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    Marche, De Manzoni: “Vittoria Acquaroli tranquillizza CDX”

    “Una sconfitta nelle Marche avrebbe comportato problemi anche in Veneto, ma se, come sembra, vincerà, gli equilibri nelle altre regioni nella coalizione di centrodestra rimarranno inalterati”. Così Massimo de’ Manzoni, condirettore de La verità, sulla probabile elezione di Acquaroli nelle Marche. “Ci sarebbe una promessa sulla Lombardia, ma è una promessa scritta sull’acqua: in politica un anno e mezzo può cambiare qualsiasi equilibrio”. LEGGI TUTTO

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    Chi è Acquaroli, il governatore meloniano al bis dopo aver strappato le Marche alla sinistra

    Ascolta la versione audio dell’articoloFrancesco Acquaroli, presidente uscente della Regione Marche, è riuscito a fare il bis, battendo lo sfidante Matteo Ricci. Nella sua campagna elettorale Acquaroli, 50 anni, esponente di Fratelli d’Italia, ha insistito sui risultati raggiunti dalla sua giunta: dalla sanità alle infrastrutture, dalle aree interne al turismo. Cinque anni caratterizzati, lo ha ribadito più volte, dalla pandemia e dai disastri provocati dall’alluvione.L’appoggio di Meloni e la ZesForte dell’appoggio del governo nazionale, fedelissimo della premier Meloni, il governatore uscente ha incassato nelle ultime settimane di campagna elettorale l’annuncio dell’ingresso delle Marche, attraverso un disegno di legge governativo, nella Zona economica speciale (Zes), definito «un’opportunità e la risposta alle richieste degli imprenditori in questi anni». Oltre a ciò il Governo si è speso per sostenere la corsa dell’esponente di Fratelli d’Italia con visite dei ministri e dei leader nazionali del centrodestra, a partire dal comizio con la premier Meloni ed i vicepremier Tajani e Salvini e TajaniLoading…Le tre campagne elettoraliNato a Macerata ma residente a Potenza Picena in provincia di Macerata, si è presentato per la terza volta a un’elezione per la guida di Palazzo Raffaello: nella prima occasione, nel 2015, è stato sconfitto dal rivale del centrosinistra, Luca Ceriscioli. Nel 2020, invece, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, ha battuto Maurizio Mangialardi, ex sindaco di Senigallia del Pd: un risultato schiacciante (49,13% contro il 37,28% del rivale) che ha permesso al centrodestra di strappare al centrosinistra, dopo circa 25 anni, la guida di una Regione storicamente “rossa”. In questa tornata elettorale, era sostenuto da sette liste: oltre a quella del suo partito, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, le liste “Civici Marche”, “Marchigiani per Acquaroli” e “Udc-Liste Civiche”La carriera politicaLaureatosi in economia e amministrazione dell’impresa, ha iniziato a lavorare come consulente finanziario, ma è la carriera politica quella alla quale si è dedicato di più. Nel 2010 è eletto consigliere regionale nella lista del Popolo della libertà, partito che abbandona per aderire alla nascita di Fratelli d’Italia. Nel 2014 si candida a sindaco di Potenza Picena e, dopo la vittoria, lascia il seggio a Palazzo Leopardi per dedicarsi al Comune. Nel 2018, un anno prima del termine del mandato, si candida alle elezioni politiche e viene eletto deputato. Nel 2019 si candida alle elezioni europee, ma non viene eletto. Nel 2020 la svolta decisiva. LEGGI TUTTO

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    Cancellato: “Elezioni marche laboratorio del bipolarismo”

    Le elezioni nelle Marche lasciano spazio a due scenari», secondo il direttore di Fanpage Francesco Cancellato, ospite a Timeline. «Introducendo il candidato premier, il centrodestra imporrebbe al centrosinistra di scegliere subito il suo candidato. Su scala nazionale, la sinistra è meno coesa della destra» e questo potrebbe costituire uno svantaggio. «Se però si togliessero i collegi uninominali e si tornasse al proporzionale, la partita sarebbe più aperta, ma per garantire una coalizione dovrebbero essere introdotti alcuni correttivi per permettere a una maggioranza correttiva di governare», ha chiosato Cancellato. LEGGI TUTTO

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    Marche, Acquaroli verso la vittoria su Ricci. Affluenza in calo al 50%

    Ascolta la versione audio dell’articoloIn base alla seconda proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai (con una copertura del campione del 18%) alle regionali nella Marche, il candidato della coalizione di centrodestra e governatore uscente Francesco Acquaroli è al 51% mentre l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, sostenuto dal centrosinistra insieme al M5s, è al 45,9%.Proiezione Swg-La7: FdI primo partito FdI primo partito al 23,9%. Per il centrodestra, Fi al 9,1%, Lega all’8,8%, Noi Moderati all’1,9% e Udc al 2%. Sommando anche le liste civiche, il centrodestra è al 54,2%. Sono i dati della nuova proiezione di Swg per La 7 per le regionali nelle Marche, con una copertura al 27%. Per il centrosinistra: Pd al 20,4%, Lista Ricci al 6,7%, M5s al 5,4%, Avs al 4,5%, Avanti con Ricci al 2,5%. Con le altre liste civiche, il totale di centrosinistra è 42,4%Loading…Alle scorse regionali del 2020, il Pd era primo partito con il 25,22%, seguito dalla Lega con il 22,38% e da Fdi al 18,66%. Mentre M5s era al 7,12% e Forza Italia al 5,89% Alle politiche del 2022 Fratelli d’Italia è diventato il primo partito con il 29,14%, seguito dal Pd con il 20,37%. Terzo il M5S con il 13,58%. La Lega è precipitata al 7,93% e Forza Italia è salita al 6,78% con Avs al 3,33%. Situazione abbastanza stabile alle europee del 2024, con Fdi che si è rafforzato come primo partito (32,9%) e Pd come secondo (25,5%). In calo il M5s al 9,67%. Lega in leggera risalita all’8,19 e Forza Italia al 7%.Affluenza al 50%Nelle Marche, considerata “ago della bilancia” di questa tornata autunnale, erano chiamati alle urne circa un milione e quattrocentomila cittadini. L’affluenza è stata del 50,01% (cinque anni fa era stata del 59,7%). L’affluenza più alta si è registrata nella provincia di Pesaro Urbino 50,41% (rispetto al 60,50% di cinque anni fa). A seguire Fermo al 51,22% (era 61,20% nel 2020), Ancona al 50,41% (rispetto al 60,5%) Ascoli Piceno al 48,97% (rispetto al 57,70%). Il dato più basso a Macerata con il 47,02% (era stato del 56,60%)Sette regioni al votoSono 7 le Regioni in cui si vota questo autunno: Calabria, Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Si è partiti con la Valle d’Aosta il 28 settembre e le Marche (28 e 29 settembre). Poi tocca alla Calabria (5 e 6 ottobre) e alla Toscana (12 e 13 ottobre). In Campania, in Veneto e in Puglia le date scelte sono il 23 e 24 novembre. L’esito del voto nelle Marche e in Valle d’Aosta potrà fare da traino negli altri territori. LEGGI TUTTO

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    Elezioni regionali Marche, affluenza in calo al 50%: i dati

    A Macerata l’affluenza più bassa

    Quella di Macerata è la circoscrizione con l’affluenza più bassa, al 47,02% contro il 56,6% delle scorse elezioni. Affluenza sotto il 50% anche nella circoscrizione di Ascoli Piceno dove la percentuale di votanti si attesta al 49,01%, contro il 57,7% delle scorse regionali. Nella circoscrizione di Fermo l’affluenza arriva al 51,22% contro il 61,2% del 2020. Affluenza leggermente sopra il 50% anche  ad Ancona (50,45% contro il 60,5% del 2020). Registra l’affluenza più alta la circoscrizione di Pesaro Urbino, al 52,35%, ma comunque sotto di 10 punti rispetto al dato del 2020 (62,30%).

    Approfondimento
    Risultati Marche, instant poll: lieve vantaggio di Acquaroli. LIVE LEGGI TUTTO