in

Aumento di stipendio per Renato Brunetta da presidente del Cnel. L’opposizione attacca

Da 250 mila a 310 mila euro. Aumento di stipendio per Renato Brunetta, presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del Lavoro (Cnel) che in un anno e mezzo vede il suo assegno aumentare di 60mila euro. Dal Cnel si fa notare che l’adeguamento sarebbe “un allineamento ai parametri di altri organi costituzionali”. A beneficiare di questo adeguamento gli stipendi anche di vicepresidenti, consiglieri e dello staff, per un effetto domino che fa lievitare la spesa complessiva dai previsti 850mila euro a quasi un milione e mezzo in dodici mesi. E per il prossimo anno le consulenze esterne passeranno da 320mila a 420mila euro. 

Opposizione all’attacco

La decisione ha prestato il fianco agli attacchi delle opposizioni con l’annuncio di un’interrogazione da parte del Movimento 5 stelle per avere un chiarimento direttamente dalla premier. “Cosa ne pensa il governo? Ce lo diranno la premier Meloni e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ai quali indirizzeremo un’interrogazione”, ha detto il deputato Dario Carotenuto, che ha definito “indecente” l’operazione. “Il Cnel ha deliberato un aumento di 1,5 milioni per i vertici e di 200mila euro per lo staff. Giorgia Meloni non trova i soldi per aumentare gli stipendi al ceto medio ma li trova per il poltronificio di Brunetta”, ha attaccato Matteo Renzi e Nicola Fratoianni ha aggiunto: “Da non credere: Brunetta si è aumentato lo stipendio da 250mila a 310mila euro l’anno. E con lui tutti i suoi dirigenti, facendo raddoppiare la spesa per le retribuzioni del Cnel. Ed è proprio lo stesso Brunetta che si è duramente opposto al salario minimo di 9 euro lordi l’ora. Sono davvero senza vergogna alcuna”.


Vedi anche

Salario minimo, no del Cnel: meglio contratti collettivi

Manovra, Cgil: sciopero generale il 12 dicembre. Ironia di Meloni e Salvini: in quale giorno cade?

”Non l’ho chiamata”: Francesca Fialdini spiega come ha gestito il terribile lutto dell’amica e collega Andrea Delogu