«È possibile un deficit/Pil sotto il 3% quest’anno». Sono le parole dell’Economia Giancarlo Giorgetti intrattenutosi con la stampa a margine dei lavori dell’Ecofin. «Non c’è alcuna fantasia», su questo, «se abbiamo l’opportunità di uscire dalla procedure per deficit eccessivo è interesse dell’Italia coglierla», ha aggiunto. «Siamo a settembre, per arrivare a dicembre manca ancora qualcosa, certo che tutte le turbolenze a livello globale non ci hanno aiutato per quanto riguarda le esportazioni e quindi per la crescita, mancano tre mesi, vediamo anche i prossimi dati Istat sul terzo trimestre, però l’opportunità di uscire dalla procedura è una opportunità storica, penso debba essere colta».
Irpef? Queste cose si faranno in sentiero sicurezza
Il taglio delle tasse «lo chiedono tutti, se fosse per me abolirei le tasse, però non si può fare: il bilancio è fatto di entrate e uscite, un quadro complessivo in cui io ho degli obiettivi, il governo ha degli obiettivi, io però ho anche la responsabilità, come mostra il giudizio di Fitch, di tenere il sentiero (dei conti pubblici) in sicurezza, quindi queste cose si faranno con il sentiero in sicurezza». Così Giorgetti rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto di chiarire la sua posizione sulla richiesta di Salvini di procedere alla riduzione delle aliquote Irpef già dalla prossima manovra finanziaria. Il ministro si è poi riferito a un suo collega ministro delle Finanze argentino che «ha abolito per decreto le tasse il giorno prima delle elezioni e poi le ha perse». E comunque, a rafforzare il concetto, «un tesoretto da spendere non c’è: possiamo fare le cose che se lo spread fosse rimasto a 250 punti non avremmo potuto fare». Il messaggio è ribadito con fermezza. «Il timone lo so manovrare, quindi la rotta ce l’ho precisa, almeno fino a quando faccio io il capitan nostromo».
Loading…
Banche, visto quanto guadagnano non devono preoccuparsi
«Visto quello che guadagnano» le banche «non hanno motivo di essere preoccupate» in vista della Legge di bilancio. «Una volta ho parlato di un pizzicotto e qualcuno l’ha presa male, ma a casa mia i pizzicotti erano anche qualcosa di affettuoso, non esattamente uno sberlone», puntualizza il ministro. «L’Italia è un sistema: se c’è coerenza, coesione e cooperazione tra le varie istituzioni possiamo fare tante cose», nota ancora, ricordando che anche «lo standing del sistema bancario italiano è migliorato in questi anni anche per merito del governo». «Chi opera nel sistema bancario immagina che contributo potrà dare», ha spiegato ancora. Quindi lo sanno già? «Siccome sono persone intelligenti…».
Aumento spesa Difesa senza tagli a stato sociale e sanità
Per Giorgetti «non è assolutamente immaginabile fare tagli allo stato sociale, in particolare alla sanità, a beneficio della Difesa». Intervenendo al Festival di Open il ministro insiste sulla linea. «Quello che può essere valutato alla Difesa è supplementare», tanto che «l’Europa dopo lunga discussione ha predisposto un trattamento diverso delle spese della Difesa».
Mps-Mediobanca, privatizzato senza privatizzare
«Abbiamo privatizzato senza privatizzare». Sulla vicenda Mps-Mediobanca secondo Giorgetti «il mercato ha valutato positivamente questa offerta pubblica con un’adesione che è andata al di là di ogni ragionevole aspettativa, non avevamo noi il controllo prima, tantomeno ce l’abbiamo adesso». Quanto alle relazioni precedenti l’operazione tra governo e Mps, «se abbiamo votato a favore in assemblea vuol dire che pensavano che l’operazione fosse una cosa positiva, come poi testimoniato dal mercato».