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Autonomia, Calderoli firma le pre-intese con Lombardia e Veneto prima del comizio del centrodestra per Stefani

La firma delle pre-intese sull’autonomia differenziata. E’ la carta che il centrodestra si prepara a giocare in occasione del comizio di fine campagna elettorale che Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi terranno martedì pomeriggio a Padova, per tirare la volata al leghista Alberto Stefani, che corre per il posto di Luca Zaia. Martedì mattina, a ridosso dell’adunata al Teatro Geox, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli si recherà a presso Palazzo Balbi a Venezia per firmare le pre-intese con il governatore Luca Zaia.

Le materie oggetto delle pre-intese

A seguire la firma nelle altre tre regioni che hanno fatto richiesta (Lombardia martedì pomeriggio; Liguria e Piemonte mercoledì). La pre-intesa riguarda il trasferimento delle prime quattro materie per cui non è prevista in teoria la definizione dei Lep, ossia quelle materie per le quali non occorre la preventiva individuazione dei livelli essenziali di prestazione sui diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Si tratta di: protezione civile, previdenza complementare e integrativa, professioni, nonché coordinamento della finanza pubblica in ambito sanitario.

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L’accordo nel governo

La firma – informa una nota del ministero degli Affari regionali – è «a nome del Governo e con l’autorizzazione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha espresso soddisfazione per l’attuazione del programma di Governo e condivide il percorso intrapreso per il completamento dei negoziati»

Salvini: pre-intese sull’autonomia figlie di 30 anni di battaglie

Plaude il leader della Lega Matteo Salvini, per il quale la firma delle pre-intese in programma domani a Venezia «è un momento figlio non di improvvisazioni, ma di 30 anni di battaglie. Da Venezia, al Po, al Monviso, a Bossi, Maroni. C’è tanto Veneto in questa in questa battaglia, i referendum che coinvolsero milioni di veneti e di lombardi». Lo ha detto Matteo Salvini a Isola della Scala (Verona). Mentre il presidente del Veneto Luca Zaia ha parlato di «giornata storica» per il cammino verso l’autonomia. E ha ricordato che con la firma della pre-intesa con il Governo «si avvia l’iter per andare direttamente all’intesa definitiva e in Parlamento per l’approvazione».

Boccia: da Calderoli una forzatura gravissima

All’attacco invece l’opposizione. «Siamo di fronte ad una forzatura che costituisce un pericoloso precedente. Nel gioco di scambio che ha portato all’approvazione della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati cara a FI, ora tocca alla Lega incassare un contentino. Poi toccherà a FdI, più avanti, incassare il Premierato. Questo governo e questa maggioranza, aggirando la Consulta, scavalcano il Parlamento per portare avanti un disegno di autonomia che non sta in piedi ma che è solo una bandiera di propaganda che farà solo danni al Paese che già vive enormi diseguaglianze sociali e territoriali. Mi auguro che le regioni governate dalla destra non si prestino ad una operazione incostituzionale». Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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