattamento eppure ero determinatissima. I momenti più duri sono stati quelli in cui sentivo la mancanza di una persona che mi spiegasse, mi sostenesse, mi dicesse: ‘Ci sono passata’, che facesse capire al mio compagno che quel che vivevo era reale”, confida. Adesso Francesca ha un sogno, oltre a essere una doula.  “All’inizio pensavo a un sito dove una donna incinta potesse trovare testimonianze di altre donne che la facessero sentire capita, accolta. Ora cerco un posto fisico per creare un ‘club delle mamme’ tutt’altro che elitario dove incontrarsi, bere una tisana, trovare professionisti, raccontarsi. Un luogo di condivisione più che di apprendimento senza cattedre né giudizi”, svela. LEGGI TUTTO

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    Gianna Nanni ha lasciato Londra ed è tornata a vivere in Italia con la figlia: ”Un papà le ha dato la vita ma non è presente”

    Vivono nel Bel Paese, a Milano, da cinque anni: Penelope adesso ha 14 anni e sogna di diventare veterinaria

    La cantante non l’ha mai mostrata: “A lei dà fastidio fare foto, non vuole”

    Gianna Nannini, intervistata da La Repubblica, parla della sua Penelope. Con lei cinque anni fa ha lasciato Londra: è tornata a vivere in Italia con la figlia messa al mondo quando aveva 56 anni, a Milano. “Un papà le ha dato la vita, ma non è presente”, chiarisce la cantautrice 70enne.

    Gianna Nanni ha lasciato Londra ed è tornata a vivere in Italia con la figlia: ”Un papà le ha dato la vita ma non è presente”

    La rocker non l’ha mai mostrata e spiega: “Prima perché era una bambina e non aveva consapevolezza, ora ha 14 anni e non mi sembra rispettoso nei confronti dell’adolescenza. E a lei dà fastidio fare foto, non vuole”. 

    Londra ha fatto bene all’adolescente: “E’ nata in un ambiente in cui non c’era discriminazione, mamme single, donne, uomini… Ha vissuto con normalità il fatto che un papà le ha dato la vita ma non è presente, non è un papà. C’erano delle sue amiche un po’ antipatiche: ‘Ma tu come fai senza un papà?’. E lei: ‘Mah, non l’ho mai visto, non ci ho mai vissuto’. E’ molto risolta, aperta. E’ indipendente”. Sogna di fare la veterinaria.

    La Nannini è stata tanto criticata per la sua gravidanza in età avanzata: “La violenza verbale e scritta che ho subito quando sono rimasta incinta è superiore a qualsiasi molestia. Trovavo i fotografi nelle valigie, spuntavano come funghi. Sono cintura nera di karate e, tra l’altro, quando sei incinta diventi molto potente. La mia guardia del corpo difendeva i fotografi da me. Rispetto l’opinione degli altri: se tu non sei d’accordo che io possa avere una gravidanza a una certa età, lo rispetto. Ma chi sei tu per dire a me quello che devo fare? Il mio pensiero libero è rispettare l’altro”.

    Ha avuto Penelope nell’ultimo tentativo che si era imposta. Sulla maternità Gianna chiarisce: “Mi sembrava che la mia funzione non fosse completa. Fare un figlio era dare la vita, credere nella vita che ho fatto. E Penelope ha una grande voglia di vivere, è una persona gioiosa, con molto senso dell’humor. Volevo che il mio corpo mettesse al mondo un essere umano. E’ una grande opportunità per una donna e va vissuta bene”. LEGGI TUTTO

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    ”Ho tagliato i ponti, tanto da essere considerato ingrato”: Alfonso Signorini prende le distanze dal gossip, vorrebbe fare il divulgatore culturale

    “Se a 61 anni fossi ancora lì a entusiasmarmi per l’uomo nuovo della Rodríguez mi metterei tristezza”

    “Ovviamente dentro rimango una serva e se c’è da spettegolare non mi tiro indietro”

    Alfonso Signorini ora che è un uomo maturo prende le distanze dal gossip. In un’intervista a La Repubblica svela che vorrebbe fare il divulgatore culturale. “Ho tagliato i ponti, tanto da essere considerato un ingrato”, confessa il giornalista e conduttore.

    ”Ho tagliato i ponti, tanto da essere considerato ingrato”: Alfonso Signorini prende le distanze dal gossip, vorrebbe fare il divulgatore culturale

    Prima di farsi fare le domande dal giornalista, Alfonso ha chiarito: niente gossip. Ne spiega il motivo: “Questo perché se il vostro scopo fosse stato chiedermi dell’ultimo amore segreto di Belén avrei declinato, anche perché quel mondo mi diverte sempre meno. Insomma, se a 61 anni fossi ancora lì a entusiasmarmi per l’uomo nuovo della Rodríguez mi metterei tristezza da solo, la stessa che mi trasmettono certi coetanei che ballano sui tavoli a Saint-Tropez”. 

    “Ovviamente dentro rimango una serva e se c’è da spettegolare non mi tiro indietro, ma lo faccio su altri tipi di persone – chiarisce Signorini – Diciamo che il termometro della mia curiosità si è spostato e vorrei crescere un po’. Anche perché credo di avere parecchie frecce nella faretra: ad esempio, sarei un ottimo divulgatore culturale”. Per lui non ci sono dubbi. Il gossip, in generale, è stato usato come “strumento di ricatto, potere e sopraffazione e nel caso migliore, un passatempo per riempire l’horror vacui delle nostre esistenze”.

    Gli viene chiesto come si sia ‘salvato’ da un mondo che è anche suo. Alfonso precisa: “Tagliando i ponti, tanto da essere considerato ingrato. Ma fin dall’inizio mi son reso conto che se volevo sopravvivere, salvare la mia coscienza e custodire la mia profondità, avrei dovuto farlo. Quel mondo, che mi ha sedotto e ci ha sedotti, in fondo mi deprimeva. Non vedevo divertimento nelle sciabolate, nei frigoriferi pieni, nei trenini: ci vedevo pochezza ed era tutto farlocco. Una notte a casa di Lele Mora, quando tutti se ne andarono e mi chiese di restare un po’ per fargli compagnia, crollò sul divano e restai lì a vederlo russare. Vidi la solitudine del re”. LEGGI TUTTO

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    ”Si chiama Matilde Giunta Pellegrini”: Federica Pellegrini rivela che la figlia ha il doppio cognome e parla della cicogna bis

    Sulla piccola ammette: “So che convivere con questo cognome non sarà facile”

    La sportiva 36enne ha tanti progetti in cantiere, compreso un nuovo programma tv

    Federica Pellegrini non parla solo di sport sulle pagine de La Repubblica. La 36enne rivela che la figlia ha il doppio cognome. “Si chiama Matilde Giunta Pellegrini”, sottolinea. La campionessa olimpica, sposata con Matteo Giunta, parla anche di un’eventuale cicogna bis e chiarisce una volta per tutte

    ”Si chiama Matilde Giunta Pellegrini”: Federica Pellegrini rivela che la figlia ha il doppio cognome e parla della cicogna bis

    Quando le si domanda dei suoi progetti futuri legati al nuoto, la Divina dice: “L’Academy avviata tre anni fa a Livigno con mio marito, Matteo Giunta, rimane la più importante. Ma ho anche mille altri progetti. Un programma tv di cui però non posso parlare, è una prima edizione. E un libro a metà tra manuale e biografia”.

    A una nuova gravidanza, però, non pensa affatto. La Pellegrini spiega: “Per adesso non ci penso minimamente. Tutte le illazioni sulle mie presunte pance sono false. E poi prima fatemi uscire dal tunnel: Matilde è già bella tosta, molto più di me, caratterialmente è parecchio forte e questo non mi dispiace, ma richiede molte energie”. E sulla bimba nata il 3 gennaio 2024 aggiunge: “Le piace l’acqua. Da qui a fare la nuotatrice ce ne passa, anche se ne sarei contenta. Ma so che convivere con questo nome non sarà semplice. Matilde Giunta Pellegrini, ha il doppio cognome”.

    Sulla piccola ammette: “So che convivere con questo cognome non sarà facile”. La sportiva 36enne ha tanti progetti in cantiere, compreso un nuovo programma tv. Il marito Matteo è la sua certezza

    Federica parla anche del suo percorso a Ballando con le Stelle: “Bellissima esperienza, mi dispiace averla fatta un po’ a intermittenza, con tre partner cambiati in corsa. Comunque: la parte più difficile è stata far uscire quello che sentivo, far parlare il mio corpo rispetto alle emozioni dentro. Complicato perché abbiamo degli schemi motori molto legati a quello che abbiamo fatto per tutta la vita. Se tu mi buttassi in acqua e mi dicessi di esprimere rabbia o passione, io lo potrei fare. Ballando, è completamente un’altra cosa”.

    Ha ricevuto anche tante critiche. Federica lo svela: “Dal vivo, tanti complimenti. Sui social è stato terribile, le tifoserie mi hanno massacrato, critiche anche molto pesanti sulla fisicità, commenti duri e aggressivi. Confesso che mi sono chiesta se ne valesse la pena, mi hanno fatto anche dubitare di me, a tratti, e dire che io ho le spalle piuttosto larghe. Ho pensato piuttosto all’effetto che questa violenza può avere sulle ragazzine”. Per lei l’Italia è ancora vittima del retaggio patriarcale. LEGGI TUTTO

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    ”Almeno sei terapeuti diversi e due sciamani in 20 anni”: Sabrina Impacciatore, ora star in America, parla delle brutte esperienze in amore

    L’attrice 56enne è rimasta a lungo single, ma ora nel suo cuore si è aperto “uno spiraglio”

    Adorata negli Usa dopo The White Lotus, ora è nel thriller d’azione con Viola Davis, G20

    Vive tra Roma e Los Angeles. Tra i protagonisti della seconda stagione di The White Lotus nel 2022, Sabrina Impacciatore ha folgorato il pubblico e adesso in America è considerata una vera star. Adorata, lavora tantissimo negli Usa: ora è nel thriller d’azione G20 con Viola Davis. A La Repubblica parla del successo ottenuto con tanta abnegazione e fatica, e anche delle brutte esperienze in amore. “Almeno sei terapeuti e due sciamani in 20 anni”, confessa la 56enne.

    ”Almeno sei terapeuti diversi e due sciamani in 20 anni”: Sabrina Impacciatore, ora star in America, parla delle brutte esperienze in amore

    Le difficoltà l’hanno accompagnata a lungo. Sabrina rivela: “Tutta la vita. Una funambola sul punto di precipitare. Se guardo alla sofferenza che ho attraversato, mi pare che l’universo, o Dio, abbiano detto: ‘Diamole una carezza’”. A farla soffrire il “rifiuto continuo”.

    Sabrina spiega: “Non abbastanza bella, personalità troppo forte. Cinque anni fa dissero: ‘Non potrai più lavorare, sei troppo avanti con l’età’. Mi sentivo intrappolata in un bicchiere, con nessuno che ascoltava le mie urla. Mi ha salvata l’ossessione per la recitazione”. Poi è arrivata la serie tv osannata e i riflettori si sono accesi, proiettandola tra i divi di Hollywood.

    L’attrice 56enne è rimasta a lungo single, ma ora nel suo cuore si è aperto “uno spiraglio”. Adorata negli Usa dopo The White Lotus, ora è nel thriller d’azione con Viola Davis, G20

    Quando le si domanda se abbia trovato l’amore, la Impacciatore svela: “Dico solo questo: il mio cuore è rimasto chiuso per quattro anni. Sono stata sola e libera. Ora si è aperto uno spiraglio”. Purtroppo ha vissuto brutte esperienze: “Sì. Vent’anni con almeno sei terapeuti diversi, due sciamani. Ho imparato ad accogliere tutto ciò che la vita mi mette davanti. E ho realizzato che le mie iniziali dicono ‘SI’. Oggi penso: qualsiasi cosa accada, so che tutto questo è successo”. LEGGI TUTTO