Gli aventi diritto possono recarsi a votare oggi, domenica 28 (dalle 7 alle 23), e domani, lunedì 29 settembre (dalle 7 alle 15). Sei i candidati: il governatore uscente Francesco Acquaroli (per il centrodestra), Matteo Ricci (per il centrosinistra), Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione), Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Lidia Mangani (Partito comunista italiano) e Francesco Gerardi (Forza del Popolo)
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Oggi e domani nelle Marche si vota per le elezioni regionali, a turno unico, senza ballottaggio. Nella giornata odierna, domenica 28 settembre, i seggi sono aperti dalle 7 alle 23, mentre lunedì 29 si può votare dalle 7 alle 15. I principali candidati sono il governatore uscente, Francesco Acquaroli (per il centrodestra) e Matteo Ricci, europarlamentare del Pd (per il centrosinistra). Gli altri sfidanti in corsa sono Claudio Bolletta, Lidia Mangani, Francesco Gerardi e Beatrice Marinelli (IL TEST TROVA PRESIDENTE).
Incognita affluenza
Sono oltre un milione e 325mila gli elettori al voto nel primo test d’autunno insieme alla Valle d’Aosta. Sulla tornata elettorale pesa l’incognita affluenza: nella precedente tornata di Regionali arrivò a quota 59,75% con picco provinciale a Pesaro (62,27%), dove risiede Ricci, e il minimo a Macerata (56,60%) dove è nato e abita Acquaroli.
Come era andata nel 2020
Cinque anni fa Acquaroli raggiunse il 49,13% dei consensi (361.186 voti) staccando l’esponente dem Maurizio Mangialardi (37,2%) di oltre 87mila preferenze, con terzo incomodo il M5s con Gian Mario Mercorelli (8,6%; 63.355). Il presidente uscente strappò le Marche al centrosinistra che le governava da circa 25 anni.
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Come si vota
È possibile esprimere il proprio voto per una delle liste provinciali tracciando un segno nel relativo rettangolo. L’elettore può esprimere fino a due preferenze. Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza (articolo 16, comma 6, della legge regionale n. 27/2004). Qualora l’elettore esprima il suo voto soltanto per una lista provinciale il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato a Presidente collegato alla lista stessa (articolo 16, comma 8, della legge regionale n. 27/2004). L’elettore può anche esprimere soltanto il voto per il candidato a Presidente, senza alcun voto di lista, tracciando un segno sul simbolo o sul nome del candidato prescelto. In tal caso il voto si intende validamente espresso anche a favore della coalizione alla quale il candidato a Presidente votato è collegato (articolo 16, comma 7, della legge regionale n. 27/2004). Sono nulli i voti espressi a favore di una lista provinciale e di un candidato Presidente non collegato alla lista stessa: non è quindi consentito il voto disgiunto.
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Il sistema elettorale nelle Marche
Il sistema elettorale prevede 30 seggi attribuiti con sistema proporzionale in liste circoscrizionali corrispondenti ai territori delle province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino (lo stabilisce la già citata legge del 2004). Il premio di maggioranza dà alla coalizione vincente almeno il 55% dei seggi. Se chi vince ottiene almeno il 43% dei voti validi, i seggi garantiti diventano 19 su 30 (e scendono a 18 se si ottiene fra il 40 e il 43% dei voti). La soglia di sbarramento è fissata al 5% per le coalizioni, escluso il caso in cui una lista contenuta nella coalizione abbia ottenuto il 3% dei voti validi. Viene stabilita l’incompatibilità tra le funzioni di Assessore e quelle di Consigliere regionale.
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I candidati
In totale i candidati per la presidenza sono sei e le liste collegate 18. Il governatore uscente Francesco Acquaroli di FdI cerca la riconferma per un secondo mandato. È sostenuto dalla coalizione di centrodestra con anche Base popolare, Unione di Centro e le liste civiche “Civici Marche” e “Marchigiani con Acquaroli”. Il centrosinistra candida invece Matteo Ricci, che da giugno 2024 è europarlamentare per il Partito Democratico. È sostenuto dal campo largo: Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva e Azione. A questi si aggiungono partiti locali come “Progetto Marche”, “Avanti con Ricci”, “Pace Salute Lavoro” e la civica “Matteo Ricci Presidente”. Gli altri contendenti sono Beatrice Marinelli per Evoluzione della Rivoluzione, Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Lidia Mangani (Partito comunista italiano) e Francesco Gerardi (Forza del Popolo).