Quasi centomila voti, più del 5% di preferenze. Riccardo Szumski, in Veneto, è stato l’unico capace di superare la quota di sbarramento oltre ai candidati delle coalizioni di centrodestra – quindi il neo presidente Alberto Stefani – e di centrosinistra – Giovanni Manildo.
Chi è Szumski, il medico «free vax»
Szumski ha 73 anni, è nato in Argentina e ha origini polacche. È stato per sindaco di Santa Lucia di Piave, nel Trevigiano, dal 1994 al 2002 e dal 2012 al 2022. Proprio alla fine dell’ultimo mandato ha fondato l’associazione «Resistere» che, dopo la raccolta delle 30.000 firme è stata candidata e ha ottenuto due seggi al consiglio regionale del Veneto.
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Resistenza, in particolare, all’obbligo vaccinale, cui si è sempre detto contrario. Szumski è un medico che si definisce «free vax», cioè «un medico che difende la libertà di scelta terapeutica, rifiutando l’idea che il vaccino debba diventare un trattamento sanitario obbligatorio (Tso)». Una posizione scritta sul suo sito ma che è emersa già durante la pandemia, in particolare contro il green pass. È stato quindi radiato dall’ordine dei medici e ha deciso di presentare ricorso e continuare a esercitare come medico di base.
Il suo programma
La «deriva della sanità pubblica» è stato uno dei temi principali durante la sua campagna. Che si unisce alla richiesta – da ex leghista (Szumski è stato vicino a Liga veneta, confluito nella Lega Nord) – di ottenere l’autonomia: «Basta con la pantomima di chiedere 23 materie per l’Autonomia, chiediamo quella sulla Sanità e tratteniamo sul territorio le risorse».
A Treviso più del 10%
Proprio a Santa Lucia di Piave ha ottenuto la percentuale più alta (il 43,15%) e infatti a Treviso ha chiuso con il 10,33%.

