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Educazione sessuale a scuola, cosa prevede il ddl Valditara sul consenso informato

Quando il ddl Valditara è approdato alla Camera, mercoledì 12 novembre 2025, in Aula è scoppiata la tensione. Tutto è partito dalle dichiarazioni dello stesso ministro dell’Istruzione, che ha risposto alle polemiche dei mesi precedenti arrivate dalle opposizioni. “È stato detto che con il disegno di legge impediremmo di informare i nostri giovani sui rischi delle malattie sessualmente trasmesse. È falso, Sono indignato che abbiate detto che questa legge impedisce la lotta contro i femminicidi, vergognatevi”, ha detto, aizzando i banchi di minoranza. Valditara si è poi detto dispiaciuto “se qualcuno si è sentito offeso”, ma ha ribadito che con il provvedimento “non si indebolisce la lotta contro i femminicidi”, punto sul quale maggioranza e opposizione dovrebbero sempre essere concordi. In varie occasioni, il ministro aveva detto che il ddl “riidà alle famiglie il potere di valutare con correttezza determinati percorsi ed evita ogni strumentalizzazione e l’indottrinamento dei bimbi, che non hanno l’età per comprendere ed affrontare tematiche complesse che possono confonderli”. 

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