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Mattarella all’Anci: “Comuni in prima linea per democrazia, preoccupa astensione”

Il presidente della Repubblica è intervenuto all’assemblea dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani ribadendo l’importanza dell’ente territoriale come “termometro della partecipazione civica e, dunque, della fiducia nelle istituzioni della Repubblica”. E ha aggiunto: “Non possiamo accontentarci di una democrazia a bassa intensità”

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“I Comuni costituiscono la prima linea della nostra democrazia e che i cittadini vi si riconoscono”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto il suo discorso all’assemblea dell’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Per il capo dello Stato i Comuni sono il “termometro della partecipazione civica e, dunque, della fiducia nelle istituzioni della Repubblica” e per questo sollecitano “ad assicurare che essi siano specchio della volontà popolare, tanto più in un momento di preoccupante flessione dell’esercizio del voto”. Mattarella ha ribadito come la riduzione dell’affluenza alle urne sia “una sfida per chi crede nel valore della partecipazione democratica dei cittadini”. E ha aggiunto: “Vorrei ripetere di fronte a voi che non possiamo accontentarci di una democrazia a bassa intensità. Questa carenza non potrebbe in alcun modo essere colmata da meccanismi tecnici, che potrebbero, in qualche caso, aggravarla: la rappresentatività è un’altra cosa”. 

Mattarella: “Auguro confronto con Governo”

Il presidente della Repubblica, riprendendo le parole della premier Meloni che è intervenuta prima di lui all’assemblea Anci, ha augurato “che il confronto con il Governo – assicurato, poc’anzi, dalla presidente del Consiglio – sulle risorse a disposizione dei Comuni, sui fondi da destinare a interventi prioritari, sul peso che tuttora esercitano nei bilanci i tagli degli anni precedenti alla spesa corrente, prosegua con spirito costruttivo e di corresponsabilità”. Poi ha aggiunto: “‘Insieme’ è la prima parola del titolo di questa assemblea: un’ambizione carica di valori e significati importanti, da perseguire con determinazione tanto più in questo tempo di polarizzazione, di dure contrapposizioni, di radicalizzazioni. Nelle politiche di coesione i Comuni sono centri propulsivi e, al contempo, indispensabili strumenti operativi”.

Le politiche per la casa

Un altro tema toccato da Mattarella nel suo discorso all’assemblea Anci riguarda le politiche per la casa, ribadendo la “duplice segnalazione di un’emergenza per le tensioni abitative che si manifestano e, insieme, di un bisogno fondamentale cui corrispondere per sostenere l’avvio di serie iniziative di sostegno alla natalità”. In tal senso, le politiche per la casa “richiedono uno sforzo di programmazione, che interpella, insieme, Comuni, Regioni e Stato. Si tratta di politiche basilari per incoraggiare le nuove famiglie, per favorire i giovani studenti, per includere i lavoratori che giungono, in caso diverso marginalizzati e sospinti nel degrado. È una stagione che l’Italia visse all’epoca delle migrazioni interne, a cavallo degli anni ’60”.

Pnrr e investimenti sui Comuni

Per il presidente della Repubblica è fondamentale che le risorse e i fondi vengano utilizzati al meglio per valorizzare i Comuni ed essere a disposizione della società. A questo serve anche il Pnrr, il Piano europeo di rilancio che “è diventato un acceleratore delle professionalità e delle competenze dei Comuni italiani, che adesso sono a disposizione della società e che sarebbe un dannoso impoverimento di risorse non utilizzare al meglio. La Agenda per la Coesione, che avete presentato alla Commissione Europea, presenta particolare valenza. L’Europa dei Comuni non è uno slogan astratto, ma una realtà che invoca un serio programma di lavoro”. Al fine di crescere, migliorare e investire sul futuro, “il motore dei Comuni è chiamato a mettere in circolo energia sociale, economica, culturale”. 

Mattarella: “Intimidazione dei sindaci è crimine contro l’Italia”

Una parola anche a sostegno dei sindaci che spesso subiscono minacce e intimidazioni che il presidente della Repubblica ha definito “crimini contro la comunità civile, contro l’Italia”, ribadendo “piena solidarietà a tutti coloro che li hanno subiti e che continuano nel loro mandato, se possibile, con più energia di prima”. I sindaci – ha aggiunto Mattarella – sono “in prima linea la battaglia per la legalità. In essa, sappiate di non essere soli. La Repubblica vi è riconoscente per ciò che fate “Insieme”. E per l’immagine che la vostra unità offre al Paese”.

Le nuove povertà

“Una società con una struttura demografica come la nostra non può permettersi di trascurare risorse”, ha affermato il capo dello Stato. “Riguarda gli spazi che producono esclusione sociale, i luoghi del degrado e dell’illegalità, l’abbandono di aree dismesse, la desertificazione e rinaturalizzazione di aree un tempo abitate e presidiate. Siamo davanti a forme inedite di disagio e a nuove povertà, e anche a domande più esigenti, che non possiamo trascurare o mettere tra parentesi”. Evitare l’esodo dei cittadini, infine, per Mattarella è un altro dei ruolo dei Comuni che “sono l’anticorpo dell’abbandono e vanno messi nelle condizioni di essere un motore di vitalità e di ripartenza. Le nuove tecnologie vengono in soccorso, ma a nulla possono servire senza invertire una tendenza che affida, da lungo tempo, l’esistenza di servizi a livelli minimi di popolazione, quando è, invece, l’esistenza di servizi sanitari, finanziari, di istruzione, di trasporto pubblico – penso alle linee ferroviarie minori che subiscono sospensioni e soppressioni – che consente di assicurare la permanenza degli abitanti. L’esistenza di questi servizi si pone prima del numero degli abitanti perché ne costituisce una garanzia e, laddove viene meno, una causa del suo declino. L’agenda del Controesodo a sostegno dei sistemi locali va sostenuta e implementata”.

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